Pubblicato il 11/12/2018
Dal 5 al 25 febbraio ritorna METJAZZ 2019, rassegna organizzata dal Teatro Metastasio di Prato e arrivata alla XXIV edizione. Un’edizione, dal titolo Storie e viaggi in jazz, dedicata alla natura narrativa del jazz e alla sua qualità autobiografica nel raccontare vite, desideri, immaginari.
“Forse non esiste musica più autobiografica del jazz”, dichiara il curatore della rassegna Stefano Zenni, “L’improvvisazione, il rapporto fisico con lo strumento, il gioco di interazione tra i musicisti, tutto palpita di una presenza totale e immediata dell’esecutore. La tradizione orale attraverso cui il jazz si è diffuso esalta l’esperienza diretta del fare musica, senza mediazione di spartiti o altri supporti visivi. In più, la possibilità di organizzare sul momento il flusso della musica esalta la qualità narrativa del jazz, la capacità di raccontare storie, di inoltrarsi in viaggi autobiografici o fantastici, in un continuo dialogo tra presente e passato con tutta la musica afroamericana che con la tradizione intrattiene un rapporto vivo, dinamico, creativo”.
Il programma si articola nelle due consuete sezioni – official e off – e propone a Prato cinque concerti, di cui uno doppio, una conferenza, un incontro e una mostra fotografica. Inoltre, ribadendo la sua sinergia d’intenti con il Pinocchio Jazz Club di Firenze, METJAZZ 2019 si fa promotore e sostenitore di un concerto nel capoluogo toscano.
A Prato sono quattro i grandi eventi in programma: martedì 5 febbraio, al Teatro Metastasio, va in scena Tempo di Chet, un originale spettacolo jazz che sovrappone la scrittura drammaturgica di Leo Muscato e Laura Perini e la partitura musicale curata e interpretata dal vivo da Paolo Fresu; lunedì 11 febbraio il Teatro Fabbricone ospita, in prima assoluta, Omaggio a Sun Ra con Antonino Siringo, Andrea Tofanelli e Ares Tavolazzi, e a seguire Before the Wind con Claudio Filippini, Luca Bulgarelli e Marcello Di Leonardo. Il 18 febbraio, sempre al Fabbricone, Massimo Falascone Seven con il suo gruppo Méliès, propone un percorso musicale costituito da brani ispirati ai cortometraggi di Georges Méliès, poeta e inventore del cinema come sogno, precursore nella tecnica del montaggio e degli effetti speciali; mentre il 25 febbraio riflettori puntati su Maria Pia De Vito e il suo trio che al Teatro Metastasio porta Core/Coraçao, una versione napoletana in chiave jazz delle storie del brasiliano Chico Buarque, tra i più noti autori e interpreti della Bossa Nova.
Dalla collaborazione con la Scuola Comunale di Musica Giuseppe Verdi di Prato nascono gli eventi di METJAZZ OFF: l’esibizione della New Talent Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini; l’incontro con il grande fotografo Roberto Masotti; il concerto di Cristiano Calcagnile; e la conferenza Storie e immagini del jazz al cinema di Stefano Zenni.
Da segnalare poi l’anteprima del festival al Pinocchio Jazz Club di Firenze, in programma sabato 2 febbraio, con protagonista Roberto Ottaviano che presenta il suo ultimo progetto Eternal Love, un omaggio all’Africa, alla sua cultura, alla sua musica e al suo popolo.
Il festival è organizzato dal Teatro Metastasio di Prato in collaborazione con Scuola Comunale di Musica Giuseppe Verdi, Musicus Concentus e Pinocchio Jazz Club di Firenze.
Programma completo al link: italiajazz.it/attivita/festivals-e-rassegne/metjazz