Pubblicato il 14/09/2023
Edizione numero 30 per il festival Fabbrica Europa – piattaforma internazionale dedicata alla danza, la musica, le arti performative e il loro intersecarsi – che ha scelto di costruire il programma di quest’anno all’insegna di un richiamo all’essenzialità della terra. A Firenze fino al 12 ottobre il percorso del festival affonda nei linguaggi della contemporaneità, da immaginare come una visione dalle radici forti ma con uno sguardo rivolto al futuro.
Progetti, spettacoli, concerti, performance, creazioni site specific, incontri, workshop abiteranno spazi carichi di suggestioni e teatri del territorio pensati e immaginati per ogni proposta artistica, in una geografia diffusa che unisce centro e periferie: PARC Performing Arts Research Centre, Manifattura Tabacchi, Museo Novecento, Palazzina Reale, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Cantiere Florida, La Compagnia, Tenax.
Per il programma Musica riflettori puntati sul progetto KUTU del violinista francese Theo Ceccaldi e della star etiope Hewan Gebrewold. Un viaggio nel cuore delle notti febbrili dell’ethio-trance dove la gioventù si è impadronita della musica tribale verso un motto di libertà. Tra le poesie di oggi, tra le raccolte di ritmi etiopi, Ceccaldi immagina una performance dove si intrecciano improvvisazione, slanci vocali ed energia rock, il tutto sorretto da un ritmo vitale e contagioso. A seguire il dj set di CLAP! CLAP!, pioniere dell’etno-elettronica (15 settembre).
Il 22 settembre è la volta di Daniela Pes, giovane musicista e cantautrice sarda, astro della scena elettroautoriale. La sua voce e la sua musica sfuggono alle classificazioni e ai contenitori predeterminati. Dal talento multiforme, Pes è immersa nel flusso della musica, come cantante, strumentista, musicista elettronica. Dello scorso aprile è il primo album, Spira, prodotto da Iosonouncane, lavoro che traccia la sintesi delle sue molte vite musicali, arricchite da riconoscimenti e premi, tra gli altri, la recente Targa Tenco 2023 come Miglior Opera Prima.
Al Tenax, il 28 settembre, arriva Lorenzo Senni, compositore e artista multidisciplinare. Dopo studi musicologici a Bologna, comincia ad approfondire i meccanismi della dance music e di alcune sue correnti trance, hardstyle, hard-trance, e altri fenomeni della rave culture anni ’90. Partendo da questi interessi, inizia a comporre, esibirsi e incidere, maturando un approccio analitico e decostruzionista.
Eternally Frozen è il titolo del nuovo progetto di Andrea Belfi, una serie di composizioni che nascono dall’utilizzo del canone, un’antica tecnica in cui una melodia è imitata da una o più parti in specifici intervalli di tempo, ricreando un ciclo infinito di ripetizioni. L’opera si ispira all’immagine del Deprong Mori, un pipistrello che secondo la mitologia era in grado di piegare gli atomi e volare attraverso la materia solida (30 settembre). Nella stessa serata, al PARC di Firenze, spazio a Don Karate il progetto di Stefano Tamborrino, tra i batteristi oggi più richiesti e apprezzati. Allergico a etichette e limitazioni, prende il suo bagaglio tecnico e compositivo accumulato in anni di concerti e collaborazioni nazionali e internazionali e lo mescola con il pop, con le melodie cinematografiche, sovrapponendole a groove spezzati, innestandole con l’elettronica, creando soluzioni sonore inedite, calde, inaspettate, imprevedibili. Con lui in Space Foresta, due figure della scena jazz come Pasquale Mirra al vibrafono e Francesco Ponticelli al basso.
S.H.A.M.A.N.E.S è invece l’ultima creazione, introspettiva e al contempo universale, della compositrice, batterista e cantante francese Anne Paceo. Un viaggio senza tempo e profondamente umano dedicato alle pratiche animiste diffuse in tante culture del mondo da tempi ancestrali, da quando gli uomini hanno cercato una forma di contatto tra la realtà e l’invisibile. Con uno sguardo ampio, che spazia dagli esorcismi di Bali alle cerimonie vudu di Haiti, dai canti divinatori siberiani ai rituali del candombe, la musicista non cerca di riprodurre le sue fonti quanto piuttosto di usarle come ispirazione per una musica senza confini (5 ottobre).
Protagonisti dell’ultimo evento in programma il tunisino Dhafer Youssef, considerato il più creativo suonatore di oud di oggi, un musicista in grado di trascendere i generi tra jazz, elettronica e world fusion, e il chitarrista norvegese Eivind Aarset (6 ottobre).
Link al programma Fabbrica Europa 2023
Scheda socio I-Jazz Fondazione Fabbrica Europa