Pubblicato il 21/03/2018
Dopo l’edizione zero del 2017, Umbria Jazz Spring torna con una prima rassegna rimodellata e resa ancora più articolata grazie a un cartellone di alto profilo artistico. In una parola: più ambiziosa.
Dal 27 aprile al 1° maggio, quindi, il programma di UJS si articolerà tra trentadue eventi, tra gratuiti e a pagamento, e tredici band con circa cento artisti sulla scena, offrendo al suo pubblico un programma di qualità, a partire da due produzioni originali.
Il periodo di svolgimento, leggermente posticipato rispetto al 2017, s’intreccia con il Cantamaggio ternano, manifestazione popolare di antica tradizione, che testimonia la volontà di Umbria Jazz di creare anche a Terni, come a Perugia e a Orvieto, una forte sinergia con il territorio e le sue peculiarità. A cui si affianca anche una programmazione ad hoc per il 30 aprile, International Jazz Day, giornata dedicata in tutto il mondo al jazz come linguaggio universale capace di fare incontrare persone diverse tra loro per storia, cultura, lingua, religione.
Evento clou dell’IJD 2018, a Terni, lo spettacolo di apertura, che si svolgerà in uno degli scenari naturali più suggestivi d’Italia, le cascate delle Marmore. La formula della giornata ricalca poi quella consolidata e sperimentata da anni: offrire musica tutto il giorno senza soluzione di continuità, con i concerti ospitati dagli spazi più significativi della città.
In programma, da segnalare la presenza delle formazioni umbre: l’Orchestra da Camera di Perugia e l’Umbria Jazz Orchestra, entrambe espressioni di una vivacità musicale del territorio da accompagnare nella crescita e da valorizzare con opportunità professionali di elevatissimo livello. Riflettori puntati poi sulle due produzioni originali: la prima, frutto di una sinergia tra Umbria Jazz e gli Amici della Musica di Perugia, si intitola “Two Islands” e ha come protagonisti Paolo Fresu e l’Orchestra da Camera di Perugia (l’anno scorso coinvolti, insieme a Daniele di Bonaventura, nella rilettura del Laudario di Cortona), a cui si affiancherà uno straordinario artista come Giovanni Sollima, compositore e violoncellista di fama mondiale. La seconda produzione è un progetto che Umbria Jazz ha affidato a Gil Goldstein, storico braccio destro di Gil Evans, nella cui orchestra militò per molti anni. Orchestratore e arrangiatore di talento, Goldstein ha messo a punto una versione jazz delle canzoni dei Beatles, che realizzerà con la Umbria Jazz Orchestra. Saranno ospiti speciali dell’Orchestra Jay Anderson al contrabbasso, Lewis Nash alla batteria e Steve Wilson ai sassofoni.
A caratterizzare il programma anche: Steve Wilson e Lewis Nash con “Duologue”; Cory Henry con The Funky Apostles; due pianisti che si pongono ai vertici dell’elenco dei grandi interpreti moderni dello strumento come Kenny Barron e Dado Moroni; Maria Pia De Vito con Julian Oliver Mazzariello e Enzo Pietropaoli; Fabrizio Bosso Quartet; Huntertones direttamente da Brooklyn; l’immancabile street band dei Funk Off; Paolo Fresu Devil Quartet, con il nuovo repertorio inciso nell’ultimo disco “Carpe Diem”; Claudio Jr De Rosa, rappresentante delle nuove leve del jazz italiano. Inoltre, l’immancabile spazio per la musica brasiliana: il duo Yamandu Costa (chitarra a sette corde) e Guto Wirtti (“baixolão”, chitarra-basso) con “Touch of Brazil”.
Umbria Jazz Spring con questa prima edizione diventa parte integrante del “sistema Umbria Jazz”, all’interno del quale assume un ruolo e uno spazio precisi, affermando una forte identità.
Per il programma completo: http://www.umbriajazz.com/artisti/umbria-jazz-spring-000