Pubblicato il 27/05/2020
Anche il mondo del jazz, dopo mesi di sosta forzata, sta per uscire dal lockdown: in attesa che riprendano le attività di musica del vivo, seppur in forma ridotta e con le precauzioni sanitarie e di distanziamento sociale imposte dall’emergenza Coronavirus, si ricomincia con un convegno in streaming che ha per tema la sostenibilità ambientale dei festival e delle rassegne jazz.
Il convegno ha per titolo Jazz Takes The Green ed è prodotto da Fano Jazz Network e I-Jazz, associazione che riunisce oltre 60 festival jazz italiani, in collaborazione Comune di Fano, LIFE Project programme Green Fest e Fondazione Ecosistemi, con il contributo di MIBACT e il patrocinio della Regione Marche e di Fondazione Marche Cultura.
Inizialmente previsto al Teatro della Fortuna di Fano, il convegno si svolgerà on line sulla piattaforma Zoom dell’associazione I-Jazz e sarà articolato in due sessioni nelle mattinate di mercoledì 3 e giovedì 4 giugno (dalle ore 10), nel corso delle quali verrà affrontato, grazie alla partecipazione di autorevoli esperti, un tema di grande attualità che, alla luce anche della situazione creatasi a causa della diffusione del Covid 19, presenta caratteri di massima urgenza.
Un tema che investe inevitabilmente anche il settore della produzione culturale, specie musicale. Fare musica oggi non può infatti più prescindere dall’assumersi la responsabilità sociale di diffondere i valori universali ed il rispetto dei diritti umani, come la tolleranza, la sostenibilità e appunto il rispetto per l’ambiente, come sostiene l’Unesco che ha riconosciuto il jazz quale patrimonio dell’umanità. Il jazz, più di altri generi musicali, per le sue ragioni “costitutive”, per la sua storia “sociale”, per il suo valore simbolico può dunque essere luogo privilegiato di sperimentazione di pratiche di sostenibilità.
L’obiettivo generale che oggi ci si deve porre, secondo i promotori del convegno Jazz Takes The Green, è quello di favorire la riconversione dei festival e rassegne jazz da eventi ad alto impatto ambientale a eventi green. Gli obiettivi specifici sono: sensibilizzare gli operatori del jazz sulle ragioni, opportunità, convenienze di adottare i Criteri Ambientali Minimi (CAM); renderli edotti delle buone pratiche applicate a livello europeo; favorire l’incontro fra le imprese fornitrici di prodotti e servizi green e gli operatori musicali. In questo senso la sinergia col progetto Green Fest e specificamente la partecipazione all’evento della Fondazione Ecosistemi e della sua rete di relazioni favorirà il coinvolgimento delle aziende all’avanguardia per la fornitura di servizi e prodotti green.
“Il sistema delle nostre rassegne e festival, presenti in 19 regioni italiane, rappresenta una importante via al fare musica in modo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente, spesso in luoghi non deputati, per valorizzare il patrimonio architettonico, documentario naturalistico del nostro Paese. Questo convegno segna un tassello importante per definire nel concreto le azioni che il nostro sistema sta portando avanti, mettendo sempre al centro il valore della cultura ed il rispetto per il contesto in cui operiamo”, afferma Corrado Beldì, Presidente di I-Jazz.
“L’esperienza maturata dal festival Fano Jazz By The Sea, che da amni ha sposato con entusiasmo la causa green, applicandola con determinazione, e da altre manifestazioni aderenti a I-Jazz, è il punto di partenza per estendere un dialogo fra gli operatori del settore con lo scopo di ampliare la pratica dell’ecosostenibilità”, dichiara Adriano Pedini, Direttore Artistico di Fano Jazz By The Sea, “Questo tema della ecosostenibilità è, inoltre parte del processo di candidatura Fano Città della Cultura”.
Durante la mattinata di mercoledì 3 giugno, dopo i saluti introduttivi di Adriano Pedini, Direttore Artistico di Fano Jazz By The Sea, di Corrado Beldì, Presidente di I-Jazz, e di Ivan Antognozzi, consulente del Comune di Fano, si affronteranno tematiche generali con attenzione all’attuale emergenza pandemica. Sono previsti gli interventi di: Antonio Cavallin Toscani, esperto di eventi green, di Maria De Gregorio della Fondazione Ecosistemi – Green Fest, di Silvano Falocco, Direttore della Fondazione Ecosistemi, che svolgerà anche il ruolo di moderatore del convegno, e di Rosario Valles, Direttore Scientifico Biovitae. Giovedì 4 giugno si entrerà quindi nella specificità dei molteplici aspetti legati all’ecosostenibilità (uso della carta da riciclo, mobilità, energia, consumo di bevande e cibo) grazie alle relazioni di Maria Chiara Caponi, revisore ambientale e auditor SGA, Simona Fontana di Remade in Italy, Giovanni Varoli, AD di General Beverage, Salvatore Stingo di Agricoltura Sociale Capodarco, Anna Donati del Gruppo Mobilità Sostenibile del Kyoto Club e portavoce della nuova alleanza per la Mobilità Dolce, di Alessandro Mengoli di Ege, Savebergy e di Carlo Manicardi di Phoresta Onlus.
Al termine delle due mattinate di lavori sarà dato spazio a domande attraverso la Chat appositamente creata.
Per informazioni e programma dettagliato:
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