Pubblicato il 29/11/2015
La musica è una forma d’arte globale che dà voce all’interna umanità: un potente mezzo di comunicazione senza territorio, senza tempo e confini, che trascende le differenze di razza, religione, etnia o nazionalità. Il jazz è nato nei primi anni del 900 dall’incontro tra la cultura africana e quella europea, per poi dilagare con tutta la sua carica innovatrice nel resto del mondo, continuando ad arricchirsi e fondersi con le altre culture. Fin dalle sue origini il jazz ha sempre guardato all’altro come un insostituibile valore e proprio nello scambio e il dialogo tra gli strumenti si trova l’anima di questa musica.
“Il jazz è uno strumento di sviluppo e crescita del dialogo interculturale volto alla tolleranza e alla comprensione reciproca” è quanto afferma la Risoluzione 39 della Conferenza generale di Unesco che, a partire dal 2012 ha istituito il 30 aprile come Giornata Internazionale del Jazz. Un’iniziativa nata per promuovere la pace e il dialogo tra le nazioni e in occasione della quale in tutto il mondo si celebra la musica jazz.
Wynton Marsalis nel libro “Come il Jazz può cambiarti la vita” scrive come questo genere musicale possa essere un esempio da seguire per migliorare e cambiare il modo di pensare e di agire, con se stessi e con gli altri: “Non è solo musica il Jazz. È anche un modo di stare nel mondo, e un modo di stare con gli altri. Al cuore della sua ‘filosofia’ ci sono l’unicità e il potenziale di ciascun individuo, uniti però alla sua capacità di ascoltare gli altri e improvvisare insieme a loro. È stato creato dai discendenti degli schiavi, ma sa parlare di libertà. È figlio della malinconia del blues, ma sa lasciarsi andare alla felicità più pura. Le sue radici sono nella tradizione, ma la sua sfida è la continua innovazione. E anche se vive di tensioni armoniche e ritmiche, ha saputo e sa essere ancora messaggero di pace”. Una definizione che mette tutti d’accordo, critici, giornalisti, storici, artisti, spettatori, senza alcun dubbio.
L’Associazione I-Jazz con Itliajazz.it è impegnata a coordinare le decine di inziative che anche per il 2016 si terranno in occasione del 30 aprile in tutta Italia, in collaborazione con i siti patrimonio dell’Unesco.