Pubblicato il 01/06/2016
Per l’edizione 2016, in programma dal 24 giugno al 3 luglio, il Südtirol Jazzfestival Alto Adige porta sul palco artisti provenienti da Austria e Italia, le due nazioni scelte come filo conduttore, affiancati anche da musicisti svizzeri, tedeschi, sloveni e statunitensi.
La kermesse jazzistica inonda vallate e montagne per dieci giorni consecutivi, toccando 60 località sparse in 20 comuni dell’Alto Adige, offrendo qualcosa come 80 esibizioni e coinvolgendo più di 100 musicisti.
“Abbiamo cercato di allestire un programma che rispecchi l’anima della rassegna, ossia un mix di novità, anche sorprendenti, e di nomi affermati ” spiega Klaus Widmann, presidente e direttore artistico del Südtirol Jazzfestival Alto Adige. “In un periodo caratterizzato dall’emergenza profughi e dal ritorno del filo spinato alle frontiere – prosegue il direttore artistico – forse la musica del nostro festival contribuirà a gettare ponti e unire, piuttosto che dividere. In tempi in cui la politica sembra voler erigere nuovi confini, l’importanza della cultura come collante si fa ancora più grande”.
Il concerto di apertura, il 24 giugno, è dedicato al progetto “Kinzelbinder’s Melting Orchestra”, nato dall’incontro tra il duo acustico viennese Die Strottern e il trio napoletano Assurd ed è ospitato in una location inusuale, tra i cassoni per le mele della cooperativa frutticola Fruchthof Überetsch di Frangarto.
Il 29 giugno appuntamento con la decima edizione del convegno “Culture meets economy”, e come ogni anno al termine dei lavori lo spazio sul palco è affidato a una ventina di giovani musicisti del festival, che suonano in alternanza a piccoli gruppi.
Questa’anno la rassegna Jazz&Wine si svolge nella città di Bressanone: in programma camminate eno-musicali, degustazione nei locali del centro e per gli amanti della birra l’appuntamento è con il guru italiano Lorenzo “Kuaska” Dabove.
Le sonorità del jazz risuonano anche nei rifugi e nelle malghe di alta quota unendo idealmente la Val Venosta con la Val Badia. Mentre con il progetto “Water Music” i musicisti si esibiscono su pontili e imbarcazioni, con il laghetto di Fiè a fare da sfondo.
Nuova la collaborazione con il Filmclub di Bolzano, che prevede la sonorizzazione dal vivo di “The Lodger” di Alfred Hitchcock. L’edizione 2016 vede anche l’incontro tra jazz e arte: per tre giorni sono previste matinée nel Museion Passage, mentre giovedì 30 giugno il Museion sarà invaso dal jazz per l’intera giornata.
Qui il programma completo e per maggiori informazioni: www.altoadigejazzfestival.com