
Tra le principali esigenze emerse nell’ambito della riflessione sul sostegno alla scena jazz italiana – non solo pienamente allineata ai migliori standard qualitativi europei dal punto di vista artistico, ma anche considerata da critica e pubblico tra le eccellenze espressive continentali – quella della promozione e del supporto ai giovani musicisti e alle giovani band ha assunto una centralità ineludibile.
Negli ultimi anni infatti, la maturazione di una nuova – e più consapevole – generazione di musicisti (in grado di fare sintesi di differenti influenze), è stata salutata con rinnovata attenzione sullo scenario internazionale ed è emerso chiaramente come la presenza di strumenti di supporto in molte altre nazioni richiede che si possa e debba dialogare (sia in termini di esportazione che di scambio) con strategie adeguate.
In quest’ottica I-Jazz, che rappresenta quasi interamente i principali festival jazz della penisola, ha ideato un progetto articolato in grado di favorire in modo organico e strutturato la presenza di jazzisti italiani in festival, club e rassegne europee; l’organizzazione di annuali Italian Jazz Days in alcuni importanti festival selezionati; la presentazione delle migliori proposte agli operatori internazionali attraverso showcase annuali; una più organica presenza e distribuzione nell’ambito degli stessi festival italiani (che per motivi fiscali o di più facile appeal commerciale spesso prediligono nomi esteri), alcuni dei quali sosterranno anche la creazione attraverso lo strumento delle residenze artistiche.
Il progetto intende perseguire il fondamentale risultato di fornire ai musicisti e alle musiciste italiane delle nuove generazioni una serie di strumenti fondamentali per poter promuovere la propria professione creativa allo stesso livello dei colleghi europei, facendosi così conoscere e potendosi avvalere delle principali reti di scambio e di produzione creativa (attraverso l’incontro con colleghi e colleghe della medesima generazione o più esperti, nonché attraverso l’uso mirato delle residenze) che è un momento ineludibile della propria formazione umana e lavorativa, nonché di quell’articolato processo che porta ai migliori esiti espressivi.
Nel 2018, primo anno del progetto sostenuto dal MIC, le band sostenute sono state:
Francesco Diodati Yellow Squeeds
Francesco Diodati (guitar); Enrico Morello (drum); Enrico Zanisi (piano); Glauco Benedetti (bassotuba); Francesco Lento (trumpet)
DRIVE!
Giovanni Guidi (piano, fender rhodes); Joe Rehmer (bass); Federico Scettri (drum)
Clock’s Pointer Dance
Paolo Malacarne (trumpet); Andrea “Jimmy” Catagnoli (sax); Andrea Baronchelli (trombone); Michele Bonifati (guitar); Filippo Sala (drum)
Alessandro Lanzoni piano Solo
Simona Severini solo guitar and voice
Francesco Ponticelli Big Mountain, Small Path
Francesco Ponticelli (bass); Enrico Morello (drum); Enrico Zanisi (piano); Stefano Carbonelli (guitar); Daniele Tittarelli (sax); Alessandro Presti (trumpet)
Alessandro Paternesi P.O.V Quintet
Alessandro Paternesi (drum); Enrico Zanisi (piano); Simone La Maida (sax); Gabriele Evangelista (bass); Francesco Fiorenzani (guitar)
Enrico Zanisi piano solo
Jacopo Ferrazza Trio
Jacopo Ferrazza (bass); Valerio Vantaggio (drum); Stefano Carbonelli (guitar)
Carmine Ioanna Quartet
Carmine Ioanna (accordion); Alex Gorbi (bass); Frank Savoretti (percussion); Daniele Castellano (guitar)
Honest Kriminals
Federico Pierantoni (trombone); Davide Angelica (guitar); Filippo Cassanelli (bass); Simone Sferruzza (drum)