Pubblicato il 10/02/2016
Evan Parker, uno dei più noti sassofonisti europei, sarà protagonista di un tour in Italia nel mese di febbraio 2016, per promuovere la sostenibilità ambientale nel settore della musica jazz e improvvisata.
Classe 1944, Parker è forse il più grande rappresentante vivente del free jazz europeo, emerso negli anni ’70 come figura centrale di quel movimento che ha dato origine a una sintesi tra l’energia provocatoria del free jazz americano con la libertà espressiva delle avanguardie storiche europee.
Sempre molto attivo in diversi progetti nell’ambito del jazz e della musica improvvisata, Parker ha sempre continuato a sviluppare la propria ricerca personale e a esplorare il potenziale drammatico e narrativo del suo strumento.
Il tour, inserito nel progetto “Take the Green Train”, prevede quattro date in Italia: si parte mercoledì 17 febbraio a Roma al DalVerme club; si prosegue il 18 febbraio a Pisa al Teatro Sant’Andrea e il 19 a Venezia al SET UP – Punta della Dogana. Ultimo appuntamento domenica 20 febbraio a Fermo alla Pinacoteca comunale nel Palazzo Priori. La seconda parte del tour prosegue in aprile nel nord dell’Europa: Inghilterra, Germania e paesi vicini.
Il green tour “Take the Green Train” – progetto finanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea, e gestito da Europe Jazz Network e Julie’s Bicycle – è nato con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità ambientale nel settore della musica jazz e improvvisata; organizzatori e artisti collaborano attivamente impegnandosi ad adottare tutte quelle buone pratiche a basso impatto ambientale. Il tour è un progetto pilota per definire tutte le linee guida di sostenibilità ambientale da seguire all’interno dell’industria creativa e determinare forti cambiamenti nei comportamenti su larga scala.
Nell’ottobre 2015, dai membri di Europe Jazz Network è stato approvato il “Green Manifesto” per la comunità jazz: “Presentiamo l’arte con un profondo desiderio, rendere il mondo un posto migliore: affrontare la sfida del cambiamento climatico e adottare la sostenibilità ambientale come metodo di lavoro è una logica estensione della nostra visione.”