Pubblicato il 08/04/2016
Umbria Jazz sbarca nella Repubblica popolare cinese in occasione del festival di primavera a Shanghai. Un evento che coniuga jazz e città del futuro.
La presenza di Umbria Jazz all’iniziativa è il risultato della “missione di sistema” compiuta in Cina dalla Regione Umbria lo scorso novembre, con l’obiettivo di portare oltreoceano il marchio UJ e il jazz italiano.
“Il top jazz italiano è una delle eccellenze internazionali del Made in Italy” – ha dichiarato il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini – “Noi vorremmo, con un progetto di medio periodo, che attraverso Umbria Jazz la musica jazz e il jazz italiano, possano affermarsi come un riferimento per i nuovi consumi culturali dei giovani e della classe media cinese, così come vorremmo che il nostro Festival Umbria Jazz diventasse uno dei veicoli di un’offerta turistica alta”.
Il programma delle iniziative coinvolge, nella veste di ambasciatori del marchio UJ e del jazz italiano: il pianista Danilo Rea, il quintetto guidato da Fabrizio Bosso e i Funk Off. Si parte il 27 aprile dal Pechino Temple Theater con un concerto in collaborazione con Mibact e Ambasciata d’Italia; per proseguire il giorno seguente, sempre a Pechino, con un evento all’Istituto italiano di cultura. Tappe successive sono Shanghai (1, 2, 5, 6 e 7 maggio) e Qingdao (4 maggio). Chiusura, infine, l’8 maggio alla Canton Opera House di XXXX.
Ma la collaborazione Umbria Cina prosegue anche in Italia: durante l’edizione estiva di Umbria Jazz 2016, per la rassegna “Il jazz va al museo”, una delle novità della prossima edizione del festival, arriva il talento cinese A Bu di 17 anni.