Pubblicato il 31/05/2019
Il conto alla rovescia è iniziato: venerdì 28 giugno l’edizione 2019 del Südtirol Jazzfestival Alto Adige prenderà il via con un concerto esclusivo che, sul palco della Waltherhaus di Bolzano, vedrà esibirsi musicisti provenienti dalle due nazioni protagoniste della rassegna – Spagna e Portogallo – affiancati per l’occasione da artisti messicani e olandesi.
Dieci giorni di grande musica – oltre 50 concerti sparsi in tutta la provincia fino al 7 luglio – per una rassegna che, grazie anche alle sue location inusuali e all’amore conclamato per la sperimentazione, si conferma la vetrina ideale per chi fa musica innovativa e libera da gabbie stilistiche. Nel 2019 il Südtirol Jazzfestival Alto Adige varcherà per la prima volta il confine dei Pirenei. Un mondo musicale, quello spagnolo, che ancora nel 1960 veniva definito dal musicista e critico jazz inglese Leonard Feather “un deserto in fatto di jazz”. Oggi invece la vivace scena iberica risente chiaramente delle influenze del jazz contemporaneo internazionale così come di flamenco, pop, rock, musica etnica nordafricana e musica popolare di Catalogna e Paesi Baschi. In Portogallo al contrario già nel 1948 esisteva – ed esiste tuttora – il leggendario “Hot Clube de Portugal” di Lisbona, in assoluto uno dei primi jazz club europei.
Anche nell’estate 2019 le note del Südtirol Jazzfestival Alto Adige risuoneranno su tutto il territorio provinciale, raggiungendo nuove location come il Centro di innovazione e incubazione BASIS di Silandro, la tenuta Velseck di Tires, l’albergo “am Wolfsgrubener See” sul lago di Costalovara, Castel d’Appiano e la centrale idroelettrica Alperia di Bressanone. Tra le novità spiccano anche un concerto all’alba sul monte Gabler (Plose) e alcuni concerti sullo Speikboden a Campo Tures.
“Volendo usare una metafora”, dichiarano gli organizzatori, “potremmo paragonare il Jazzfestival Alto Adige ad una buona libreria, dove chi entra non trova solo quello che cerca e già conosce, ma ha l’opportunità di scoprire altri mondi tanto nuovi quanto interessanti”. Tra gli artisti da seguire, sicuramente il pianista Marco Mezquida, incoronato musicista dell’anno dal 2011 al 2013 dalla “Asociación de Músicos de Jazz y Moderna de Cataluña”, che si esibirà in Alto Adige in più concerti e sempre con formazioni differenti. Diversi gli artisti che, dopo aver partecipato al Jazzfestival nelle edizioni dedicate ai loro Paesi, sono diventati ospiti abituali e anche quest’anno varcheranno il Brennero, come il chitarrista Reinier Baas e il sassofonista Joris Roelofs, entrambi olandesi, che suoneranno con la cantante e bassista messicana Fuensanta Méndez; la marching band britannica Perhaps Contraption, la vocalist francese Leïla Martial o il pluristrumentista viennese Lukas König.
Per sapere tutto i dettagli su concerti a pagamento, prezzi, riduzioni e altri vantaggi consigliamo di collegarsi al sito del Jazzfestival: www.suedtiroljazzfestival.com. Quest’anno tutti gli abbonati riceveranno in omaggio il Jazz Pass, la carta vantaggi introdotta nel 2018 che comprende tra le altre cose l’utilizzo dei bus navetta, sconti su degustazioni di vini e passeggiate dei sapori, l’ingresso gratuito al Museion e una consumazione offerta in tutti i concerti ospitati nella cantina-spettacolo Sudwerk del Ca’ de Bezzi di Bolzano.