Pubblicato il 27/09/2021
Dal 27 settembre al 3 ottobre è il momento del Torino Jazz Festival Cl(H)Ub 2021, progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, con il contributo di Fondazione Crt e A.N.Co.S. – main partner Intesa Sanpaolo e Iren, media partner Rai Cultura, Rai 5, Rai Radio 3 e La Stampa – un viaggio musicale che coinvolgerà 12 Jazz Club cittadini e l’Aula magna del Politecnico, in cui si terranno 46 eventi/spettacoli con la partecipazione di oltre 220 artisti tra cui musicisti, attori, danzatori e dj, molti dei quali di Torino o attivi sul territorio.
In calendario importanti artisti stranieri come l’asso della tromba Markus Stockhausen accompagnato dal pianoforte di Florian Weber (concerto realizzato in collaborazione con Polincontri Classica); John Greaves, un mito del rock progressivo, a Torino con la cantante Annie Barbazza, il sassofonista Rick Margitza, che iniziò la sua carriera suonando con Miles Davis, ospite della GP Big Band, la vocalist Lauren Henderson, di radici caraibiche ma cresciuta musicalmente nei club di New York, e l’apolide sperimentatore Mike Cooper.
Tra gli artisti italiani: Gabriele Mirabassi e Simone Zanchini, musicisti legati all’improvvisazione e al rock come i Manual for Errors dell’eclettico chitarrista Manlio Maresca; il chitarrista torinese Paolo Spaccamonti per la prima volta con il polistrumentista dei Calibro 35 Enrico Gabrielli, e ancora gli Hobby Horse e il violoncellista Francesco Guerri. Da non perdere il gruppo UnFOLKettable del pianista Nico Morelli con la grande voce di Barbara Eramo, progetto a metà strada tra il jazz e la musica folk dell’Italia meridionale; e il chitarrista Gilbert Impérial, in Trance TV Trash, progetto dedicato ai compositori degli ultimi decenni, partendo da Fausto Romitelli, e con i torinesi Serial Disorder.
Non mancherà la narrazione del jazz: Elena Canone leggerà l’autobiografia di Bilie Holiday con la complicità dei PRANK, gruppo elettrico di sorprendente elaborazione, così come le note del pianista Giancarlo Tossani racconteranno William Parker, Matteo Salvadori rileggerà il Great American Songbook con voce e chitarra acustica, e il concerto del clarinettista Marco Tardito è dedicato a Lawrence Ferlinghetti. Uno spazio interdisciplinare sarà dedicato alla musica e alla danza, con gli elettronici Retina.it insieme all’ensemble di Gabriella Cerritelli e DJ Delavie e Ivan Bert con il Balletto Teatro di Torino.
Tanti i musicisti torinesi coinvolti, tra i quali: Mario Congiu insieme a Paolo Porta, Luca Mangani e Donato Stolfi, Luigi Tessarollo, Max Gallo Dedalus Trio, il Django Memory Ensemble; e molte le voci femminili che animeranno il cartellone autunnale: Valentina Nicolotti, Lucia Minetti, Monica Fabbrini, Barbara Raimondi. E tra le grandi formazioni: CFM Big Band, Big Band Theory, JST Reunion e The Swingers Orchestra che riprende il repertorio di Count Basie. Confermata anche quest’anno la collaborazione con importanti enti culturali torinesi come Polincontri Classica, l’Associazione Piazza dei Mestieri e quella con Soundmit, la fiera dedicata ai sintetizzatori, agli strumenti musicali elettronici e alle nuove tecnologie per il suono.
“La missione di TJF – dichiara Diego Borotti, direttore con Giorgio Li Calzi, del TJF 2021 – è quella di intercettare e sollecitare nuove produzioni o alternativamente mettere in scena concerti consolidati che non passano da troppo tempo nei club della Città e godere delle evoluzioni stilistiche che li hanno affinati negli anni come un grande vino. L’omaggio alla fertile penna di Don Grolnick di Rick Margitza con la GP Big Band, quello al grande Django Reinhardt dell’omonima Associazione con un concerto composto ad hoc per TJF, l’incontro tra i numerosi senatori del jazz con emergenti di ottimo talento, la presenza di formazioni di allievi e docenti concertisti dei poli di formazione jazzistica quali il Centro di Formazione Musicale della Città, Arcote e Jazz School Torino, l’azione divulgativa e inclusiva nei luoghi di detenzione di Sfera Culture, i grandi organici rimasti in sospeso dalla scorsa edizione. Questi alcuni tratti salienti di un programma fitto e di alto profilo che porterà sui 13 palchi del festival 46 concerti con la partecipazione di oltre 200 musicisti. Ci auguriamo che la circuitazione curiosa del pubblico, al quale chiediamo uno sforzo di pazienza aggiuntivo aiutandoci nelle pratiche di prenotazione, animi i Jazz Club di tutta la Città restituendoci la meravigliosa esperienza di vederli rivivere grazie alla vitalità e alla piacevole socialità che il Jazz porta sempre con sé”
“La sfida di questa seconda parte del Torino Jazz Festival 2021 – aggiunge Giorgio Li Calzi – è quella di far sentire la voce di chi fa e di chi segue la musica dal vivo nei club, piccoli ma fondamentali avamposti culturali che tengono in vita la musica durante il corso dell’anno. Proprio questi club non sono ancora davvero ripartiti, viste le condizioni in cui ci troviamo da quasi due anni: purtroppo l’emergenza ha portato a galla le problematiche già esistenti, in generale, nel comparto culturale, nella musica dal vivo, specie in un ambito diverso dall’intrattenimento, e troppo spesso, ancora in questi giorni veniamo a conoscenza di improvvise chiusure di club nella nostra città, che è uno specchio del nostro paese”.
Link al programma Torino Jazz Festival Cl(H)Ub 2021
Scheda socio I-Jazz Fondazione per la Cultura Torino