Pubblicato il 22/10/2019
Dopo il grande successo dell’edizione passata dedicata al centenario di Nelson Mandela, il Moncalieri Jazz Festival torna quest’anno dal 2 al 16 novembre e lo farà omaggiando Leonardo da Vinci a 500 anni dalla sua morte. “Come di consueto la manifestazione si svilupperà su due filoni principali – ci racconta Ugo Viola, direttore artistico e anima del festival – Aspettando Il Festival con la Notte Nera del Jazz che quest’anno visto la sua ricorrenza prenderà il nome de “La Notte di Leonardo”, e darà inizio agli appuntamenti musicali; e poi il Festival vero e proprio, che nelle serate conclusive si concentrerà sul tema jazz rock progressive”. Un festival che si è proiettato verso il terzo decennio della manifestazione e che continuerà, come nei precedenti 21 anni, a stimolare, consolidare e sviluppare nella comunità cittadina la conoscenza culturale e musicale, con un’anima anticipatrice e innovatrice.
La celebrazione di Leonardo contraddistinguerà le prime giornate del festival: “La prima serata sarà La Notte di Leonardo – spiega Viola – e coinvolgerà circa 300 coristi i quali occuperanno interamente la piazza centrale del Centro Storico. L’evento utilizzerà per la prima volta una tecnologia d’avanguardia di particolari cuffie wifi, che permetteranno di ascoltare il concerto scevro da qualsiasi altro rumore di fondo, quindi a impatto sonoro “Zero”, ottenendo un suono estremamente “pulito”, questo sarà possibile fino a un chilometro di distanza. Tutto ciò permetterà al pubblico di ascoltare in alta definizione acustica l’intreccio di 300 voci, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero appositamente per l’evento. Quello che renderà questa cornice ancora più suggestiva è il numero di fortunati spettatori, 500, appunto come gli anni dalla morte di Leonardo. I 300 coinvolti parteciperanno a un workshop dedicato alla voce e condotto da Albert Hera, Gegè Telesforo e Marco Forgione. Mentre insieme a loro la sera del concerto ci saranno Hera e Telesforo stessi e Serena Brancale, Daniela Spalletta, Carola Cora, Fabio Giachino i Real Circus. Ma la serata inaugurale non finisce qui, vedremo infatti la partecipazione degli ormai attesi Funk Off e i Drum Theatre”.
Il secondo concerto dedicato a Leonardo è intitolato “Leonardo e il foglio perduto” e sarà presentato in prima assoluta al Teatro Regio di Torino appositamente per il Moncalieri Jazz Festival: “E’ un’opera jazz composta e diretta da Stefano Fonzi che prende spunto da due grandi opere di Leonardo conservate nei Musei Reali di Torino, “Il Codice del Volo” e “L’Autoritratto”. Gli interpreti d’eccezione, di fama internazionale, coinvolti in questo meraviglioso progetto, sono i due grandi solisti Paolo Fresu e Albert Hera, la Filarmonica Teatro Regio Torino, la Torino Jazz Orchestra e Pino Insegno come voce narrante. I testi sono scritti e adattati da Giommaria Monti. L’opera racconta il grande sogno di Leonardo: il volo. Per tutta la vita quel sogno ha accompagnato gli studi del genio: la macchina per volare che, completa, non compare nel Codice del Volo ma è disseminata tra gli appunti, i calcoli, gli schizzi. Qualcuno secoli dopo risale la storia di quel progetto, interrogandosi su quella parte non realizzata. Il concerto – dichiara di direttore artistico – è il racconto in maniera romanzata del grande progetto che Leonardo non riuscirà a realizzare. Un racconto di fantasia avvincente dentro una cornice storica rigorosa. Il concerto, per rendere omaggio al genio sperimentale di Leonardo, si avvale anche di tecnologie all’avanguardia, che vedranno la proiezione di immagini, ottenute grazie alla concessione dei Musei Reali di Torino, rappresentanti l’Autoritratto e Il Codice del Volo, messi in relazione con altrettante foto e video del Pop.Up Next (Drone come mezzo di trasporto volante senza conducente) e la nuova auto gran turismo elettrica disegnata e realizzata nel 2019 con il nome “ Da Vinci ” in occasione del Cinquecentenario di “Leonardo da Vinci” disegnati e realizzati dall’Italdesign”.
Il Moncalieri Jazz Festival inizia quindi con due produzioni fortemente identitarie e prosegue con un programma che pone l’attenzione sui giovani musicisti e con grandi punti di forza, come il progetto “Borgate in Jazz”. Ogni anno vengono scelte alcune borgate in cui portare questo genere musicale. Per questa edizione le borgate prescelte sono: Borgo Aje – Borgata Nasi – Borgata Testona e per finire Borgo San Pietro. Oltre ai Fantomaik Orchestra, sarà protagonista la Brass Band dei “Brassers”, composta da sette giovani talentuosi musicisti che marceranno lungo le vie delle Borgate; il circuito “Il Jazz che Cura”, dedicato ai soggetti sensibili e che quest’anno coinvolgerà con progetti specifici quattro strutture della città: R.S.A. Casa di Cura e di Riposo per Anziani Ville Roddolo”, il Centro di recupero psichiatrico e dipendenze, “Il Porto” e la “Casa Famiglia Piergiorgio Frassati” una struttura moncalierese che ospita utenti disabili fisici. In questo circuito, grazie al patrocinio dell’Assessorato dei Servizi Sociali e attraverso l’Unione dei Comuni di: Moncalieri – Trofarello e La Loggia ci sarà una new entry: la struttura del Centro Diurno Colombetto di Moncalieri con il progetto “Jazz & Ben-Essere”, con lo scopo del Circle Activities , che ha il compito grazie all’attività corale, di dare forza alla relazione e all’attenzione del rispetto dell’essere, con il compito di migliorare lo stato del benessere di ogni utente del Centro, coinvolgendoli in forma attiva.
Grande spazio anche alle scuole, le quali hanno sempre avuto un ruolo importante per il festival sin dalla sua nascita. Quest’anno in particolar modo, grazie al patrocinio dell’Assessorato all’Istruzione di Moncalieri e dell’Associazione Nazionale “Il Jazz va a Scuola”, verrà organizzato anche un workshop per la Scuola Media a Indirizzo Musicale P. Canonica di Moncalieri e il Liceo Classico a indirizzo Musicale Cavour di Torino. Il Festival sempre attento alla valorizzazione delle bellezze architettoniche e culturali della città proporrà un grande doppio concerto nella sala della Regina, all’interno del Castello Reale di Moncalieri.
Ma non mancherà il consueto tema su cui si svilupperà per le tre serate finali di queste edizione, dal Jazz Rock al Progressive: “Giovedì 14 novembre – conclude Ugo Viola – ci sarà un doppio concerto per due grandi gruppi, dal titolo: “Area Arti&Mestieri” con gli Arti&Mestieri Essentia e Area Open Project; un concerto che vede protagonisti due gruppi leggendari della storia della musica italiana, un percorso portato avanti sempre con coerenza, integrità intellettuale e artistica. Venerdi 15 novembre una serata dedicata nella prima parte a “La Pro Loco di Moncalieri compie 50 anni: 1969 – 2019” e nella seconda parte al concerto dei Quintorigo, con l’ultimo lavoro intitolato Opposites. Chiude il festival uno dei musicisti più importanti della musica italiana: James Senese con il suo progetto Napoli Centrale, insieme a Marco De Domenico, Gennaro Calabritto e Fredy Malfi”.
Info e programma completo: http://www.moncalierijazz.com/date/