Pubblicato il 01/10/2019
Portare sul palcoscenico regionale gli storici protagonisti del jazz internazionale, ma anche quello che di meglio ribolle nel panorama attuale, è lo spirito con cui nasce la quindicesima edizione de Il volo del jazz, la rassegna creata da Circolo Controtempo, con la direzione artistica di Loris Nadal. Nove concerti, distribuiti fra Sacile – nel Teatro Zancanaro, alla Fazioli Concert Hall e a Palazzo Ragazzoni – e Pordenone, che partono dal jazz ma sono aperti alle contaminazioni con altri generi, nel segno di una musica realmente senza confini.
Già annunciato, e attesissimo, il concerto anteprima della rassegna che l’11 ottobre porterà nel Teatro Zancanaro di Sacile, J.P. Bimeni (& The Black Belts). Cresciuto nella scena artistica londinese, Bimeni è unanimemente considerato uno degli artisti più sorprendenti degli ultimi anni, la sua musica è deep soul all’ennesima potenza anche grazie a una voce straordinaria in cui risuona l’anima dell’Africa da cui proviene, il respiro del Burundi, la sua terra.
Dopo l’anteprima, riflettori puntati su Bill Evans, il sassofonista statunitense che ha alternato a una carriera da solista di livello mondiale la collaborazione con grandi come Miles Davis (che lo volle nel proprio gruppo negli anni ’80). Evans è atteso sabato 2 novembre, sempre al Teatro Zancanaro di Sacile, per la ‘prima’ italiana del suo ultimo progetto, Spy Killers!, affiancato da un gruppo di musicisti d’eccezione. Sabato 9 novembre sarà la volta di Moses Boyd, uno dei talenti più promettenti della sua generazione; a soli 27 anni già vincitore di numerosi riconoscimenti, è il musicista che sta guidando la rinascita del jazz britannico con le sue sottili ma prodigiose capacità di suonare la batteria e il suo lavoro di produzione.
A Cinemazero di Pordenone, martedì 12 novembre è in programma il primo degli appuntamenti con i quali Il volo del jazz intreccia la rassegna Gli occhi dell’Africa; dal Ghana arriva Kweku Sackey, anche noto come K.O.G, e la sua Zongo Brigade, formazione composta da otto elementi che mischiano afrobeat, soul, funk, rock e reggae per creare un suono totalmente originale racchiuso in un progetto definito rivoluzionario. Sarà invece la Fazioli Concert Hall di Sacile a ospitare venerdì 15 novembre, Adam Baldych e Helge Lien, musicisti che calcano i palchi di tutto il mondo elevando il classico duo violino-pianoforte a un territorio inesplorato, pieno di incredibili possibilità.
Tecnica stratosferica e versatilità a trecentosessanta gradi, protagoniste sul palco per il concerto di Chris Potter, in arrivo sabato 23 novembre al Teatro Zancanaro di Sacile. Polistrumentista e compositore, spesso citato da critici e musicisti come il migliore sassofonista del suo tempo, con James Francies alle tastiere e pianoforte ed Eric Harland alla batteria, Potter presenterà il suo “Circuits”, un lavoro i cui melodie inconsuete si muovono su fraseggi pieni delle più disparate influenze, sostenute da un tappeto elettronico in cui i tre riescono a districarsi con grande eleganza e sicurezza. Sabato 30 novembre la chiusura dell’edizione 2019 della rassegna è affidata a Seun Kuti, figlio del grande Fela, padre dell’afrobeat, uno degli artisti più influenti del XX secolo, leggendario musicista e attivista.
Oltre ai concerti, in programma anche una serie di eventi pensati per valorizzare i giovani musicisti e artisti, senza dimenticare il rapporto con il territorio. Il Volo del jazz 2019 è promosso da Controtempo con Città di Sacile – Assessorato alla Cultura, con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e Fondazione Friuli, special partner Fazioli e Cinemazero con la rassegna Gli occhi dell’Africa, in collaborazione con la Diocesi di Concordia Pordenone.
Programma al link: italiajazz.it/attivita/festivals-e-rassegne/il-volo-del-jazz