Pubblicato il 23/11/2017
Dopo il primo appuntamento al Medimex di Bari, ritorna l’appuntamento con la formazione promosso dall’associazione I-Jazz. Il Lavoro del Jazz è il titolo del nuovo percorso strutturato in tre tappe (Milano, Pordenone e Firenze), rivolto ai musicisti e agli operatori della musica che vogliono approfondire importanti aspetti per gestire al meglio il proprio festival, integrandolo con la promozione del territorio nel quale si svolge.
La prima tappa di Milano si è svolta a Milano, presso il Teatro dell’Arte della Triennale, venerdì 10 novembre, sotto la moderazione di Michela Parolin, amministratrice e formatrice dello spettacolo per I-Jazz, e Antonio Ribatti, componente del direttivo MIDJ e direttore artistico di Ah-Um Festival. In questa occasione si è approfondito il tema degli aspetti amministrattivi e gestionali necessari per organizzare il lavoro artistico, oltre che gli aspetti previdenziali che tale settore richiede.
Michela Parolin è inoltre coordinatrice dei tre incontri. E proprio a lei abbiamo rivolto alcune domande per capire qualche cosa in più sugli aspetti amministrativi e gestionali dei festival.
Quali sono gli obiettivi degli incontri e i grandi temi che sono stati o verranno affrontati?
L’obiettivo degli incontri Il Lavoro del Jazz è di diffondere la conoscenza di tematiche che fanno parte del lavoro dello spettacolo, per raggiungere una maggiore consapevolezza e conoscenza di tutti gli aspetti che riguardano artisti e operatori in una fase legislativa in cui c’è necessità di chiarezza. Si sviluppano con un confronto con esperti di settore per affrontare quelli che sono i temi più specifici dell’attività dello spettacolo, partendo dall’amministrazione, agli aspetti legali e previdenziali fino ad arrivare alla comunicazione.
Quali sono i problemi/ostacoli amministrativi e gestionali che più si riscontrano nell’organizzazione di un evento?
Prevalentemente la mancanza di chiarezza nella gestione delle pratiche amministrative e un dispendio di tempi molto elevato per assolvere a funzioni ordinarie. Basti pensare al tempo che richiede aprire l’agibilità per un artista che si esibisce due ore di spettacolo. Le pratiche di apertura e chiusura oltre ai conseguenti assolvimenti fiscali di versamento e produzione di certificazioni sono forse i primi ostacoli con cui si deve rapportarsi.
Direttamente collegata è la quasi totale assenza di preparazione da parte della maggior parte di quei musicisti che risultano non assunti da Cooperativa o seguiti da agenzia. Fatta esclusione dei casi esenti Inps ex enpals, la fascia di artisti soggetta agli obblighi fiscali è ancora rappresentata da molti soggetti inconsapevoli di questa condizione.
Organizzare un evento richiede la conoscenza amministrativa contrattuale gestionale e previsionale e una stretta divisione di mansioni e compiti con una gestione professionale dei ruoli. L’ostacolo in questa direzione è spesse volte la mancanza di fondi sufficienti per potersi avvalere di professionisti di alto profilo che possono assolvere alle funzioni in una più totale autonomia e consapevolezza.
Come si possono superare questi ostacoli, senza rallentare il flusso organizzativo dell’evento stesso?
La soluzione più comoda ma maggiormente dispendiosa è rivolgersi a uno studio di professionisti esterni che si occupi delle mansioni burocratiche legate alla regolarizzazione dei musicisti. In termini pratici, è l’unica soluzione quando il festival non è dotato di una struttura interna idonea allo svolgimento delle mansioni o nel peggiore dei casi non ha l’abilitazione alla gestione delle pratiche online. Dal punto di vista del musicista una maggiore conoscenza della propria posizione potrebbe favorire la gestione contrattuale in maniera più veloce.
La maggiore formazione del personale che lavora nell’ambiente dello spettacolo può sicuramente favorire una gestione più sistematica e snella delle problematiche connesse alla gestione amministrativa dei festival.
I prossimi appuntamenti de Il Lavoro del Jazz sono in programma martedì 28 novembre a Pordenone, al Palazzo Montereale Mantica (ore 14); e giovedì 30 novembre a Firenze al Cinema La Compagnia (ore 17).
L’iniziativa è organizzata da I-Jazz, con il contributo di MIBACT e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, e in collaborazione con JazzMI, MIDJ, Controtempo, Il Volo del Jazz e Music Pool.
programma della giornata di giovedì 30 novembre a Firenze: www.eventimusicpool.it/events/il-lavoro-del-jazz/