Pubblicato il 20/07/2022
Tutto pronto all’Abbazia di Farfa, nel Parco Cremonesi, per ospitare la sedicesima edizione del Fara Music Festival, in programma dal 22 luglio al 21 agosto. Un cartellone di concerti che coinvolgerà oltre 80 artisti tra cui spiccano i nomi di Franco D’Andrea, Stefano Di Battista Quartet, Roberto Gatto X-Overseas, Daria Biancardi Plays The Blues, Santa Cecilia Jazz Ensemble e tanti altri. Un viaggio all’insegna del jazz, ma non solo: saranno, tante infatti, le realtà del territorio che affiancheranno il Fara Music Village con le loro eccellenze enogastronomiche e artigianale. E non mancheranno le novità in questa edizione 2022, che ci presente direttamente il direttore artistico del festival, Enrico Moccia.
Iniziamo dal forte legame tra il festival e il territorio: come lo avete costruito in questi anni?
A distanza di 16 anni dalla prima edizione, il Fara Music Festival rafforza il suo forte legame con la Sabina, e dimostra come sia possibile realizzare un festival internazionale lontano dai grandi circuiti. Quest’anno abbracceremo il nostro territorio con un mese pieno di concerti, ospitati all’Abbazia di Farfa, e le Summer School nel borgo di Fara in Sabina. L’anteprima del festival è in programma giovedì 21 luglio a Rieti in collaborazione con la Fondazione Varrone, mentre il venerdì 22 partirà ufficialmente la sedicesima edizione del Fara Music Festival con un’anteprima assoluta per l’Italia, il duo slovacco Lash & Grey.
In programma oltre 80 artisti e concerti che spaziano dalle performance da grande pubblico ad appuntamenti dalla dimensione più raccolta: quale è il filo conduttore?
Se nella prima parte della rassegna il focus sarà incentrato sulla voce come strumento, con il tributo a Zappa della Tankio Band, il concerto di Daria Biancardi, vocalist blues soul, e poi Walter Ricci, con il suo Stories; nella seconda parte della settimana si alterneranno delle stelle del jazz italiano, come Franco D’Andrea, Stefano Di Battista, Roberto Gatto, Fabrizio Bosso ospite di Fabio Zeppetella.
Cosa succederà a Fara Music OFF?
Fara Music OFF è una novità del dell’edizione 2022 del festival. Si tratta di un ‘contenitore culturale’ che accoglierà varie attività e iniziative che precedono i concerti in cartellone. Realizzato all’interno del nuovo spazio Into the Garden, all’interno dell’Abbazia di Farfa, il Fara Music OFF ospiterà alcune tra le eccellenze del nostro territorio. Ogni concerto in programma sarà preceduto da un’attività collaterale alla live music: docufilm, presentazioni di libri, convegni, dibattiti, teatro. Proposte culturali che faranno da cornice ai concerti serali e rappresentano una novità assoluta del Fara Music Festival.
Le due parole che racchiudono il lavoro di questo anno così intenso?
Troppo complesso sintetizzare con due parole. Uso volentieri però i temi che faranno da filo conduttore a tutta la rassegna, ovvero: tradizione e innovazione. Fara Music è una sintesi dei due concetti. Da una parte il legame con il territorio sabino, dall’altra la volontà di superare le dinamiche imposte da una piccola provincia, garantendo un’offerta culturale di qualità ma aperta alla cooperazione.
Ci regali la colonna sonora ideale del 2023 per il jazz italiano?
La colonna sonora è sempre incentrata sui nuovi talenti del jazz italiano. Sono loro il punto di partenza della nostra programmazione, ed è da loro che ripartiremo nel 2023 per realizzare il nostro Fara Music Festival. L’Italia è un paese ricchissimo di talenti e a loro affido la playlist virtuale da ascoltare per il prossimo anno.
Link al programma Fara Music Festival 2022
Scheda socio I-Jazz Associazione Fara Music