Pubblicato il 22/05/2023
“Abbiamo il compito di essere un antidoto alla guerra e a tutti i lati oscuri di quello che accade sulla Terra. Siamo coloro che devono ricordare alla gente della loro creatività”. Questo il pensiero di Chick Corea, che molto umilmente prendo in prestito. Considerato tra più grandi della storia del jazz, nominato 67 volte ai Grammy, Armando Antonio Corea per tutti Chick aveva origini italiane (nonni paterni calabresi, nonni materni siciliani). Chick Corea e la sua discografia sintetizzano la mia visione del jazz. Adoro il suo spiccato senso melodico, così come l’essere stato tra i maggiori esponenti della fusion, i suoi dischi in trio e il suo piano solo. Il jazz è il genere che più ha saputo intercettare i cambiamenti della società, è per questo motivo che continuo ad ascoltare la quasi totalità del jazz prodotto nell’ultimo secolo, dal New Orleans sound, alle fusioni con l’elettronica. La mia playlist per I-Jazz è la sintesi di quello che amo ascoltare. Spero vi piacerà…
Enrico Moccia, direttore artistico del Fara Music Festival
1. John Scofield | Simply Put
Lui è un mito per tutti i chitarristi al mondo. Nel 2011 al fianco di Bill Stewart, Mulgrew Miller e Scott Colley presentarono l’album al Fara Music Festival. A fine concerto rimasi con lui a parlare di chitarre, dischi, musica, cibo. Da rifare.
2. Roy Hargrove Quintet | I’m not so sure
Roy Hargrove non era in formissima in quel periodo e dopo un paio di anni ci ha lasciato. Un musicista unico, ricordo solo che appena salì sul palco per il sound check riconobbi il suo inimitabile suono, quello dei suoi dischi. Il concerto fu un’esplosione di Groove.
3. Pino Daniele | Sicily
Chick Corea, Pino Daniele e la Sicilia. Corea scrive la musica, Daniele il testo. Non c’è da aggiungere molto, basta chiudere gli occhi e cominciare a viaggiare. Magia.
4. Fabio Zeppetella American Quartet l Via Manzoni 7
Fabio Zeppetella non ha bisogno di presentazioni, ma in questo brano, insolitamente eseguito con una chitarra classica, esprime il massimo della sua musicalità. Ricordo ancora quando al fianco di Greg Hutchinson, Aaron Goldberg e Matt Penman entrarono al Tube Recording Studio per la session.
5. Unicam Jazz Quartet feat. Jonathan Kreisberg | Don’t be Afraid
Il primo album prodotto con la Emme Record Label. Un quartetto di giovanissimi musicisti provenienti dall’Università di Camerino, arricchito dalla presenza di Jonathan Kreisberg. “Don’t be Afraid” è una ballad che a distanza di molti anni continuo ad ascoltare sempre con emozione. Praticamente come un figlio.
6. Danilo Rea | Let it be
Era in programma il suo piano solo, la settimana prima del concerto il decreto anticovid impose la chiusura dei teatri. Nell’arco di qualche giorno programmammo 18 concerti in streaming, fummo i primi in Italia. Il concerto è ancora online, e Danilo fu pazzesco.
7. Enrico Pieranunzi & Gabriele Mirabassi | Rhapsody in blue
Altri due musicisti incredibili con cui è sempre bello collaborare. Enrico e Gabriele si trovano sempre a meraviglia, hanno un gusto musicale che in pochi possono permettersi. Per questo motivo ce li invidiano in tutto il mondo. Quest’anno saranno al Fara Music Festival con i loro progetti.
8. Simone Basile | Morning Raga
Simone è un musicista con cui collaboro da molti anni, e continua a crescere come musicista e compositore. Questo album è il risultato della sua evoluzione come musicista e come uomo.
9. Yellowjackets | Freedomland
Era un sabato di luglio, attendevamo gli Yellowjackets da mesi, il palco del Fara Music Festival allestito, credevamo in un soundcheck lunghissimo. Fu al contrario tutto semplicissimo, e il concerto clamoroso. Alla fine chiacchierammo di vini per tutta la serata. Mitici.
10. Chiara Civello | Non avevo capito niente
In occasione della presentazione di Wordless Song Fabio Zeppetella e Umberto Fiorentino ospitarono Chiara Civello. Tra i molti brani in scaletta, Chiara esegui’ anche una versione in Piano Solo di Non avevo capito niente. Fu un concerto magico.
11. Karima | Don’t let me be lonely tonight
Un brano di James Taylor riarrangiato al femminile. Karima ha una qualità vocale che mi colpisce sempre. Il brano poi è suonato alla grande, visti anche i musicisti coinvolti.
12. Kurt Rosenwinkel Trio | Ugly beauty
Un altro mito della sei corde. Disco eccellente. Il live riflette in toto la qualità del progetto discografico. Ah il super Dario Deidda al basso.
13. Roberto Gatto Quartet | Rambler
Roberto in questo album è batterista, produttore, compositore e arrangiatore al fianco di ottimi e giovani musicisti italiani. Il live fu realizzato in occasione della stagione “Green pass”.
14. Enrico Rava Quartet | Diva
Nel 2009 in occasione del suo concerto al Fara Music Festival, Enrico fu insignito della cittadinanza onorario di Fara in Sabina. Tornò a distanza di 10 anni per l’edizione Winter, in Teatro a Rieti. Oltre al bellissimo concerto, ricordo i suoi racconti a cena: New York, Harlem, i Black Panter, cinema.
15. Francesco Cafiso | Rasputin
Terminata la sessione di registrazione di Irene of Boston, esplose la pandemia. Ricordo le paure dei musicisti USA coinvolti, a causa delle comunicazioni che gli arrivavano dai media. A tre anni di distanza resta la musica, e Francesco merita una lode per la bellezza del progetto.
16. Mirabassi, Zeppetella, Deidda | Nuages
Tre musicisti incredibili, ma soprattutto tre amici. Veder nascere l’album in studio, un’esperienza unica. Ogni take era buona, ogni improvvisazione eccellente. STONES
17. Giuliani Lussu | Lover Man
Rosario Giuliani e Pietro Lussu hanno dimostrato che si può suonare del Be Bop senza la ritmica. Tribute to Bird è un disco esagerato. Tra i due c’è un interplay unico e poi questa versione di Lover Man è da brividi.
18. Kadri Voorand | Armupurjus
Kadri Voorand suonò per la prima volta assoluta in Italia al Fara Music circa 10 anni fa. Dopo qualche anno, innamorata della Sabina, ha deciso di realizzare il suo album al Tube Recording Studio. A distanza di qualche mese ha ottenuto il Premio come miglior album estone, e lei come miglior artista. Felice per Kadri.
19. Tuck & Patti | In a sentimental mood
Fu il mio primo concerto internazionale organizzato. Quasi 15 anni fa, tra schede tecniche, camerini, backliner, fiori sul palco, credevo di impazzire. Non avevo grandissima esperienza e l’idea mi metteva in ansia. Alla fine fu tutto semplicissimo. Loro due incredibili sul palco e deliziosi nel back stage.
20. Francesca Remigi Archipelagos | Gomorra
Francesca è una musicista giovanissima ma con le idee chiare, e lo si percepisce da come suona e scrive. Questo album riunisce alcuni tra i più interessanti musicisti della nuova generazione, tra i quali Federico Calcagno. Top Jazz.
Il Fara Music Festival ha prodotto oltre 200 concerti a partire dal 2007 con protagonisti alcuni tra i più grandi jazzisti a livello nazionale e internazionale. Ideato nel 2007, il festival è ormai riconosciuto come un evento culturale e didattico a carattere internazionale, e ha ottenuto importanti patrocini: dall’Unesco per “l’alto valore dell’iniziativa”, dall’Istituto italiano di Cultura di New York, dall’Ambasciata di Slovacchia, dall’Ambasciata d’Estonia, e da quelle di Austria, Lussemburgo, Polonia.