Pubblicato il 14/12/2016
Dal 27 gennaio al 23 febbraio al via la XXII edizione della rassegna METJAZZ 2017, organizzata dal Teatro Metastasio Stabile di Prato.
Un’edizione, ancora una volta diretta da Stefano Zenni, che vuole celebrare i cinquant’anni dalla morte di John Coltrane, uno tra i più grandi improvvisatori della storia del jazz, un “compositore istantaneo” che ha chiuso il periodo del bop, aprendo quello del free jazz. L’obiettivo della rassegna pratese per il 2017 è mettere in luce l’influenza che il sassofonista e compositore statunitense ha avuto su tanti musicisti, e offrire uno sguardo privilegiato sul sassofono, strumento nato in Europa e poi giunto negli Stati Uniti, diventato una voce fondamentale della musica contemporanea proprio grazie al jazz.
Tanti gli eventi in programma che animeranno il Teatro Metastasio di Prato e il Teatro Fabbricone.
L’inaugurazione è fissata per il 30 gennaio con il concerto Dear John (Open Letter to Coltrane) che vede la partecipazione di un trio rhythm’n’blues composto da Francesco Bearzatti, sax tenore e clarinetto, affiancato dall’organo Hammond dell’eclettico Emmanuel Bex e dalla batteria di Jeff Ballard.
Il 2 febbraio un concerto in esclusiva per l’Italia: il duo composto da David Murray, riconosciuto come il sax tenore più trascinante della scena contemporanea, dialogherà in musica sulle note della grande pianista giapponese Aki Takase, protagonista della scena sperimentale tedesca. Il 13 febbraio sarà la volta di “Gesti e movimenti del sax”, un doppio set che vedrà l’incontro del sax di Dan Kinzelman con la danza del ballerino torinese Daniele Ninarello in “Kudoku” e poi con il contrabbasso di Joe Rehmer e la batteria di Stefano Tamborrino nel trio Hobby Horse.
Il 23 febbraio ultimo appuntamento musicale con Francesco Cafiso, sassofonista italiano fra i più noti negli USA, che guida La Banda, un progetto sinfonico che affianca il suo sestetto con la Camerata Strumentale Città di Prato, proponendo un viaggio musicale tra i colori, i paesaggi e i costumi siciliani, sotto la direzione di Valter Sivilotti.
Oltre alla musica il cartellone è denso di eventi collaterali a ingresso gratuito: il 27 gennaio alla Scuola di Musica Verdi va in scena 88 tasti di Coltrane, la personale rilettura della musica di Coltrane sul pianoforte di Alessandro Galati, uno dei protagonisti del piano jazz in Italia. Il 29 gennaio si ripercorre la carriera di Coltrane, esaltandone l’energia creativa e la varietà della sua visione musicale nella conferenza di Stefano Zenni “Meditations: John Coltrane 50 anni dopo”.
Da segnalare anche lo spettacolo “Anchise sulle spalle di Enea” che andrà in scena il 5 febbraio al Museo di Palazzo Pretorio e che vuole raccontare la drammatica attualità della guerra in Siria attraverso la voce di Monica Demuru e il violoncello di Luca Tilli. Il 12 febbraio invece appuntamento con “Angel’s Blows”, performance di solo sax tenore realizzata da Dimitri Grechi Espinoza, uno dei maggiori sax tenori della scena italiana, una sorta di meditazione musicale, in una dimensione di semplicità complessa che discende dalla lezione di Coltrane.
A corredare la rassegna, dal 27 gennaio al 23 febbraio, nel foyer del Metastasio sarà allestita la mostra diSEGNIdiJAZZ di Marco Milanesi, un viaggio non convenzionale nell’universo delle sensazioni che i brani jazz riescono a suscitare con disegni ispirati da questa musica, accompagnando emozioni e malinconie.
Il festival è organizzato dal Teatro Metastasio Stabile di Prato in collaborazione con il Network Sonoro, Musicus Concentus, la Camerata Strumentale Città di Prato, la Scuola Comunale di Musica Giuseppe Verdi, il Museo del Tessuto, il Museo di Palazzo Pretorio, e il Pinocchio Jazz Club di Firenze.
Il programma completo: http://www.italiajazz.it/attivita/festivals-e-rassegne/metjazz