Pubblicato il 16/06/2022
In occasione della sua 40a edizione, il Südtirol Jazzfestival Alto Adige celebra il jazz europeo, coinvolgendo il network jazzistico creato negli ultimi dieci anni. Ogni anno il festival, infatti, si è concentrato su una singola nazione o regione europea. Una modalità di programmazione che è iniziata nel 2012 con un’esplorazione della scena jazz svizzera, che è proseguita con un ‘tour de France’ musicale, a cui è seguito quello nell’avanguardia britannica, per passare poi alla scena austriaca e italiana. Poi è stata la volta del jazz contemporaneo di Belgio, Lussemburgo e dei Paesi Bassi, per arrivare alla scoperta della Scandinavia, della penisola iberica e, infine, seguendo il corso del Danubio, attraversare l’Europa sudorientale.
E sono proprio i solisti e i gruppi musicali che hanno rivestito un ruolo importante nell’esplorazione delle diverse scene jazzistiche europee – invitati come ‘artist in residence negli ultima anni – i protagonisti di questa edizione del Südtirol Jazzfestival Alto Adige.
Il grande concerto di apertura del 24 giugno al Parco dei Cappuccini di Bolzano, sarà un incontro del jazz europeo unico nel suo genere. Sul palco del Festival Base Camp, per la prima volta, si esibiranno insieme la bassista Ruth Goller, altoatesina residente a Londra, il sassofonista e rapper britannico Soweto Kinch, la cantante francese Leïla Martial, il chitarrista olandese Reinier Baas, il sassofonista anglo-italiano Dan Kinzelman, il violoncellista sloveno Kristijan Krajnčan e il sassofonista finlandese Pauli Lyytinen.
Si prosegue poi, fino al 3 luglio, con 56 concerti che illustrano come il jazz europeo trae ispirazione dai più diversi generi, stili e tradizioni musicali e, insieme alle proprie identità musicali, riesce a creare sonorità che oltrepassano i limiti stilistici. Un esempio sono i concerti notturni al Batzen Sudwerk di Bolzano, che evitano percorsi già tracciati e estendono i paesaggi del jazz verso l’ignoto. Simone Graziano (pianoforte) e la danzatrice Claudia Caldarano aprono i nove Night Pieces con la performance Embracing: Piano Solo Corpo Solo. A seguire saranno il duo finlandese Lampen, che riunisce il batterista Tatu Rönkkö e il chitarrista Kalle Kalima; il progetto sperimentale della spoken word artist e attivista politica Camae Ayewa alias Moor Mother, con il batterista Lukas König e il polistrumentista Shahzad Ismaily.
Molto originale anche la scelta delle location: al Museo Provinciale degli usi e costumi di Teodone, il 2 luglio, è in programma una visita guidata accompagnata da cinque duetti, che suoneranno in diversi punti del percorso, prima che inizi il concerto vero e proprio. Il 3 luglio il trio jazz-rock Equally Stupid si esibirà davanti al Rifugio Comici ai piedi del Sassolungo in un paesaggio dolomitico mozzafiato, mentre dal 27 al 29 giugno Matthias Schriefl e Johannes Bär accompagneranno un’escursione jazz nelle Dolomiti con due pernottamenti in baita e tre concerti all’aperto. In una località segreta di Bressanone, il 30 giugno Soweto Kinch presenterà la sua composizione White Juju, dedicata alla comunità anglo-africana in Inghilterra, al movimento Black-Lives-Matter e alla pandemia. Un mix di jazz, hip-hop, elementi barocchi, musica popolare e musiche della diaspora africana è eccentrico quanto il luogo segreto, che verrà svelato a tutti gli iscritti poco prima dell’inizio del concerto stesso.
Al Base Camp di Bolzano spazio anche ai giovani esordienti che affiancheranno musicisti esperti in tre concerti showcase: Soweto Kinch si esibirà con il ventitreenne batterista e pianista britannico Jas Kayser (27 giugno); Kristijan Krajncan salirà sul palco con la ventottenne cantante slovena Ana Čop (28 giugno); la chitarrista lettone Ella Zirina sarà accompagnata dal suo insegnante al Conservatorio di Amsterdam, Reinier Baas in un programma che spazia da composizioni originali e arrangiamenti di Gershwin ai Radiohead (29 giugno).
Nell’oasi verde del Parco dei Cappuccini verranno presentati anche due laboratori di jazz: insieme al Jazzwerkstatt Wien, il duo Die Strottern allargherà la canzone viennese, mentre l’Euregio Jazzwerkstatt si esibirà con diversi ospiti europei. Il 28 giugno, la cantante turca Sanem Kalfa e la bassista messicana Fuensanta Mendez in seguito ad una residenza artistica presenteranno allo Stanglerhof di Fiè la musica che hanno elaborato. Le sorprese musicali non mancheranno, come è nello stile di Südtirol Jazzfestival Alto Adige.
Link al programma Südtirol Jazzfestival Alto Adige 2022
Scheda socio I-Jazz Jazz Music Promotion