Pubblicato il 19/11/2019
Nuova Generazione Jazz nasce nel 2018 con l’obiettivo di comunicare, condividere e promuovere la nuova scena jazz italiana a livello nazionale e internazionale.
L’Associazione I-Jazz, che organizza e sostiene il progetto con il supporto del Mibact, di NuovoIMAIE e in collaborazione con l’Associazione dei Musicisti di Jazz (MIdJ) e quella delle Etichette di Jazz (ADEIDJ), ha deciso di allinearsi agli alti standard promozionali e qualitativi europei, seguendo attentamente le complesse dinamiche del mercato musicale, e di sostenere la promozione del talento emergente attraverso un programma di concerti nei maggiori festival e jazz club italiani ed europei, facendo circolare la musica dei giovani jazzisti, cercando nuove relazioni, legami, collaborazioni, ampliando il bacino di fruizione e di utenti.
Con questi presupposti e dopo il successo delle edizioni 2018 e 2019, che hanno visto alcune delle band e dei musicisti selezionati nel biennio suonare a Toronto, Londra, Reykjavik, Praga, Oslo, Budapest, Stoccolma, Zurigo, Cerkno, Porto e in molti prestigiosi festival italiani (tutti membri dell’associazione), I-Jazz ha rinnovato l’impegno progettuale anche per il 2020 lanciando una call aperta a tutti i soci dell’Associazione I-Jazz e agli iscritti di MIdJ per la selezione di 6 nuove band, 4 under 35 e 2 under 45 da sostenere e promuovere per tutto l’anno nuovo.
A valutare e selezionare i vincitori, su oltre 100 proposte arrivate, è stata una specifica commissione formata dal Presidente di I-Jazz (Corrado Beldì), dal curatore del progetto (Enrico Bettinello), da un giornalista italiano (Enrico Romero), da due musicisti di levatura internazionale (Diana Torto e Alexander Hawkins) rappresentanti di MIdJ e da due direttrici artistiche europee (Emily Jones e Karolina Juzwa).
Ecco le band vincitrici e che saranno sostenute da I-Jazz:
Francesco Fiorenzani “Silent Water”
Francesco Fiorenzani (chitarra/guitar), Luca Sguera (piano – rhodes – synth), Francesco Ponticelli (contrabbasso/bass), Bernardo Guerra (batteria/drums)
Il chitarrista e compositore Francesco Fiorenzani è alla guida di un quartetto composto da Luca Sguera (pianoforte – rhodes- synth), Francesco Ponticelli (contrabbasso) e Bernardo Guerra (batteria). La scelta dei membri del gruppo è motivata dalla loro esperienza e da affinità musicali con il leader stesso. Il progetto nasce nel 2016 e la vittoria del concorso per giovani compositori sponsorizzato dall’U.N.C.L.A. e dal Ministero ha contribuito alla sua uscita discografica. Nel 2018 esce “Silent Water” per la Auand Records. Il repertorio è composto esclusivamente da brani originali composti da Fiorenzani, dove emergono le influenze che hanno segnato la sua personalità in questi primi anni di formazione della propria personale direzione artistica. Il jazz è certamente un riferimento preciso in questo contesto, soprattutto nel largo spazio dedicato all’improvvisazione e nella tessitura armonica delle composizioni. Sono inoltre chiare le influenze apportate dall’ascolto della produzione musicale jazz della scena newyorkese dagli anni ’90 ad oggi, ispirandosi ai lavori di artisti come Kurt Rosenwinkel, David Binney e Ambrose Akinmusire. Emerge così dal repertorio una forte presenza di temi cantabili, appoggiati su terreni armonici sempre vari, che creano lo spazio ideale per brani composti in maniera lineare accostati invece a brani concepiti più come vere e proprie songs.
The guitarist and composer Francesco Fiorenzani leads a quartet composed by Luca Sguera (piano – rhodes – synth), Francesco Ponticelli (double bass) and Bernardo Guerra (drums). The choice of group members is motivated by their experience and musical affinity with the leader himself. The project was born in 2016 and the victory of the competition for young composers sponsored by the U.N.C.L.A. and by the Ministry of Culture contributed to record its first release. In 2018 “Silent Water” is released for Auand Records.
The repertoire is composed exclusively of original pieces composed by Fiorenzani, where the influences that have marked his personality emerge in these first years of formation of his own personal artistic direction. Jazz is certainly a precise reference in this context, especially in the large space dedicated to improvisation and the harmonic texture of the compositions. The influences brought by listening to the jazz music production of the New York scene from the 1990s. Francesco was inspired also by the works of artists such as Kurt Rosenwinkel, David Binney and Ambrose Akinmusire.
Francesco Orio Trio
Francesco Orio (piano); Simone Di Benedetto (contrabbasso/bass); Davide Bussoleni (batteria/drums)
Francesco Orio, pianista di forte personalità tra i più innovativi della scena jazz italiana. Considerato l’erede artistico del maestro Gaslini, si distingue per l’eclettismo artistico, la tecnica e l’originalità delle composizioni. Il leitmotiv è la composizione e ricomposizione estemporanea di strutture basate su brevi frammenti, una sequenza di intervalli, una linea melodica, un’idea ritmica, che vengono sviluppati estemporaneamente ogni volta sfruttando parametri diversi e senza restrizioni semantiche o storiografiche, attraverso l’improvvisazione collettiva del trio. Il trio ricerca e sviluppa un linguaggio sintetico che spazia attraverso più tradizioni musicali, un linguaggio che riesce a rimodellare e creare connessioni tra forme e strutture differenti, anche molto distanti tra loro, senza perdere di vista la totalità e l’integrità della narrazione.
Il trio composto con Simone Di Benedetto e Davide Bussoleni è attivo dal 2015 e si è esibito in numerosi festival internazionali.
Francesco Orio is a young pianist of strong personality and one of the most innovative of the Italian jazz scene. He’s considered the artistic heir of the master Gaslini and he stands out for his artistic eclecticism, technique and originality of the compositions. The leitmotiv is the extemporaneous composition and recomposition of structures based on short fragments, a sequence of intervals, a melodic line, a rhythmic idea, which are developed extemporaneously each time exploiting different parameters and without semantic or historiographical restrictions, through collective improvisation of the trio. The trio is active since 2015 and has perfomed in numerous festivals in Italy; it researches and develops a synthetic language that spans multiple musical traditions, a language that manages to reshape and create connections between different shapes and structures, even very distant from each other, without losing sight of the totality and integrity of the narrative.
Matteo Bortone ClarOscuro
Matteo Bortone (contrabbasso/bass); Enrico Zanisi (piano); Stefano Tamborrino (batteria/drums)
ClarOscuro è la nuova formazione diretta dal contrabbassista Matteo Bortone, (Miglior NuovoTalento Italiano 2015 per Musica Jazz) già leader dei Travelers, quartetto franco/italiano che si muove tra sonorità pop/rock e jazz d’avanguardia. Per questa nuova esperienza in piano trio e a partire dalle composizioni di Bortone, il trio dà vita a una musica intimista che si svela poco a poco e che lascia intravedere un approccio malleabile al groove attraverso una scrittura che si rinnova e sorprende. Insieme i tre esplorano il mondo delle risonanze, delle timbriche e dei ruoli delle voci proponendo una musica delicata e al contempo carica di energia, sempre attenta all’interazione e all’ascolto. Il loro omonimo lavoro discografico è uscito a marzo 2018 per CAM Jazz e ha già raccolto consensi unanimi dalla stampa italiana e francese.
Bortone “ClarOscuro” (his third album as a leader with CAM Jazz records) marks a crucial change of direction in lineup and sound compared to his two previous albums, which were recorded with his French-Italian quartet, the ‘Travelers’. Here Bortone is frontman of an all-Italian trio featuring Enrico Zanisi on piano and Stefano Tamborrino on drums. ClarOscuro is a summary of Bortone’s musical vision: an alternation of sounds aimed at creating diverse moods through contrasts, airy grooves and spaces, edgy songs and themes, long, complex tracks and short compositions. All this merges into a common denominator that enhances ambiguity, the most inward-looking, mysterious side of music, emphasizing timbres and collective blend rather than the solo inspirations of each musician. In compliance with this line, the music on ClarOscuro focuses on conjuring rather than telling a story and discloses its sonic plots little by little, according to a specific pattern that allows the musicians to take a proactive role and alternate as leaders without diminishing the group sound.
Michelangelo Scandroglio Group
Michelangelo Scandroglio (contrabbasso/bass); Michele Tino (alto sax); Hermon Mehari (tromba/trumpet); Alessandro Lanzoni (piano); Bernardo Guerra (batteria/drums)
Fresco vincitore del Conad Contest di Umbria Jazz 2019, Michelangelo Scandroglio è alla guida di un quintetto di talenti assoluti che esordirà a livello discografico con “In the Eyes of the Whale” il suo album di debutto come compositore e leader, in uscita per “Auand Records” nel gennaio 2020. Un lavoro profondamente ispirato dalla nuova corrente jazzistica contemporanea, dove la musica è caratterizzata da vari strati di melodie che si susseguono, si intrecciano e si fondono proponendo cosi all’ascoltatore un discorso in continua evoluzione. Il piano di Alessandro Lanzoni (Top Jazz 2013 come miglior nuovo talento) si fonde perfettamente con il drumming aggressivo di Bernardo Guerra; la tromba dell’americano Hermon Mehari, essenziale e riflessiva, si contrappone al virtuosismo del sax di Michele Tino.
Il contrabbassista toscano, molto attivo pure come sideman, è un punto di riferimento per molti gruppi europei e ha avuto l’opportunità di suonare e collaborare con giganti del jazz italiano tra cui Enrico Rava, Stefano “Cocco” Cantini, Nico Gori, Carlo Atti, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso e alcuni dei musicisti più riconosciuti a livello internazionale tra cui Logan Richardson, Glenn Ferris, Ben van Gelder, Marvin “Bugalu” Smith, Alex Sipiagin, Gregory Hutchinson, Seamus Blake.
“the feeling of freedom, of taking risks; wild creative soloing by altoist wearing hat “ (Marcela Breton, member of the Jazz Journalists Association).
“A high enegry performance of an interesting original. Great soloing throughout. Good to see the presentation of a live recording” (Greg Stott, Australian guitarist and teacher at the Australian National University).
Winner of the Conad Contest of Umbria Jazz 2019, Michelangelo Scandroglio leads a quintet of absolute talents that will debut with the record “In the Eyes of the Whale”, coming out for “Auand Records “in January 2020. A work deeply inspired by the new contemporary jazz current, where music is characterized by various levels of melodies that follow one another, intertwine and merge, thus offering the listener a continually evolving discourse. Alessandro Lanzoni piano (Top Jazz 2013 as best new talent) blends perfectly with Bernardo Guerra’s aggressive drumming; the trumpet of the American Hermon Mehari, essential and reflective, contrasts with the virtuosity of Michele Tino sax.
Scandroglio is very young but he had the opportunity to play and collaborate with giants of Italian jazz including Enrico Rava, Stefano “Cocco” Cantini, Nico Gori, Carlo Atti , Flavio Boltro, Fabrizio Bosso and some of the most internationally recognized musicians including Logan Richardson, Glenn Ferris, Ben van Gelder, Marvin “Bugalu” Smith, Alex Sipiagin, Gregory Hutchinson, Seamus Blake.
Vocione
Marta Raviglia (voce/voice); Tony Cattano (trombone)
VOCIONE nasce nel 2006 a Roma e sempre a Roma, nel 2008, debutta con il primo concerto live. Nel 2010 ha pubblicato il primo omonimo disco per Monk Records e da allora non si è più fermato, suonando in tutta Italia. Il secondo disco di VOCIONE (LE ARMI DI ARES, Aut Records), concept album sull’Odissea, è stato pubblicato nell’estate del 2016 e ha celebrato i primi dieci anni di attività del duo. Nella primavera del 2020 è prevista, invece, l’uscita del terzo album, composto da musiche originali, registrato dal vivo e co-prodotto dal Jazz Club Ferrara che vede VOCIONE alle prese con degli ospiti d’eccezione come Giacomo Ancillotto, Manuel Attanasio, Costanza Paterno e Fabrizio Puglisi.
VOCIONE was born in 2006 in Rome and in 2008 debuting with the first live concert. In 2010 the duo released the first self-titled album for Monk Records and since then it has never stopped, playing all over Italy. The second VOCIONE album (LE ARMI DI ARES, Aut Records), a concept album on the Odyssey, was released in the summer of 2016 and celebrated the duo’s first ten years of activity. In the spring of 2020, the third album will be released, composed of original music, recorded live and co-produced by the Jazz Club Ferrara which sees VOCIONE grappling with exceptional guests such as Giacomo Ancillotto, Manuel Attanasio, Costanza Paterno and Fabrizio Puglisi.
Young Shouts
Emanuele Marsico (tromba, voce/trumpet, voice); Attilio Sepe (alto sax); Silvia Bolognesi (contrabbasso/bass); Sergio Bolognesi (batteria/drums)
Il repertorio è ispirato da le “traditional folk songs” afroamericane. La “Suite per Bessie Jones”, scritta appositamente per questa formazione, nasce dai testi di alcune delle songs rese famose dalla cantante registrata da Alan Lomax. La “line up” strumentale, nonché i frequenti momenti di improvvisazione collettiva mostrano le caratterisctiche del classico quartetto jazz moderno.
The repertoire is inspired by African American “traditional folk songs”.
The “Suite for Bessie Jones”, written specifically for this group, comes from the lyrics of some of the songs made famous by the singer recorded by Alan Lomax.
The instrumentation as well as the frequent moments of collective improvisation, display characteristics of a classic modern jazz quartet
Gruppi selezionati nell’ambito del Bando NuovoIMAIE, i concerti saranno realizzati con i fondi dell’articolo 7 L. 93/92
Elias Lapia Trio
Elias Lapia (alto sax); Salvatore Maltana (contrabbasso/bass); Adam Pache (batteria/drums) https://youtu.be/pl51Kse4NX4
Elias Lapia è vincitore del Premio Internazionale Massimo Urbani 2019 – XXIII edizione. Frutto di un lavoro di gruppo di due anni, il progetto racchiude pezzi originali composti nell’arco di questo periodo, caratterizzato da una profonda evoluzione nella visione artistica del sassofonista fortemente influenzata dalle esperienze in Olanda e Francia. La ritmica è composta da alcuni dei più eminenti nomi del panorama jazz nazionale con chiare radici nella musica sarda, oltre che nel più puro swing americano.
Simone Quatrana piano solo
https://youtu.be/s92JGwufjfQ – https://www.youtube.com/watch?v=wU4PCvt7DxU
Simone Quatrana è vincitore del Premio Taste of Jazz organizzato e promosso da NovaraJazz. Pianista, musicista jazz, docente, ricercatore musicale, classe 1984, Simone Quatrana si diploma in pianoforte jazz presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano sotto la guida del Maestro Franco D’Andrea. È laureato in scienze e tecnologie della comunicazione musicale, Universitàdi Milano. Ha Studiato con Franco D’Andrea, Umberto Petrin, Alberto Tacchini, Fabio Gianni, Mario Rusca, Gabriele Comeglio, Marco Vaggi, Franco Cerri, Barry Harris. È stato pianista della Civica Jazz Band che vanta collaborazioni con Dave Liebman, Max Roach, Bobby Watson, David Murray, James Newton, Patrice Caratini, Lennart Aberg, Eddie Daniels, Bob Brookmeyer, DavidRaksin, Andrew Hill, Kenny Barron e Kenny Wheeler. Ha collaborato con: Peter Brotzmann, Ken Vandermark, Rudi Mahall, Mikolaj Trzaska, Enrico Rava, Franco Ambrosetti, Emilio Soana, Marco Vaggi, Roberto Rossi, Tony Arco, Gabriele Comeglio, Franco Cerri e molti altri. Da qualche anno si occupa di didattica, acquisendo esperienza nell’insegnamento del piano moderno e del jazz, e capacità nel gestire gruppi di musica di insieme.