Pubblicato il 15/02/2017
Conoscere il jazz, rassegna organizzata dall’associazione Bollate Jazz Meeting, compie vent’anni e decide di rinnovarsi: nuovo nome, nuova proposta tematica e nuova direzione artistica.
Apulia Jazz Meeting è il titolo della rassegna che nel 2017 ha per protagonisti musicisti pugliesi e può contare sulla direzione artistica di Gianluca Petrella, trombonista di fama internazionale e profondo conoscitore della realtà regionale, che ha allestito un cartellone variegato e originale. Ben 19 musicisti, sui 22 in cartellone, sono new entries nella rassegna dell’hinterland milanese.
Si inizia lunedì 6 marzo con il Quartetto Astrolabio, una formazione di fiati che riunisce quattro grandi maestri: Roberto Ottaviano, Gianluigi Trovesi, Glen Ferris, Michel Godard.
Lunedì 13 marzo è il Contemporary Five Quintet a salire sul palco dell’Auditorium Don Bosco di Cascina del Sole. E’ il sassofonista barese Gaetano Partipilo a guidare questa band di astri nascenti del jazz “made in Italy” formata da Francesco Diodati alla chitarra, Alessandro Lanzoni al piano, Matteo Bortone al contrabbasso e Dario Congedo alla batteria.
Si prosegue lunedì 20 marzo con il Danilo Gallo Quartet, una band piuttosto atipica con due strumentisti come Francesco Bigoni e Francesco Bearzatti che prestano servizio sugli stessi strumenti (sax tenore e clarinetto), sorretti dalla sezione ritmica composta da Danilo Gallo al basso e da Riccardo Tosi alla batteria.
Altra formazione insolita, quella di Mirko Signorile, Giovanni Guidi e Claudio Filippini, protagonisti che lunedì 27 marzo del concerto 3 pianoforti. I tre pianisti danno vita a un ambizioso progetto unico nel suo genere: si esibiscono infatti in una serie di performance che li vede impegnati sul palco contemporaneamente, facendo in modo che la loro poetica possa trovare la giusta alchimia.
A chiudere la rassegna, lunedì 10 aprile, è BAM, acronimo di (Bardoscia, Alborada, Marcotulli). Il progetto nasce da un’idea del bassista pugliese Marco Bardoscia e di Sonia Peana e si muove su brani originali di Bardoscia stesso con alcuni adattamenti studiati per questa formazione, per arrivare a particolari composizioni di Rita Marcotulli e del quartetto d’archi. Le diverse origini musicali si fondono quindi per dare spazio a qualcosa di nuovo, fresco e originale.
Il programma completo: http://italiajazz.it/attivita/festivals-e-rassegne/conoscere-il-jazz