Pubblicato il 12/05/2023
Jazz is Dead! festival è pronto a tornare dal 26 al 28 maggio a Torino nella sua forma più ricca: tre giorni consecutivi all’insegna dello sguardo nuovo che, in questa sesta edizione, si esprime nella complessità della forma e nella trasversalità dell’offerta. Altissima la percentuale femminile e di artist* queer, dieci i paesi coinvolti, dieci nazionalità diverse, sono questi i protagonisti nella manifestazione torinese, impegnati in un confronto generazionale non indifferente, tra tradizione e giovane avanguardia futurista.
Le tre giornate di Jazz is Dead! festival si sviluppano con il consueto avvicendamento dal vivo – dj set e lo schema sonoro che prevede un venerdì dedicato ai suoni della nuova onda della musica di ricerca e d’avanguardia a tratti neoclassici e neomelodici del contemporaneo con Pan Daijing, Sarah Davachi, Leya, Nziria, Upsammy; la giornata di sabato aperta alle contaminazioni ai ritmi del mondo, molto suonato e corale con C’mon Tigre, Shakleton, Lalalar, Daykoda 4tet, Marlene Ribeiro; una domenica del tutto libera che dal free jazz letteralmente esplode nel noise rock con Boris, Moin (Raime + Valentina Magaletti), Brandon Seabrook + Cooper-Moore + Gerald Cleaver, Gabriele Mitelli + John Edwards + Mark Sanders, Orchestra Pietra Tonale.
Importante novità è la nuova conformazione dell’area festival che prevede quattro palchi: Club, Club mini stage, Circus e Area merenda. Se nel Club si susseguiranno come sempre le performance che necessitano di un impianto e di un set up consistenti, le due aree esterne e il nuovissimo Club mini stage consentiranno alle sonorità più fresche e delicate di godere del giusto ambiente sonoro: il Circus con uno palco centrale e le gradinate che circondano gli artisti, l’Area merenda con il palco esterno dove si alternano dj set e live azzeccati per una esibizione en plein air e il Club mini stage per i live sussurrati.
Da segnalare poi l’ampliamento del punto merchandise, che accoglie così un grande numero di realtà musicali e artigiane del territorio di esporre e presenziare durante il festival, mentre si conferma la partecipazione del format Sinoria Modificata, curata da Dualismo Sound e Pho-Bho Records, che porterà i rappresentati di alcune delle label più interessanti del panorama left-field underground italiano ad presentare le proprie uscite e a esibirsi durante gli showcase pomeridiani. L’area food & drink offrirà ristoro e consentirà al pubblico di immergersi appieno della totalità dell’evento, accedendo all’area sin dalle prime ore del pomeriggio (le porte si aprono alle 17 il venerdì e alle 15 il sabato e la domenica).
Ma il viaggio di Jazz is Dead! festival quest’anno include anche due importanti epiloghi. Sabato 3 giugno il suono del free jazz americano degli Irreversible Entanglements per le strade della Torino Anni 30 di Vittorio Zumaglino. Produzione originale Jazz is Dead! festival e Museo Nazionale del Cinema, il concerto della free jazz band Irreversible Entanglements (International Anthem) farà da soundtrack a un’antologia delle immagini, appositamente selezionate per la serata al Cinema Massimo, scattate a Torino – negli anni Trenta-Quaranta – da Vittorio Zumaglino, uno dei più importanti fotografi italiani del Novecento.
Venerdì 9 giugno, invece, occhi puntati all’interno della cupola del Planetario di Torino per la performance di Mabe Fratti, violoncellista guatemalteca in tour per la presentazione dell’opera Se Ve Desde Aqui, album che segna un nuovo passo nella straordinaria serie di pubblicazioni della compositrice, che mette in mostra un suono sinuoso e teso, unito a una visione del mondo sicura e lucida. Un evento conclusivo che, come nel 2022, sfocia nell’inaugurazione della rassegna Song for Stars, che trasformerà l’estate al Planetario di Torino in un grande palcoscenico celeste per grandi nomi della scena musicale.
Jazz is Dead! festival è un un progetto di Jazz is Dead APS, Arci Torino, TUM, Magazzino sul Po, realizzato con il sostegno di Regione Piemonte.
Link al programma Jazz is Dead! festival 2023
Scheda socio I-Jazz Jazz is Dead APS