OrCheStrana
al 25/11/2023
Il 25 novembre 2023 alle ore 19,30 presso il Centro Polivalente “Maurizio Rossi” di Catanzaro, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, nell’ambito del Catanzaro Jazz Fest XXIII edizione, avrà luogo la presentazione del CD OrCheStrana – Come un pozzo vuoto, realizzato dalla Cooperativa Atlantide con il contributo di NUOVOIMAIE, in uscita contemporanea sui più importanti store digitali.
Si tratta della registrazione live di un dramma musicale, andato in scena al Teatro Politeama “Mario Foglietti” di Catanzaro il 31 ottobre 2021, che integra il testo teatrale di Giacomo Carbone, dal titolo Come un pozzo vuoto, sulla violenza sessuale tra un padre e una figlia, con le musiche originali del compositore Nicola Pisani, che dirige un organico di 30 elementi, con un coro e due special guest, Luca Garlaschelli al contrabbasso ed Ettore Fioravanti alla batteria.
Seguendo i gesti del direttore e il metodo della conduction, l’intera orchestra improvvisa e interagisce con gli attori, Giancarlo Fares e Sara Valerio, che danno corpo a un testo asciutto, a tratti crudo, che vede il padre e la figlia parlare senza mai confrontarsi, in un crescendo di tensione ed emozione culminante in un tragico finale. Un’opera sperimentale, che nasce dall’integrazione tra linguaggi artistici diversi e dalla valorizzazione dell’improvvisazione come metodo e messaggio di democrazia e libertà creativa, con la profonda convinzione che la capacità di improvvisare, caratteristica del jazz, può diventare una modalità espressiva anche negli organici orchestrali.
Il CD contiene un libretto di 24 pagine con la presentazione dell’opera, il testo teatrale integrale di Giacomo Carbone e due contributi critici di Dinko Fabris e Marco Calabrese, da cui sono tratte queste parole: (…) Non esiste la classica partitura, essendo un testo basato sul metodo della conduction, sorta di improvvisazione collettiva concertata, che Pisani pratica da anni e che consiste nel dirigere un’esecuzione in una condizione di improvvisazione totale, favorendo l’interazione con il testo recitato dagli attori. Nell’orchestra compaiono due solisti principali, che interpretano con i loro strumenti le personalità dei due protagonisti del dramma: la batteria per la ragazza e il contrabbasso per l’uomo. Il testo è molto intenso e narra senza veli la vicenda terribile di un padre violentatore e di una figlia abusata; è una proposta artistica, non un documentario, ma di forte connotazione sociale e a volte l’arte può arrivare dove le denunce sociali non bastano. (…)
Un episodio musicale e teatrale, che affonda nelle atmosfere tipiche di David Lynch, fuse con le dissonanze della musica barocca e con gli scenari musicali, onirici e ossessivi, di Bernd Alois Zimmermann. Interviene la giustizia, ma la ferita rimarrà imperitura. Nella struggente, cruda e realistica resa cinematografica, l’opera apre le coscienze su un mondo che, abituato a profanare il corpo, rovinandone la spensieratezza, viene spesso taciuto dal perbenismo della “brava gente”.
