Pubblicato il 23/01/2019
Roberto Gatto: batteria e direzione musicale
Gaetano Partipilo: sax alto
Max Ionata: sax tenore
Giovanni Falzone: tromba
Roberto Rossi: trombone
Alessandro Lanzoni: pianoforte
Battista Lena: chitarra
Dario Deidda: contrabbasso e basso elettrico
Non poteva che essere una proposta originale il Roberto Gatto I-Jazz Ensemble 2010, la prima grande produzione firmata dall’Associazione Nazionale I-Jazz.
La proposta è una formazione stabile guidata da Roberto Gatto, un ottetto composto da musicisti che coprono, anagraficamente, tre differenti generazioni che possa esibirsi in seno ai festival e alle realtà dell’Associazione ma che sia esportabile in Italia e anche all’estero. L’organico segue un po’ il tracciato della precedente avventura del batterista e compositore romano, una super band con la quale rendeva omaggio alle gesta del progressive. “Mi sento a mio agio con le formazioni allargate in questo momento – dice Gatto – ed è un’esperienza che mi dà la possibilità di scrivere ed assorbire la musica in maniera totalmente differente rispetto alle piccole formazioni”.
Tra le note qualificanti della nuova formazione c’è senza dubbio la capacità del leader di assortire i musicisti e creare un organico capace di dialogare con differenti estetiche. “Il concetto da cui sono partito per realizzare la formazione è semplice: non è sempre scontato che circondarsi dei musicisti considerati migliori comporti la totale affermazione della formazione; le dinamiche interne sono variabili indipendenti, nascondono sorprese e bisogna essere attenti a percepire ogni segnale. E’ un gruppo misto, seguo alcuni di loro da tempo magari senza mai averci lavorato, altri sono amici di lungo corso. C’è il giovanissimo pianista Alessandro Lanzoni, uno dei nuovi talenti assoluti, che mi affascina anche per la personalità. Mi è capitato già in passato di fidarmi del mio istinto, ad esempio con personaggi come Javier Girotto quando arrivò in Italia e, più recentemente, Daniele Tittarelli. Ho pensato poi di ricontattare Battista Lena, col quale abbiamo a lungo collaborato in passato, e Dario Deidda, professionista maturo e creativo che suona benissimo sia il contrabbasso che il basso elettrico. Ai sassofoni ho coinvolto Partipilo e Ionata, differenti per stile e approccio, ma capaci di dare un apporto fondamentale. Come anche Falzone, in grado di mescolare retroterra colto e avanguardia. Infine Roberto Rossi, uno dei due fuoriclasse del trombone in Italia con Petrella”.
L’ottetto rappresenta il giusto equilibrio tra due anime, coinvolge musicisti creativi sul fronte dell’avanguardia, come Lena, Partipilo, Falzone, e una frangia più tradizionale. Segue diversi indirizzi musicali poiché è aperto, sotto il punto di vista compositivo, a tutti i componenti. Metà repertorio appartiene al leader, con composizioni nuove e vecchie; l’altra metà è divisa tra Lena, Falzone, Deidda e Partipilo nella fase iniziale. Si suona dal funk alle rivisitazioni dei temi di colonne sonore e molto altro: una gradazione moderna del jazz, una panoramica soddisfacente. Eppure la contaminazione tra generi musicali così diversi non diventa mai provocazione sonora, al contrario ogni brano sembra costruito in modo che l’amalgama non risulti mai forzata, né tanto meno posticcia. Una varietà e dinamicità ribadita da un ultimo presupposto di partenza: la possibilità che ci sia un ricambio, che l’ottetto sia un laboratorio aperto: laddove mancherà uno dei musicisti coinvolti sarà presto inserito qualche altro ospite.
Il Roberto Gatto I-Jazz Ensemble 2010 si esibisce in anteprima nazionale il 18 aprile alla Casa del Jazz di Roma, nell’ambito dei festeggiamenti dei primi cinque anni di attività, dopo aver svolto una settimana di prove ufficiali nelle sale della struttura stessa. Poi proseguirà il tour il giorno dopo a Trento e a maggio esibendosi a Rimini nell’ambito di Crossroads, al festival Vicenza Jazz e a Novara alla fine del mese.