Pubblicato il 17/02/2020
Il Conservatorio S. Cecilia di Roma presenta dal 23 febbraio al 29 marzo, nella Sala Accademica, il festival Percorsi Jazz 2020, ormai giunto alla quattordicesima edizione, con la direzione artistica di Paolo Damiani e Carla Marcotulli.
La rassegna sarà caratterizzata, anche quest’anno, da un ricco programma con illustri ospiti internazionali invitati a dialogare con i docenti e gli studenti del Conservatorio romano, diretto dal Maestro Roberto Giuliani. “Il tema del 2020 è “L’improvvisazione attuale” – commenta la direzione artistica – vogliamo interrogarci sul Tempo dell’improvvisazione musicale e del divenire. Come scrive Deleuze, l’interessante è l’attuale, purché sia autentica la ricerca di nuove ipotesi narrative che guardino oltre il già detto e sentito.
Quando si improvvisa insieme, nell’ascolto e nell’interplay, succede anche di perdersi, il che permette di trovare strade nuove, mai percorse prima. Questa edizione del festival è dedicata al pianista Gianni Lenoci, un vero Maestro che ci ha lasciato troppo presto. Gianni dirigeva il dipartimento jazz del conservatorio di Monopoli con grande apertura, al di là delle anguste categorie di genere. Amava il jazz e la musica d’oggi, Feldman, Lacy, Cage, Brown, Bussotti , Bley… insegnava a comporre e a improvvisare con rigore , metodo, immaginazione, intuizione, forgiando tantissimi allievi di valore”.
Si comincia, domenica 23 febbraio, con l’americano Alvin Curran, tra i fondatori dello storico gruppo Musica Elettronica Viva, compositore e improvvisatore senza eguali. A seguire, un progetto originale “Tra il cielo e il jazz c’è tutta la vita”, omaggio a Gianni Lenoci, con Marco Lodoli in scena insieme a Paolo Damiani e a Roberto Ottaviano. Poesia e jazz, un matrimonio perfetto ogni volta che gli artisti lasciano la loro solitudine e cercano un confronto, un legame tra sillabe e note, assonanze e dissonanze, senso e libertà. Inevitabilmente le forze si moltiplicano, si potenziano nell’abbraccio creativo. C’è una lunga tradizione di incontri tra la parola poetica e la musica jazz: gli scrittori della beat generation amavano leggere i loro testi intrecciandoli con le note scattanti dei musicisti bebop, e anche i poeti della protesta contro il razzismo, ad esempio LeRoy Jones, trovavano una sponda perfetta nel free jazz, musica di rottura, scatenata e coinvolgente. Paolo Damiani, Roberto Ottaviano e Marco Lodoli hanno una lunga storia artistica alle spalle, suonano e scrivono da quarant’anni, mantenendo sempre quella freschezza e quella strana sapienza della prima giovinezza: e ora si incontrano su una strada nuova, che può portare lontano. E’ un incontro felice, carico di energia, un mix affascinante che scalda l’anima e il corpo. La musica e la letteratura hanno bisogno di correre insieme: il pubblico è già seduto in sala, pronto a viaggiare.
Nelle domeniche successive: 1 marzo, “Double bass” con Barre Phillips e Daniele Roccato a seguire, “In canti di Fernando Diaz” con l’Ensemble Vocale e Big Band del Dipartimento Jazz, direzione Carla Marcotulli. Domenica 8 marzo, Ensemble D’Istanti: Sami Nanni e Daniele Gherrino chitarra, Mariasole De Pascali flauto, Sonia Ziccardi voce, Federico Chiarofonte percussioni, Silvia Autorino, Mara Capirci, Serena Arco, Vittoria Guarracino, Noemi Valente danzatrici. A seguire, Carla Marcotulli sings Maurizio Giammarco: Carla Marcotulli voce, Maurizio Giammarco sax, Francesco Fratini tromba, Cinzia Gizzi pianoforte, Fabio Zeppetella chitarra, Stefano Cantarano contrabbasso, Ettore Fioravanti batteria. Domenica 15 marzo, Cinzia Gizzi Trio: Cinzia Gizzi pianoforte, Giovanni Tommaso contrabbasso, Marco Valeri batteria. A seguire, “Voice Unlimited” di David Linx: David Linx voce, Bruce Ditmas batteria, Pietro Leveratto contrabbasso, Luca Giannini chitarra. Domenica 22 marzo, Patrizia Scascitelli Project: Patrizia Scascitelli pianoforte, Stefano Cantarano, contrabbasso, Andrea Pace sax, Giuseppe Mongi batteria. A seguire, Franco D’Andrea, piano solo.
Infine a chiudere l’edizione 2020 di Percorsi Jazz, domenica 29 marzo, alle 17, nell’ambito della rassegna “Alziamo il Volume” a cura di Roberto Giuliani e Carla Conti, presentazione del volume di Stefania Cenciarelli “L’approccio italiano all’arrangiamento Jazz”: Libere conversazioni e analisi dei lavori originali di Mario Corvini, Giancarlo Gazzani, Giancarlo Schiaffini, Marco Tiso e Bruno Tommaso (Aracne). Modera l’incontro il giornalista Luigi Onori. Alle ore 18, Rosario Giuliani incontra André Ceccarelli: Rosario Giuliani sax, André Ceccarelli batteria, Vittorio Solimene hammond. A seguire, “Visioni Italiane” con la Santa Cecilia Big Band diretta da Alfredo Santoloci e Mario Corvini, solisti Mike Applebaum, Rosario Giuliani.
Parallelamente a Percorsi Jazz, alla Casa del Jazz si terranno delle masterclass con alcuni musicisti presenti nel programma del Festival, tra cui: sabato 22 febbraio, Roberto Ottaviano-Ascoltare la memoria; lunedi 24 febbraio, Alvin Curran-Music outside the concert hall/ signage – a conduction; lunedi 2 marzo, Barre Phillips-L’improvvisazione “a solo”; lunedi 9 marzo, Maurizio Giammarco-Criteri di costruzione formale nell’improvvisazione lineare; sabato 14 marzo, Giovanni Tommaso-Teoria della Piramide, 5 steps to Heaven; lunedi 16 marzo, David Linx-Voice Unlimited Workshop; sabato 21 marzo, Patrizia Scascitelli-L’esecuzione e il rapporto con il pubblico: aspetti fisici e psicologici; lunedi 23 marzo, Franco D’Andrea-Applicazioni pratiche delle aree intervallari; sabato 28 marzo, Bruno Tommaso-Parafrasi, mascheramenti, plagi e truffe; lunedi 30 marzo, Dede’ Ceccarelli e Rosario Giuliani-Interazioni .
INGRESSO LIBERO – CONSERVATORIO SANTA CECILIA, SALA ACCADEMICA (Via dei Greci 18, Roma; Info:06 36096738 / 3207358)
Programma completo al link: https://italiajazz.it/attivita/festivals-e-rassegne/percorsi-jazz
Photo: Giuseppe Capaldi