Pubblicato il 08/07/2019
Dal 22 al 28 luglio riflettori puntati sullo splendido borgo di Fara in Sabina per la XIII edizione delle Clinics del Fara Music, uno degli eventi didattici più attesi nel panorama jazziztico italiano. Una settimana di seminari full time con un corpo docenti davvero unico, a cui si affianca una programmazione di concerti e jam session che rappresenta il cuore del Fara Music Festival. Qualcuno ha definito tutto questo “un miracolo”, sicuramente i giovani musicisti che frequenteranno la Summer School 2019 a Fara vivranno un’esperienza irripetibile, parola di Enrico Moccia, il direttore artistico del festival e anima di tutto il progetto.
Fara Music Summer School 2019: 7 giorni di seminari full time. Partiamo dalle novità?
La formula è la stessa da anni. Docenti italiani e internazionali guidano le Summer School per un’intera settimana. Al mattino le lezioni di strumento, il pomeriggio gli ensemble. Il progetto prevede che i partecipanti siano guidati non solo dal proprio docente di strumento ma anche dagli altri insegnanti durante la musica d’insieme.
Quali sono i docenti italiani protagonisti di questa edizione? E gli ospiti internazionali?
Anche quest’anno abbiamo un corpo docente di livello assoluto. Musicisti internazionali e allo stesso tempo insegnanti eccelsi. La metà dei docenti è americana, rappresentata dal chitarrista Jonathan Kreisberg, il contrabbassista Matt Clohesy, il batterista Colin Stranahan, il pianista Martin Bejerano, l’altra metà italiana, con Roberto Gatto, Dario Deidda, Andrea Pozza e Fabio Zeppetella. E per il Dipartimento di canto ci sarà Cinzia Spata.
C’è un tema conduttore tra le Clinics 2019?
Credo che il Fara Music sia l’unico festival italiano che abbia scelto di unire concerti, seminari, accomodation, e palchi jam all’interno di un piccolo borgo medioevale. Il tema è dal 2007 lo stesso, ovvero, vivere un’esperienza unica lontano dai grandi centri metropolitani, in un contesto pieno di storia e tradizioni.
Fara Music Summer School è un progetto didattico tra i più accreditati in Italia: come siete riusciti a ottenere questi importanti risultati?
Ogni anno partiamo dall’analisi dei dettagli meno riusciti dell’edizione precedente, e cerchiamo di correggerli, migliorandoci edizione dopo edizione. L’altro elemento che fa la differenza è il numero ridotto di studenti. Le Master non superano i 70 studenti, e l’obiettivo è offrire un percorso didattico non affollato da troppi partecipanti. Cerchiamo di confrontarci con ogni studente, e nei limiti proviamo a supportarlo nell’organizzazione pratica, nella logistica, e nelle soluzioni che altre grandi organizzazioni difficilmente offrono.
Essere ospiti di un borgo suggestivo come quello di Fara Sabina che valore ha?
Chi vive in città non ha quasi mai avuto un’esperienza come quella del Fara Music. Ci si dimentica della macchina, si vive musica 24 ore al giorno tra i vicoli di uno dei borghi più belli del centro Italia, nelle aule, sui palchi, negli alloggi. Sei ore di didattica al giorno, 2 concerti ogni sera, le jam session fino a tarda notte. Per chi vive di e per la musica credo sia davvero il massimo, e poi Fara in Sabina è un borgo da visitare almeno una volta. A soli 40 minuti da Roma c’è una realtà magica che colpirà al cuore di chi parteciperà alla rassegna.
Perché iscriversi al Fara Music Summer School 2019 in una frase?
Seminari e concerti gratuiti a 450 metri di altezza lontano dal caos. Cosa volere di più…
Per tutti i dettagli sulle iscrizioni vedi link: https://www.faramusic.it/summer-school/
oppure scrivi a: info@faramusic.it