Pubblicato il 19/01/2023
“Con grande tenacia e lungimiranza prosegue nella sua fervida attività di ricerca”. Sono queste le parole scelte dalla giuria di Top Jazz 2022, il referendum annuale indetto dalla rivista Musica Jazz, per conferire il riconoscimento di musicista italiano dell’anno al sassofonista e compositore barese Roberto Ottaviano.
Protagonista indiscusso della scena jazz contemporanea e da sempre profondamente legato a una visione del Jazz e della Musica (con le maiuscole) quale terreno di libertà e sperimentazione senza confini, Roberto Ottaviano ci ha regalato una breve chiaccherata, in una serata ‘congestionata’ di messaggi, telefonate di congratulazioni, e particolarmente coinvolgente per l’associazione I-Jazz, di cui Roberto Ottaviano fa parte con il suo Nel Gioco del Jazz (realtà attiva dal 2009, con 300 concerti realizzati e oltre 1000 musicisti coinvolti). E a questo punto, la parola al Maestro e alle sue ‘piccole’ perle di Jazz.
Roberto innanzitutto ancora complimenti per questo nuovo riconoscimento. Per la prima domanda ‘a caldo’ abbiamo pensato a qualcosa di personale: come è entrato il jazz nella tua vita? C’è un’emozione che provi ancora oggi pensando a quegli inizi?
Il Jazz è entrato nella mia vita quando ho realizzato che la Musica in generale era una cosa molto seria. Questo avveniva nella prima metà degli anni ’70: Mingus, Davis, Coltrane, l’AEOC, ma sopratutto le esperienze musicali inglesi mi trasmettevano la sensazione che attraverso quei suoni avrei potuto creare liberamente. Subito dopo ho realizzato che lo studio, il rigore, il rispetto, erano invece essenziali, e nessuna libertà poteva essere a titolo gratuito. Da allora, l’emozione più forte è quella di essere consapevole che la libertà espressiva è solo frutto del tuo impegno. L’emozione di una sfida costante.
Da musicista dell’anno cosa auguri al jazz italiano?
Mah, non riesco a pensare al Jazz come italiano o europeo, caucasico o isolano. Il Jazz è, e qui parte la citazione (di Steve Lacy), “un linguaggio creato senza sosta da grandi e piccoli”. Il mio augurio è che sappia sempre tenersi distante dalle semplificazioni, dalle manipolazioni, e da un certo vampirismo che se ne nutre perché non saprebbe come sopravvivere.
E quale ‘dritta’ regaleresti a un giovane jazzista?
Per quel che riguarda i “giovani” jazzisti, credo siano molto più scafati di me che sono cresciuto in un altro spazio e un altro tempo. Ammesso che abbiano voglia di ascoltare un musicista come me che forse, e dico forse conoscono, li inviterei a far prevalere sempre il cuore. Il cuore vince sempre alla fine. Per quanto si possa essere convinti a identificare la musica con la matematica o la scienza, è la storia che entra nel cuore degli uomini, e c’è sempre un uomo che sceglie quale tasto premere.
Tra i riconoscimenti Top Jazz 2022 Roberto Ottaviano ha conquistato anche il quarto e l’undicesimo posto come formazione dell’anno con il quintetto Eternal Love e in duo con Alexander Hawkins. Dalla collaborazione con il pianista inglese è nato il cd “Charlie’s Blue Skylight“, prodotto da Dodicilune nella programmazione Puglia Sounds Record 2022 della Regione Puglia, premiato con il terzo posto nella categoria disco dell’anno.