Pubblicato il 17/06/2020
La XXVIII edizione di Fano Jazz By The Sea si svolgerà, come da tradizione, dal 24 al 31 luglio. Sarà inevitabilmente un’edizione diversa, rimodulata nel programma e nella logistica alla luce della presente situazione; verranno quindi rispettate tutte le normative anti Covid 19, dalla sanificazione dei luoghi di spettacolo al distanziamento del pubblico, garantendo la sicurezza di artisti, spettatori e di tutto lo staff organizzativo. Ma lo spirito di Fano Jazz By The Sea, inclusa la sua vocazione Green, sarà mantenuto intatto, attraverso la conferma delle sezioni principali – Main Stage alla Rocca Malatestiana, Exodus Stage alla Pinacoteca di San Domenico, Young Stage alla Chiesa di San Francesco, Cosmic Journey nei locali del Pincio – con l’aggiunta di Live In The City, concerti aperitivo nei locali del Lungomare del Lido e Sassonia, Torrette e PonteSasso.
Per Massimo Seri, Sindaco di Fano: «Fano Jazz By The Sea, insieme ad altri eventi di particolare rilievo, rappresenta uno dei momenti caratterizzanti della programmazione di cultura e spettacolo della nostra Città. Una Città che ci piace pensare come un teatro a cielo aperto, “En plein air”, dove i cittadini e i turisti possono riprendersi gli spazi, possono vivere all’aria aperta nel pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza dettate dall’emergenza Coronavirus. Fano Jazz By The Sea fa anche parte del processo di candidatura della Città a capitale italiana della cultura 2022».
Per Adriano Pedini, Direttore Artistico di Fano Jazz By The Sea, lo svolgimento del festival è quest’anno un traguardo fino a poco tempo fa non scontato: «Era il 4 marzo quando stavamo per presentare la XXVIII edizione del festival, con importanti novità rispetto alle edizioni precedenti, fra cui la sua diffusione in tutto il territorio Provinciale. Ora, in conseguenza del Covid – 19, e del conseguente smarrimento iniziale di fronte a un’emergenza inedita di tale portata, abbiamo dovuto ripensare tutto e rinviare questo progetto, così come quest’anno non potremo allestire il Jazz Village e non potrà svolgersi il consueto appuntamento conclusivo alla Golena del Furlo di Acqualagna. Il programma del Festival – che potrebbe riservare ancora qualche sorpresa – è stato quindi riformulato e rimodulato; e nel farlo ci si è attenuti a due parole precise: Città e Resilienza. Città come centro della vita civile, Resilienza come capacità di far fronte in maniera positiva e propositiva ad eventi drammatici. In tutto questo, l’incoraggiamento e il sostegno del Comune di Fano e di tutte le altre Istituzioni è determinante affinché il Festival possa svolgersi».
8 giorni di festival, 4 location principali, più locali del centro storico e lungomare, 140 musicisti, 31 concerti, di cui 23 gratuiti: questi sono i primi numeri di Fano Jazz By The Sea 2020. Sotto il profilo artistico il Festival si prefigura principalmente come qualificata vetrina del miglior jazz italiano, fra nomi consolidati anche a livello internazionale e giovani talenti in via di affermazione.
Il palcoscenico allestito all’interno della Rocca Malatestiana, ormai da qualche anno sede stabile del Festival, sarà inaugurato la sera di venerdì 24 luglio da un superquartetto che vedrà in azione il sassofonista Rosario Giuliani, il pianista Pietro Lussu, il bassista Dario Deidda e il batterista Roberto Gatto, sullo sfondo del recente album Love In Translation. A seguire, la sera dopo, uno dei beniamini di Fano Jazz By The Sea: Paolo Fresu. Il trombettista riproporrà il suo collaudato, ma sempre ricco di sorprese, duetto con il bandoneonista Daniele Di Bonaventura. Domenica 26 sarà quindi la volta di una interessantissima formazione al crocevia fra jazz, rock e world music capitanata dal sassofonista sardo Enzo Favata e comprendente il vibrafonista Pasquale Mirra, la bassista Rosa Brunello e il batterista Marco Frattini. Lunedì 27, spazio all’improvvisazione più fantasiosa con il duo di fisarmoniche formato da Antonello Salis (anche al pianoforte) e da Simone Zanchini. Il brillante trombonista Gianluca Petrella sarà di scena martedì 28 con la sua band denominata Cosmic Renaissance. Atmosfere più intime nelle serate di mercoledì 29, con i riflettori puntati sul trombettista Fabrizio Bosso, spettacolare virtuoso del suo strumento, in dialogo con la fisarmonica di Luciano Biondini; e giovedì 30 con il bassista Michael League, fondatore degli Snarky Puppy, e il pianista Bill Laurance, altro componente della popolarissima formazione statunitense. Venerdì 31, chiusura con gli Aires Tango del sassofonista di origine argentina Javier Girotto e con un seducente mix di tango e jazz che non lascia mai indifferente il pubblico.
Immancabili anche quest’anno i concerti pomeridiani alla Pinacoteca di San Domenico della sezione Exodus – Gli Echi della Migrazione; mentre la Chiesa di San Francesco ospiterà la sezione Young Jazz e lo spazio Cosmic Journey sarà ancora una volta riservato all’elettronica nelle sue varie tendenze. Live In The City è invece ilnome della nuova sezione di Fano Jazz By The Sea, nata con il preciso intento di contribuire a ripensare ad una città che torni a vivere e sia capace di ripristinare un clima di positiva e piacevole convivenza sociale, culturale ed economica, contribuendo a superare questo momento emergenziale. Grazie alla preziosa collaborazione con numerosi esercenti, piazze, vie del centro e del lungomare Lido, Sassonia, Torrette di Fano e PonteSasso saranno animate da quella musica nata proprio in mezzo alla gente. Una musica popolare, patrimonio dell’Umanità che ha sempre accompagnato le vicende sociali fin dal secolo scorso.
Fano Jazz By The Sea 2020 è organizzato da Fano Jazz Network in collaborazione con il Comune di Fano, con il contributo del Ministero delle Attività Culturali e Turismo MIBACT e della Regione Marche e il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Fano.
Link al programma https://www.italiajazz.it/attivita/festivals-e-rassegne/fano-jazz-sea
Photo Credit – Roberto Cifarelli