Pubblicato il 18/12/2019
Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, con Comune di Bergamo, e il Direttore artistico Maria Pia De Vito hanno presentato la nuova edizione di Bergamo Jazz Festival. La celebre rassegna (nel 2020 saranno 42 edizioni) animerà la città lombarda dal 15 al 22 marzo con tanti eventi ospitati nei teatri, nei musei, nelle strade e in locali dove la musica è di casa, dando spazio a tanti artisti internazionali e giovani talenti in via di affermazione. Per una settimana tutta la città sarà quindi coinvolta da una moltitudine di suoni e colori, grazie a un festival che da sempre è prestigiosa vetrina di una musica dalle molte facce e dai molti orientamenti stilistici e che ora sposa la causa green.
«All’idea di “creatività nella diversità”, portante nel pensiero e nella programmazione del mio predecessore Dave Douglas – dichiara il Direttore artistico Maria Pia De Vito, al suo primo mandato – mi piace aggiungere il focus e l’idea di “legacy”: l’eredità culturale che ognuno di noi artisti attivi in questo campo dell’arte, in ogni parte d’Europa e del mondo, porta con sé, nel proprio patrimonio di nascita, terreno di coltura per nuovi organismi viventi, per nuove radici e nuovi frutti».
Entriamo nel dettaglio, riassumendo alcuni elementi fondamentali della prossima edizione del festival.
In attesa della riapertura del Teatro Donizetti, prevista per l’autunno 2020, le tre tradizionali serate in abbonamento di Bergamo Jazz si svolgono per il terzo anno consecutivo al Creberg Teatro (inizio alle ore 21): l’apertura, venerdì 20 marzo, è affidata al trio di fuoriclasse composto da Kenny Barron, maestro del pianoforte jazz moderno, Dave Holland, autentico gigante del contrabbasso, e Johnathan Blake, batterista tra i più titolati di oggi. A seguire uno dei gruppi più forti del momento: il quintetto guidato da Enrico Rava, 80 anni compiuti lo scorso agosto e nel pieno di una delle sue tante felici stagioni creative, e Joe Lovano, formidabile colosso del sassofono. Al loro fianco, il pianista Giovanni Guidi, il contrabbassista Dezron Douglas e il batterista Nasheet Waits.
Due i gruppi in programma anche il 21 marzo: il trio del chitarrista danese Jakob Bro, con altri due musicisti raffinatissimi come il contrabbassista Thomas Morgan e il batterista Joey Baron e l’aggiunta del sassofonista Mark Turner, altro specialista del tenore; e il Tentet, una piccola orchestra dal notevole impatto spettacolare, della clarinettista Anat Cohen. La serata di domenica 22 marzo sarà invece all’insegna del trio di Brad Mehldau: una delle stelle più brillanti del firmamento pianistico odierno, coadiuvata dai suoi partner abituali, il bassista Larry Grenadier e il batterista Jeff Ballard.
Insieme al Creberg, anche il Teatro Sociale di Città Alta è da tempo tra le location abituali di Bergamo Jazz. Saranno due gli appuntamenti del 2020 (fuori abbonamento): giovedì 19 marzo (ore 21), con il trio del pianista polacco Marcin Wasilewski, già collaboratore di Tomasz Stanko edora leader di una formazione tra le più acclamate del jazz europeo, e con un supergruppo formato dal sassofonista Chris Potter, dal pianista Craig Taborn e dal batterista Eric Harland; special guest Bill Frisell con la sua immaginifica chitarra. Chris Potter e compagni inaugureranno proprio a Bergamo il tour che li porterà prima in Europa e poi in giro per il mondo.
Domenica 22 (ore 17.00), sarà invece protagonista Joao Bosco, vera e propria icona della musica popolare brasiliana. Il cantante e chitarrista originario dello stato di Minas Gerais si esibirà in completa solitudine, riepilogando la sua lunga carriera iniziata negli anni Sessanta. Con l’invito a Joao Bosco, Maria Pia De Vito, per la quale il Brasile è uno dei tanti amori musicali, intende aprire una prima finestra su un variegato mondo sonoro che col jazz ha più di un punto di contatto.
Altra conferma del 2020 per Bergamo Jazz sarà la musica nei musei e in altri luoghi storici della città: giovedì 19 marzo (ore 18.00) è prevista al Museo della Cattedrale una solo performance del trombettista campano Luca Aquino. Altra location ricca di fascino e magia è l’Ex Oratorio di San Lupo, dove venerdì 20 (ore 17.00) si terrà il concerto solitario di Paolo Angeli, ingegnoso musicista che con la sua specialissima chitarra sarda preparata offrirà all’ascolto un originale omaggio ai Radiohead. Stesso luogo, il giorno dopo (ma alle ore 15.00), per il duo di chitarre di Lionel Loueke, assiduo collaboratore di Herbie Hancock, e di Roberto Cecchetto.
Per il quarto anno consecutivo Bergamo Jazz varcherà la soglia dell’Accademia Carrara, dove per sabato 21 (ore 11.00) è in cartellone Theo Bleckmann, uno dei più versatili vocalist in circolazione, coadiuvato per l’occasione dal tastierista Henry Hey. Sempre il 21 (ore 17.00) è previsto all’Auditorium di Piazza della Libertà il trio italo-scandinavo costituito dal percussionista Michele Rabbia, che ne è un po’ l’anima, dal trombonista Gianluca Petrella e dal chitarrista norvegese Eivind Aarset. Un trio che ha da poco pubblicato per ECM l’album Lost River, nel quale il jazz incontra la più sofisticata ambient music.
Due i concerti in scaletta domenica 22 alla Sala Piatti di Città Alta: alle ore 11.00 si potrà ascoltare, in coppia con la cantante norvegese Karin Krog, una delle più belle voci femminili europee, il polistrumentista inglese John Surman, mirabile virtuoso di sax soprano e baritono e del clarinetto basso, oltreché esperto creatore di suggestivi tappeti elettronici. Alle ore 15.00 sarà poi la volta del tradizionale concerto in collaborazione con Jazz Club Bergamo, di cui saranno protagonisti il cantante belga David Linx, altra voce maschile di notevole spessore, e il ferratissimo pianista Antonio Faraò.
Infine, quella che è ormai diventata una bella consuetudine di Bergamo Jazz: la street parade. Stavolta a suonare e ballare per le strade di Città Bassa (sabato 21, dalle ore 15.30, lungo la traiettoria Via Tasso – Piazza della Libertà, e Alta domenica 22, ore 12.00 e ore 18.30) sarà la Mo’ Better Band, marching band che si rifà al funk degli anni Settanta per le proprie escursioni a cielo aperto condite di spettacolari coreografie.
Confermata anche la sezione “Scintille di Jazz”, un piccolo festival nel grande festival curato da Tino Tracanna, alla quarta edizione nel 2020. Numerosi come sempre gli appuntamenti e le iniziative che ruotano attorno a Bergamo Jazz, primo fra tutti l’immancabile passaggio di testimone tra Bergamo Film Meeting e Bergamo Jazz, di cui vi segnaliamo, per domenica 15 marzo all’Auditorium di Piazza della Libertà (ore 18.00), la sonorizzazione dal vivo di Herr Tartüff (Tartufo) di Friedrich Wilhelm Murnau ad opera dello Star Splitter Duo, formato dal trombettista americano Rob Mazurek, figura di spicco delle avanguardie jazzistiche contemporanee, e dal collega di strumento Gabriele Mitelli, uno dei più interessanti esponenti del nuovo jazz italiano.
Anche nel 2020 Bergamo Jazz dà spazio alla didattica, nelle mattinate da mercoledì 18 a sabato 21 all’Auditorium di Piazza della Libertà, con gli incontri curati dal CDpM Europe e rivolti agli studenti delle scuole primarie e secondarie di Bergamo e provincia. Tema scelto per il nuovo ciclo di incontri “Jazz e Letteratura”. Gli studenti della scuola primaria potranno avvicinarsi al jazz attraverso le pagine del celebre Libro della giungla, mentre i ragazzi della scuola secondaria saranno testimoni dell’incontro tra jazz e i racconti di Italo Calvino.
Da ricordare che Bergamo Jazz aderisce al progetto europeo Green Fest, sostenuto dal Comune di Bergamo, e si colora di verde abbracciando appieno la causa dell’ecosostenibilità: tutti i flyer e i manifesti promozionali del festival sono stampati utilizzando materiali ecosostenibili con certificazione FSC®, Forest Stewardship Council, principale meccanismo di garanzia sull’origine del legno o della carta. Agli abbonati verranno donate in omaggio delle borracce griffate Bergamo Jazz, che gli stessi musicisti useranno al posto di bottigliette di plastica. Il servizio catering destinato agli artisti sarà fornito con uso di materiale biodegradabile; le bevande saranno servite in bottiglie di vetro. Per il pubblico, ATB attiverà un servizio navetta per il Creberg, dando anche la possibilità di utilizzo gratuito per i mezzi diretti a Città Alta. Altre iniziative sono allo studio per fare di Bergamo Jazz un Festival sempre più attento e vicino a ciò che lo circonda.
Programma al link: https://italiajazz.it/attivita/festivals-e-rassegne/bergamo-jazz