Pubblicato il 21/06/2020
Sarà “Breath” la parola chiave del Pescara Jazz 2020, in programma dal 9 al 19 luglio. Un respiro dunque, è quello di cui si fa portavoce il festival – il primo a essere stato annunciato – e di cui necessita il settore culturale e musicale italiano. A causa dell’emergenza sanitaria in corso infatti, tutti gli artisti, e i musicisti in particolare, hanno subito un rallentamento se non addirittura un azzeramento della propria attività. Per questo il Pescara Jazz, con la direzione artistica di Angelo Valori, presidente dell’EMP Ente manifestazioni pescaresi, vuole dare l’esempio e lanciare un messaggio di incoraggiamento, organizzando concerti dal vivo, all’aperto, che possano in qualche modo colmare il bisogno di arte e condivisione. Sarà un festival di levatura internazionale ma 100% Made in Italy, promosso con il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività Culturali, della Regione Abruzzo e del Comune di Pescara, in particolare dell’assessorato alla Cultura e dell’assessorato al Turismo e Grandi Eventi, e in collaborazione con il Marina di Pescara.
Il Pescara Jazz 2020 ha trasformato le restrizioni da Covid19 in opportunità, per dare il giusto “respiro” al territorio. Non ci saranno big mondiali del jazz, a causa dell’impossibilità di muoversi liberamente tra Paesi, ma i migliori talenti abruzzesi e alcune delle star del jazz italiano (fanno eccezione il sassofonista Javier Girotto, di origini argentine, e il suo ospite, l’americano Ralph Towner, ma ormai entrambi da decenni di casa in Italia). “Rivendichiamo con orgoglio di essere stati i primi in Italia ad annunciare, in un momento in cui tutto era ancora incerto, una nuova edizione del festival. Vogliamo offrire un respiro di libertà, di rinascita, di ripartenza da un momento buio – afferma il direttore artistico Angelo Valori, da poco nominato Cavaliere della Repubblica – Il jazz, sinonimo di libertà, di aggregazione di stili e culture diverse, è centrale per iniziare quel processo di aggregazione sociale così bruscamente interrotto in questi mesi. Ripartiamo così, e questo è solo una parte di quello che le istituzioni della nostra città faranno per i musicisti e gli artisti”.
Otto le serate da segnare sul calendario, alcune con un doppio concerto. Si parte il 9 luglio, sul palco di Estatica (al porto turistico Marina di Pescara), con “The Crossing”; produzione originale del festival con protagonista una formazione d’eccezione: Enzo Favata, Pasquale Mirra, Rosa Brunello, Marco Frattini e special guest Roy Paci. A seguire, il 10 luglio, sempre al porto turistico, sarà la volta di due talenti abruzzesi: la prima parte della serata è dedicata al sassofonista Max Ionata, con il suo “Hammond trio” (con Gianluca Di Ienno e Nicola Angelucci); la seconda parte vedrà invece protagonista il bassista Michelangelo Brandimarte che presenterà il suo nuovo album “Son(g)s”, affiancato da Ramberto Ciammarughi, Simone La Maida, John B. Arnold. Anche questo appuntamento è una prima assoluta del festival. Sabato 11 luglio sarà la volta di due grandi del jazz: Roberto Gatto in “Perfect trio” e a seguire Rosario Giuliani in “Love in Translation”; domenica 12 invece sono attesi Francesco D’Alessandro con il suo progetto FArmy “Call to arms”, una formazione unica di quattro bassi elettrici, chitarra e batteria; e a seguire Roberto Ottaviano in “Eternal Love”.
Dal 16 al 19 luglio riflettori puntati sul D’Annunzio che ospiterà, giovedì 16 luglio, il progetto “Vola vola” di Daniele Di Bonaventura al bandoneon e l’abruzzese Michele Di Toro al pianoforte; a seguire Gianluca Petrella, con la sua formazione ormai storica ispirata all’afrofuturismo (Mirco Rubegni alla tromba, Blake Franchetto al basso e le doppie percussioni di Federico Scettri e Simone Padovani). Venerdì 17 arrivano i famosi Aires Tango, del sassofonista argentino naturalizzato italiano, Javier Girotto, che ospiterà il chitarrista americano Ralph Towner; mentre Paolo Fresu sarà la star di sabato 18 con il suo Devil Quartet (con Bebo Ferra alla chitarra, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria). Gran finale, domenica 19, con il pianista pescarese Claudio Filippini in solo: e a seguire i “Dreamers” della cantante italiana Maria Pia De Vito (con Julian Oliver Mazzariello al piano, Enzo Pietropaoli al contrabbasso ed Alessandro Paternesi batteria). Una serata che è a tutti gli effetti un invito a sognare, tra jazz e rock.
Da segnalare poi il workshop “Cronache da un festival” in programma per il 17/18/19 luglio con Pino Ninfa che aiuterà i partecipanti a trovare il proprio percorso narrativo attraverso la fotografia, tra reportage e spettacolo.
Link al programma: https://italiajazz.it/attivita/festivals-e-rassegne/pescara-jazz