Pubblicato il 20/08/2018
Giovedì 30 agosto “Il Jazz Italiano per le terre del sisma” prende il via quest’anno da Camerino, borgo medievale nel cuore delle Marche duramente colpito dal terremoto dell’autunno 2016. Nonostante i segni della devastazione siano ancora molto evidenti, ferite aperte e tuttora sanguinanti nel suo centro storico, Camerino e i suoi abitanti hanno rialzato la testa immediatamente e ospitato sin dalla prima edizione, lo scorso anno, la manifestazione, in un abbraccio collettivo fatto di storie da condividere, storie di perdite, di dolore ma anche di speranza, di fiducia nella rinascita.
E’ ciò che ci racconta Daniele Massimi, direttore artistico di MusiCamDo, l’associazione responsabile della giornata marchigiana in collaborazione con TAM, durante la nostra intervista:
Cosa significa per te essere di nuovo qui?
“Sono nato a Camerino e l’associazione MusiCamDo è nata a Camerino nel 2002; purtoppo sia io che molte persone dello staff dell’associazione siamo rimasti senza casa a causa del terremoto dell’ottobre 2016. Per questo, per tutti noi è molto importante ospitare sul territorio questa iniziativa e collaborare direttamente nell’organizzazione di una rassegna nazionale di solidarietà per le terre colpite dal sisma, così fortemente voluta dal mondo del jazz italiano”.
Un punto di forza del programma di quest’anno?
“Molti sono gli spunti che rendono il programma della giornata di Camerino da non perdere. Innanzitutto il luogo, la Rocca Borgesca: un luogo simbolo per la città di Camerino, per la sua bellezza e il suggestivo affaccio sui Monti Sibillini, e per essere alle porte della zona rossa, che ancora oggi blinda l’accesso al centro storico.
Ad aprire il programma della giornata una produzione di MusiCamDo Jazz, presentata in anteprima, che coinvolge musicisti del territorio: il pianista camerinese Alberto Napolioni ha scritto il repertorio per una formazione composta da pianoforte, contrabbasso e quartetto d’archi. Si proseguirà poi con il quintetto di giovani artisti, Pescara Jazz Messengers, per poi chiudere con l’atteso concerto del direttore artistico della manifestazione, Paolo Fresu, in duo con il nostro marchigiano Daniele Di Bonaventura”.
Un ricordo dello scorso anno che porti ancora con te?
“La grande solidarietà dei musicisti che hanno partecipato in massa e con grande entusiasmo all’evento. Gli artisti hanno una grande sensibilità e tanti l’hanno dimostrata in più occasioni partecipando a eventi organizzati a Camerino”.
Giulia Focardi
Il programma di Camerino è consultabile alla pagina http://italiajazz.it/attivita/festivals-e-rassegne/il-jazz-italiano-le-t…