Pubblicato il 31/01/2018
All’interno dello Spazio Zut di Foligno, da venerdì 2 febbraio a giovedì 24 maggio, va in scena un nuovo cartellone firmato Young Jazz: 4 concerti e 3 proiezioni cinematografiche. Dopo le “Alterazioni” dell’edizione di ottobre ora arrivano le “Visioni”, con un mix di concerti e film per far avvicinare i due linguaggi della musica e del cinema. La scelta delle pellicole è curata in collaborazione con il cineclub Astr/azioni.
«Ogni concerto sarà diverso per declinazioni diverse del jazz contemporaneo» ha sottolineato il direttore artistico e pianista Giovanni Guidi. Si parte quindi con il jazz americano più attuale suonato dal Francesco Fratini Quartet, venerdì 2 febbraio, con un repertorio evocativo compatto e determinato, un’espressione della civiltà urbana che fa da scenografia alle nostre quotidianità. Si prosegue venerdì 2 marzo con i Luz, trio che prende come riferimento musicale influenze che arrivano dalla musica rock e indie, con la passione per l’improvvisazione, per i titoli misteriosi e per le tradizioni musicali di posti sconosciuti. Fino ad arrivare, lunedì 30 aprile, alla performance di contaminazione tra jazz e illustrazione dal titolo Onde Bianche con Pasquale Mirra e Stefano Ricci in occasione dell’International Jazz Day. La sezione concertistica di Young Jazz termina giovedì 24 maggio con il progetto Salida, un quartetto jazz internazionale con una strumentazione inusuale nato in collaborazione con L’Altra Mente Festival e che ha per protagonisti Giovanni Guidi e David Virelles, che si alternano al piano e alla tastiera, affiancati da Dezron Douglas al basso e Gerald Cleaver alla batteria.
Per la scelta dei film, il Cineclub Astr/azioni ha poi tenuto conto delle tematiche care da sempre a Young Jazz, tra musica e sociale. Domenica 18 febbraio viene proiettato Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli, con una magnetica Trine Dyrholm che presta volto e voce alla celebre cantautrice tedesca Christa Päffgen, in arte Nico. Domenica 25 marzo è la volta di All These Sleepless Nights di Michal Marczak, in cui si racconta la giovinezza in una Varsavia già post-comunista, lontana da Wajda e Kieślowski, ma vicino con il cuore ai loro problemi. Domenica 15 aprile la proiezione di The Tribe di Myroslav Slaboshpytskiy, in collaborazione con il Festival per le Città Accessibili, presenta una pellicola recitatoa solamente attraverso il linguaggio dei segni, seguendo l’intento del regista di costringere il pubblico a sfidare i limiti delle proprie convenzioni.
Programma completo al link: http://italiajazz.it/attivita/festivals-e-rassegne/young-jazz-festival