Pubblicato il 12/07/2016
Un nuovo festival anima le serate dell’estate romana il “Vittoriano, appuntamenti d’arte e musica” presso la Terrazza panoramica della Caffetteria del Vittoriano, iniziato il primo luglio e che prosegue fino al 30 settembre.
Organizzati dal Polo Museale del Lazio, ogni venerdì è in calendario un appuntamento con la grande musica jazz. Il programma a cura del noto giornalista e critico musicale Ernesto Assante, presenta i migliori talenti jazz del panorama italiano che si esibiscono dal vivo con un “The best of” del loro repertorio.
Per saperne di più abbiamo incontrato Ernesto Assante, per l’occasione direttore artistico della manifestazione.
IJ: In seguito alle parole del direttore del Polo museale del Lazio Edith Gabrielli “dopo anni di trascuratezza e addirittura di critiche feroci su base ideologica, Il Vittoriano vuole riprendersi pienamente il suo ruolo di luogo simbolo dell’identità nazionale”, come mai è stato scelto di proporre una rassegna di musica Jazz?
EA: Il jazz italiano è oggi una delle più belle realtà europee, molti dei nostri musicisti sono delle eccellenze internazionali e, soprattutto, il jazz che si crea nel nostro paese è ormai profondamente italiano, ha i caratteri della nostra cultura e della nostra storia. una rassegna che metta insieme, quindi, grandi nomi e realtà più giovani, mi sembrava il modo migliore per celebrare il Vittoriano tra tradizione e modernità
IJ: Quale criterio ha adottato per la selezione degli artisti presenti in calendario?
EA: Quello di offrire un seppur piccolo ma completo panorama del jazz italiano di oggi, mettendo in cartellone personaggi che fanno parte del “gotha” del nostro jazz e musicisti più giovani, appassionati e innovativi. Tenendo insieme non solo creatività e ingegno, ma anche un forte rapporto con la nostra cultura. Così è, credo, per tutti i nomi in cartellone.
IJ: Le chiediamo dal punto di vista di un giornalista e critico musicale, che cosa significa essere un direttore artistico?
EA: E’ un altro modo di declinare la mia passione per la musica. E’ come programmare dei brani che si amano particolarmente in uan scaletta radiofonica, è come ospitare artisti nei quali si crede davvero in un programma televisivo, è come scrivere un pezzo nel quale si presenta la realtà del jazz italiano di oggi. Con lo straordinario “plus” delle esibizioni dal vivo, del contatto diretto tra musicisti e pubblico.
IJ: L’approccio del pubblico nei confronti del jazz oggi è cambiato, e i jazzisti italiani stanno vivendo un periodo fortunato. come si spiega questo periodo? sarà una moda del momento oppure finalmente il jazz italiano ha conquistato lo spazio che meritava da tempo?
EA: Il jazz italiano non va di moda, è diventato parte integrante del panorama musicale nazionale, è amato al di la dei confini degli appassionati e lo dimostrano le molte rassegne che ci sono in giro per il Paese, non solo d’estate. Il momento fortunato, creativamente parlando, del jazz italiano va avanti da parecchio tempo e alle generazioni degli anni Settanta, Ottanta e Novanta si sta aggiungendo una meravigliosa generazione di jazzisti contemporanei in grado di continuare a tenere alta la tensione creativa.
IJ: Quali sono gli appuntamenti da non perdere della nuova rassegna “Vittoriano appuntamenti d’arte e musica”?
EA: Domanda ovvia la cui risposta non può essere che “tutti”.
IJ: Avete già parlato per una seconda edizione?
EA: E’ ancora troppo presto per parlarne, abbiamo appena iniziato la prima, speriamo che incontri il favore del pubblico, poi si vedrà
A questo punto non ci resta che andare a vedere quali sono le prossime date in programma, qui il calendario completo, e godersi i tanti concerti del “Vittoriano, appuntamenti d’arte e musica” con vista mozzafiato sui Fori Imeperiali.