Pubblicato il 24/11/2021
Torna a Udine uno degli appuntamenti più attesi dagli amanti della musica jazz, la seconda edizione di Udin&Jazz Winter – finalmente nella sua collocazione invernale – porterà a Udine i grandi protagonisti della jazz internazionale. Tre giornate di concerti, incontri, conversazioni, proiezioni, approfondimenti, per raccontare il poliedrico universo artistico che si muove nel mondo del jazz, cercando di restituire alcune delle sue innumerevoli declinazioni.
Il festival si presenta (dopo la prima edizione dello scorso maggio) con la convinzione che musica dal vivo e cultura possano aiutarci nell’affrontare le sfide del nostro vivere quotidiano. Il Presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, grande amico di Euritmica, dichiara: «Salutiamo con piacere il secondo appuntamento invernale di Udin&Jazz, in quanto riporta a Udine la grande musica jazz, mette in contatto giovani artisti con affermati musicisti, lascia spazio al talento e apre nella città una finestra sul mondo. Un sentito ringraziamento va al presidente di Euritmica Velliscig e a tutti i suoi collaboratori per averci creduto, donando alla Comunità friulana un’autentica opportunità di crescita culturale, turistica ed economica».
Si parte lunedì 6 dicembre alle 18.00 con una speciale proiezione, realizzata in collaborazione con il CEC Centro Espressioni Cinematografiche. Il Visionario ospiterà Jazz Noir, il film sulla morte di Chet Baker, firmato dal regista olandese Rolf van Eijk. Un racconto dalle atmosfere noir che indaga il genio e la sregolatezza del grande jazzista, trombettista e cantante, tormentato dalla tossicodipendenza. Alle 20.45 il festival si sposta al Teatro Palamostre, cuore pulsante della seconda edizione; il debutto è affidato a uno dei musicisti più interessanti e significativi della scena britannica moderna: Tony Momrelle, cantante soul e jazz, songwriter, lead vocalist degli Incognito.
Doppio appuntamento anche per martedì 7 dicembre: alle 18.00 Angelo Comisso presenta il progetto Numen: nella nuova formazione in trio, lo affiancano Alessandro Turchet al contrabbasso e Luca Colussi alla batteria, due partner sensibili e affidabili che lo seguono arricchendo il suo virtuosismo e la sua abilità compositiva. Alle 20.45, secondo appuntamento della serata: Andrea Centazzo torna nella sua città dopo anni di successi mondiali e di prestigiosa attività, soprattutto negli Stati Uniti. E per l’occasione celebra Steve Lacy, a quindici anni dalla morte, un musicista che non solo fu il più grande interprete del sax soprano, ma anche un compositore fecondo di melodie straordinarie. Il progetto Art Trio propone la musica di Lacy nella formula a lui cara: il duo soprano e percussioni (con il magistrale sax di Roberto Ottaviano e le percussioni di Centazzo), arricchito in questo caso dal raffinato contrabbasso di Franco Feruglio.
Il festival si chiude mercoledì 8 dicembre con una proposta tutta al femminile: alle 18.00 Nicoletta Taricani presenta “In un mare di voci” un progetto culturale di integrazione sociale, che utilizza la musica e la narrazione (l’ensemble è composto da quattordici musicisti e un’attrice) per raccontare il viaggio migrante nel Mediterraneo verso l’Europa. Nato dalla voce delle persone, Nicoletta Taricani per comporre le musiche e i testi ha intervistato i veri protagonisti del viaggio e durante l’intensa ricerca, il libro “BILAL”, del giornalista d’inchiesta Fabrizio Gatti (premio Terzani 2008), è stato un’ulteriore fonte di informazioni per la stesura del progetto. Tra Nicoletta e Fabrizio è nata una stretta collaborazione che vede il giornalista come parte integrante dello spettacolo. Il loro sodalizio sarà oggetto dell’incontro “Da Bilal a Un mare di voci” in programma alle 17.00, nella Sala Carmelo Bene.
Alle 20.45, un’altra straordinaria protagonista calcherà il palco del Palamostre: Andrea Motis – catalana di Barcellona – allieva di Joan Chamorro, è una cantante e trombettista che, pur giovanissima, ha conquistato la critica internazionale con il suo album di debutto Emotional dance inciso per la storica etichetta Impulse. Il suo più recente e ambizioso lavoro discografico Do outro lado do azul esprime la sua crescente maturità artistica.
In questa edizione di Undin&Jazz Winter ci sarà spazio anche per una novità. Alla fine di ogni serata (dalle 22.00 circa), la sala Carmelo Bene del Palamostre ospiterà il progetto MUUD PODCAST che proporrà musica live di giovani formazioni emergenti e ascolti guidati, consentendo approfondimenti su quanto proposto dal festival ed aperture verso le espressioni più contemporanee della musica jazz e non solo. Il tutto potrà essere seguito in presenza ma anche on-line attraverso il collegamento in streaming.
MUUD (acronimo di “musica a Udine”) è un ibrido tra un format televisivo e un podcast: tutti i lunedì per un’ora circa, trasmette in diretta su varie piattaforme social (Instagram, YouTube, Facebook e Twitch). Ogni puntata va in onda da un luogo diverso e ospita un progetto proposto da musicisti rigorosamente under 35 che lungo il corso della serata eseguono alcuni brani dal vivo. Le puntate danno spazio anche a progetti editoriali, teatrali, di riqualificazione urbana, e più in generale all’arte e alla cultura locale, affinché i diversi percorsi artistici possano essere condivisi.
Udin&Jazz Winter è organizzato dall’Associazione Culturale Euritmica e gode del sostegno di: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli, Banca di Udine, Reale Mutua Assicurazioni Udine Franz&Dilena e si svolgerà al Teatro Palamostre dal 6 all’8 dicembre 2021.
Link al programma Udin&Jazz Winter 2021
Scheda socio I-Jazz Associazione culturale Euritmica