Pubblicato il 29/04/2021
Torna a Udine, lì dov’è nato 30 anni fa, il festival musicale Udin&Jazz. Una speciale edizione, in programma dal 28 al 31 maggio al Teatro Palamostre, che si chiamerà “Udin&Jazz Winter” e sarà organizzata dall’associazione culturale Euritmica con il sostegno di: Regione FVG, Fondazione Friuli, Banca di Udine e Reale Mutua Assicurazioni Udine Franz&Dilena.
Nel 2020 il festival ha compiuto 30 anni, ma l’emergenza sanitaria ha impedito di celebrarne la ricorrenza in dicembre, obbligando Euritmica a rinviarla più volte. E ora, in primavera avanzata, è arrivato il momento: le recenti disposizioni che consentono la riapertura dei teatri, seppur con una capienza ridotta e con orari inusuali, permetteranno alla grande musica jazz di ritornare a Udine. «Udin&Jazz è nato qui, trent’anni fa, e questa è sempre stata la sua casa. Siamo orgogliosi di riportare il “nostro” jazz nel capoluogo friulano, da dove non se ne sarebbe mai voluto andare. Lo facciamo forti della nostra indipendenza e con l’orgoglio di riportare la grande musica jazz a Udine», commenta il presidente di Euritmica e direttore artistico di Udin&Jazz, Giancarlo Velliscig. «Il jazz è un genere musicale, certo. Ma è anche l’espressione di un percorso culturale e sociale; negli anni, il nostro festival ha fatto entrare Udine nei circuiti musicali internazionali divenendo meta ambita e conosciuta per grandi artisti provenienti da tutto il mondo».
Il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, ha salutato così l’iniziativa: «Dobbiamo tutti essere grati a Euritmica per avere negli anni avuto la sensibilità di avvicinare tante persone alla musica e al jazz in particolare. Da questa parte della curva il tifo è sempre per voi».
E se in passato Euritmica ha abituato il Friuli ai grandi nomi della musica internazionale, per questa grande ripartenza – Udin&Jazz Winter sarà il primo festival ad andare in scena in regione dopo l’annuncio della riapertura dei teatri – l’associazione culturale udinese presenterà un palinsesto delle grandi occasioni, proponendo i big del jazz italiano accanto a nuove e storiche realtà del jazz regionale e friulano, che come sempre intende promuovere e valorizzare. «Un’iniziativa epocale»: così ha tratteggiato questa prima edizione il conduttore radiofonico di Radio 1 Rai, media partner ufficiale del festival, Max De Tomassi. «Ho pensato a una crasi per descrivere la coraggiosa scelta di Euritmica; una crasi tra “winter”, la stagione in cui questo festival si sarebbe dovuto svolgere e “spring”, la stagione che stiamo vivendo. Nasce quindi “wings”, ali pronte a spiccare il volo, ben rappresentate nel logo scelto per questo festival».
Il programma sarà dunque un alternarsi tra produzioni nazionali e di respiro internazionale e produzioni locali. Una scelta apprezzata dal giornalista e critico musicale Gerlando Gatto, del portale nazionale “A proposito di jazz”. «Di Euritmica – dice – trovo necessario sottolineare la bravura nel voler sempre inserire esponenti del jazz locale e giovani talenti».
Il debutto sarà, infatti, affidato ad una produzione di Euritmica: venerdì 28 maggio, dopo l’inaugurazione del Festival nella sala Carmelo Bene del Teatro Palamostre, andrà in scena in prima assoluta lo spettacolo “John Coltrane – Un amore supremo: una Musica tra Terra e Cielo”. I testi dello storico e drammaturgo Valerio Marchi, narrati sul palco dallo stesso Marchi e dalla splendida voce di Claudia Grimaz, si alterneranno ai brani più noti del repertorio coltraniano riproposti dal trio Bearzatti-Colussi-Rinaldi, ripercorrendo la complessa parabola umana e artistica del mitico musicista attraverso lo sguardo delle donne della sua vita. Sabato 29 sarà la grande serata di Enrico Rava, che si esibirà a Udine in “Special edition”, un vero regalo per il pubblico di Udin&Jazz. Ad accompagnarlo sul palco ci saranno Francesco Bearzatti al sax tenore, Francesco Diodati alla chitarra, Giovanni Guidi al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria.
Doppio appuntamento domenica 30 maggio: alle 18.30, sul palco del Palamostre, saliranno Claudio Cojaniz e Franco Feruglio, due tra i massimi esponenti della scena jazz e blues regionale. Alle 20 sarà la volta dell’eclettico batterista Roberto Gatto che guiderà la sua band spingendosi a rileggere in chiave jazz il mondo ammaliante e affascinante del progressive. Anche lunedì 31 maggio, giornata conclusiva della prima edizione di Udin&Jazz Winter, doppio appuntamento. A scaldare il pubblico a partire dalle 18.30 salirà sul palco l’Udin&Jazz Ensemble (formazione di 12 elementi, emanazione della omonima resident Big Band del Festival, nata qualche anno fa) con una produzione originale e un repertorio composto per l’occasione dai musicisti Mirko Cisilino, Emanuele Filippi e Max Ravanello. Alle 20 torna a Udin&Jazz Fabrizio Bosso, questa volta con il progetto del tutto inedito “LIFT HIM UP 4et” che promette autentiche scintille ed emozione. Un gran finale con un repertorio che spazierà dalla rielaborazione di standard a brani autografi dello stesso Bosso e del pianista Dario Carnovale, sul palco insieme al contrabbassista Simone Serafini e al batterista Klemens Marktl.
«Quello di questa prima edizione di Udin&Jazz Winter è un programma di alta qualità, pensato per soddisfare il bisogno di jazz di chi lo ascolta e di chi lo suona, dopo tanto tempo trascorso senza la possibilità di ascoltare questa meravigliosa musica dal vivo. La manifestazione, in un’auspicata prossima “normalità”, sarà un appuntamento stabile invernale, e non poteva esserci modo migliore per riprendere il filo di un discorso che riporterà il grande jazz a Udine, per i suoi cittadini e appassionati, in assoluta coerenza e autonomia di pensiero e di risorse», conclude Velliscig. Durante il festival sarà visitabile, sempre al Teatro Palamostre di Udine, la mostra che ripercorre i 30 anni di Udin&Jazz attraverso i ritratti delle star del jazz mondiale che qui si sono esibite, immortalate dai fotografi dell’AFIJ, Associazione Fotografi Italiani di Jazz e curata da Luca d’Agostino.