Pubblicato il 07/11/2016
Anche i fotografi di jazz italiani si uniscono alla raccolta fondi per la ricostruzione del Teatro Garibaldi di Amatrice. Oltre quindici fotografi, provenienti da tutta Italia hanno messo a disposizione una propria serie di fotografie che verranno stampate in tiratura limitata, autografate dagli autori e vendute attraverso un’asta online, i cui proventi saranno devoluti alla ricostruzione del teatro di Amatrice.
Per sapere com’è nata questa iniziativa abbiamo fatto qualche domanda a Luciano Rossetti, uno dei fotografi che insieme ad Andrea Boccalini ha dato il via a questo importante progetto.
Com’è nata questa iniziativa e la collaborazione con I-Jazz?
Un paio di mesi fa, confrontandomi con il vicepresidente dell’Associazione I-Jazz Corrado Beldì, è nata l’idea di creare un’associazione che seguendo l’esempio dei festival e dei musicisti italiani di jazz mettesse insieme i fotografi che nel nostro Paese sono specializzati in questo settore musicale. Alcuni fotografi avevano da subito dato la loro adesione: Andrea Boccalini, Paolo Soriani, Andrea Rotili e tanti altri. La nostra prima uscita sarebbe dovuta esserci in occasione della manifestazione “Il Jazz italiano per l’Aquila”, poi annullata a causa del sisma che ha colpito Amatrice. Ma tanti fotografi che avevano già dato la loro adesione, hanno partecipato con reportage fotografici dai vari concerti organizzati per l’evento “Il Jazz italiano per Amatrice”. Un cambio di programma non indiferrente, ma la cosa fondamentale è stata la partecipazione attiva di tutti alla manifestazione del 4 settembre.
E così è nata l’operazione “Fotografi jazz per Amatrice”: in cosa consiste?
Oltre 15 fotografi hanno deciso di contribuire alla ricostruzione del teatro di Amatrice mettendo a disposizione dieci loro opere che verranno stampate in tiratura limitata (formato 30×40), firmate e vendute attraverso un’asta online. Tutti i proventi della vendita saranno devoluti alla campagna di raccolta fondi promossa da Associazione I-Jazz e Midj per il recupero del teatro di Amatrice.
Le foto selezionate per l’asta verranno esposte al pubblico in futuro?
Si è pensato di realizzare una mostra fisica. In questo momento, tuttavia, vorremmo dare concretezza all’iniziativa, puntando soprattutto alla galleria online. La nostra priorità è riuscire a veicolare il più possibile questa galleria fotografica, in modo che gli appassionati sia del jazz che della fotografia possano scorrere la galleria e fare un gesto simbolico di solidarietà, acquistando le foto attraverso la nostra piattaforma.
Musica e fotografia unite insieme in nome della solidarietà: come si può raccontare il fascino del jazz in uno scatto?
Ogni fotografo ha la sua cifra stilistica, diversa una dall’altra. Tanti dei fotografi che partecipano a questa asta sono ritrattisti, Jimmy Katz per esempio. Per me, invece, è importante riuscire a cogliere il dietro le quinte, il non convenzionale. Ciò che mi interessa di più è raccontare l’aspetto umano, cogliendo l’intimo del musicista, ciò che non si vede sul palco durante un concerto. Io vado quasi sempre alla ricerca di quel qualcosa che normalmente il pubblico non vede, per questo per me è importante frequantare i musicisti durante le prove o nei camerini, avere con loro un rapporto di conoscenza.
Sono oltre quindici i fotografi che hanno deciso di aderire all’iniziativa in nome della solidarietà. Ci può fare qualche nome?
Tanti dei fotografi che hanno dato la disponibiltà a creare questo progetto, compreso il sottoscritto, fanno parte dell’agenzia Phocus Agency che ospita sul suo sito proprio la galleria con le foto che verranno messe all’asta. I fotografi che partecipano all’asta sono: Agostino Mela, Alice Durigatto, Andrea Boccalini, Danilo Codazzi, Elia Falaschi, Fabio Gamba, Luca D’Agostino, Luca Valenta, Niko Giovanni Coniglio, Paolo Soriani, Pietro Bandini, Pino Ninfa, Tommaso Rosa, Umberto Germinale, Riccardo Crimi, Carlo Mogavero, Andrea Palmucci, Andrea Rotili, Antonio Baiano. In corsa si è aggiunto con grande entusiasmo a questa iniziativa Jimmy Katz, a mio parere uno dei più grandi fotografi al mondo.
Il progetto e la gallery sono ospitate e gestite da Phocus Agency ed è possibile acquistare le stampe fineart tramite e-commerce dal sito: http://www.phocusagency.com/home. La campagna durerà fino al 31 dicembre 2016.
Fotografia e jazz insieme sulle note della solidarietà #jazz4italy