Pubblicato il 25/07/2016
E’ iniziata il 24 luglio a Siena la 46ma edizione dei seminari internazionali estivi di Siena Jazz. 34 docenti internazionali, 120 allievi provenienti da 15 diverse nazioni impegnati nei tanti laboratori musicali, per un totale di un centinaio complessive di lezione, suddivise in 68 classi di musica d’insieme che si alterneranno nelle 26 aule tecnologiche di Siena Jazz. Per l’occasione abbiamo incontrato Franco Caroni, presidente della Fondazione Siena Jazz.
IJ: Dall’anno della fondazione nel 1977, Siena Jazz è cresciuta molto. Che cosa rappresenta oggi?
FC: Siena Jazz è stata l’istituzione che in Italia ha dato inizio in maniera continuata all’attività didattica sul jazz. Agli inizi il “modello senese” prevedeva una formazione scandita da due seminari annuali, estivo e invernale, poi nel 1989 è nato il CPM di Siena: un corso di alta formazione, con cadenza quindicinale per otto mesi durato fino al 1997, frequentato da giovani provenienti da tutta italia e con la partecipazione in qualità di docenti, dei migliori musicisti italiani del momento. Dal 1997 è attivo il CFM di Siena: una serie di corsi di perfezionamento che includono i Corsi pre-accademici della durata massima di sei anni. Nel biennio 2008-2010 si è svolto quello che viene considerato ancora oggi il corso post-diploma più evoluto che sia mai stato organizzato a livello internazionale. Mi riferisco all’InJaM, l’International Jazz Master Program sulle Tecniche dell’Improvvisazione, nel quale sono stati selezionati 54 giovani musicisti seguiti da 60 docenti, 30 provenienti dagli Stati Uniti d’America e dall’Europa e 30 fra i migliori musicisti italiani.
Si è trattato di un evento unico nell’ambito dell’alta formazione mondiale, un evento che ha portato l’Italia a una considerazione internazionale nuova e inaspettata. Nel 2011, infine, Siena Jazz, con Decreto Ministeriale D.M. 10 novembre 2011 n. 193, è stata autorizzata al rilascio di titoli di Alta formazione artistica e musicale per il conseguimento del Diploma accademico triennale di primo livello. Siena Jazz è la prima istituzione musicale non statale in Italia ad aver ottenuto questo prestigioso riconoscimento. Si tratta di corsi aventi valore legale, equiparati alla laurea universitaria e quindi giuridicamente spendibili allo stesso modo, riconosciuti in Italia e nell’Unione Europea.
IJ: Quali sono le caratteristiche e particolarità che distinguono Siena Jazz dalle altre accademie in Italia?
FC: Prima di tutto il know how e la competenza che si integrano all’idea didattica di fondo, quella di unire il modo tradizionale di imparare il jazz per trasmissione orale con la metodologia progressiva della formazione scritta e codificata nei libri. Un modello che ritroviamo in tutte le materie insegnate, quella della musica “suonata”, del fare musica, dell’approfondimento di tutto ciò che ha a che fare con l’interplay, il groove, l’anima del suono, la ricerca della creatività, dell’elaborazione, dell’originalità. Tutto è organizzato e articolato con attenzione profonda e dettagliata, dalle ore di lezione al numero di materie insegnate, offrendo agli studenti la libertà di utilizzare le aule per studio tutti i giorni fino a mezzanotte.
Tutto è dedicato alla diffusione e la valorizzazione della musica jazz. Negli anni abbiamo creato una fitta rete di rapporti con l’estero, sia con gli istituti internazionali di alta formazione, sia con i festival italiani ed europei ed è anche per questo che oggi Siena jazz è conosciuta come l’unica istituzione di alta formazione musicale specializzata solo sulla musica jazz esistente in Europa.
IJ: I seminari estivi che stanno per partire il 24 luglio si chiamano “Seminari internazionali estivi Siena Jazz” ci vuole parlare a chi sono indirizzati e come mai la scelta di una formazione internazionale di jazz?
FC: La mission di Siena jazz in questi anni si è evoluta, proprio come sono cresciute le interconnessioni fra i vari linguaggi musicali e il linguaggio del jazz. In un mondo in cui la globalizzazione dell’arte è un dato di fatto, nel rivolgersi agli studenti internazionali non potevamo che internazionalizzare anche il corpo docente. L’unica attenzione da verificare continuamente è quella di scegliere artisti con linguaggi e orientamenti musicali diversi. Siena jazz non vuole specializzarsi in un solo linguaggio, desidera offrire agli studenti artisti/docenti con le più varie tendenze musicali. Tutto ciò per offrire un panorama formativo eterogeneo che stimoli verso una lettura individuale della propria strada musicale. Non vogliamo presentare un mondo cristallizzato, non diciamo a uno studente “questo è il Jazz”, preferiamo dirgli questi sono i diversi stili di jazz che devi conoscere per trovare la tua strada, possibilmente originale.
IJ: Ci sono dei progetti in futuro che intendete condividere e portare avanti insieme all’associazione I-Jazz?
FC: L’associazione I-Jazz è un’istituzione fondamentale per i giovani musicisti di jazz, per la loro valorizzazione e la diffusione di giovani talenti che grazie a direttori di festival illuminati possono così inserirsi nel mondo concertistico. I-Jazz deve senz’altro proporre musicisti conosciuti in grado di attirare il pubblico necessario alla sopravvivenza di un festival o di una stagione concertistica, ma è fondamentale per i suoi soci trovare con sempre più convinzione gli spazi e le situazioni per proporre anche musicisti sconosciuti che anno bisogno dell’esperienza del palcoscenico e del contatto con il pubblico per continuare a crescere.
I-Jazz sa perfettamente, che favorendo in maniera opportuna l’inserimento di nuovi musicisti nei propri cartelloni sarà possibile garantire nuova linfa vitale per questa musica. Il ruolo di un’istituzione di alta formazione come Siena jazz deve essere di stimolo a questa impostazione e noi come I-Jazz siamo qui anche per questo, siamo convinti che solo lavorando insieme con progetti comuni e sostenibili ci sia futuro per tutte le istituzioni di questo mondo musicale.
In programma inoltre 15 concerti, in cui si esibiscono 100 gruppi musicali, tutti a ingresso libero e per maggiori informazioni: www.sienajazz.it