Pubblicato il 15/11/2018
Domenica 25 novembre prende il via a Pisa Domeniche in Jazz a Palazzo Blu, un ciclo di lezioni concerto curate e condotte da Francesco Martinelli, e realizzate grazie alla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Blu e Pisa Jazz.
La nuova rassegna, promossa dall’associazione ExWide con il contributo della Fondazione Pisa e del Comune di Pisa, propone tre lezioni concerto nel 2018 e un appuntamento nella primavera del 2019 con l’obiettivo di far conoscere al grande pubblico protogonisti indiscussi di questo genere musicale. Si parte il 25 novembre con “Le canzoni che hanno fatto la storia del jazz: gli standard”, incontro dedicato a quel repertorio condiviso di canzoni che formano il bagaglio musicale di ogni jazzista. A fare da canovaccio alla discussione, il libro sugli standard scritto da Ted Gioia, mentre per la parte musicale sarà presente un trio d’eccezione: Nico Gori al clarinetto, Piero Frassi al pianoforte e Michela Lombardi alla voce.
Il secondo appuntamento “Around Lennie – Lennie Tristano e il pianoforte nel jazz”, in programma domenica 2 dicembre, avrà come protagonista Lennie Tristano, figura chiave della storia del jazz ma ai più sconosciuto. Pianista cieco di origini italiane, Lennie Tristano ha esplorato nel modo più rigoroso il mondo dell’improvvisazione, prendendo come punto di riferimento le geometrie di Bach e la creatività di Charlie Parker. Tristano ha anche anticipato l’uso della manipolazione dei nastri e fondato la didattica jazz. Uno dei maggiori specialisti italiani del pianoforte jazz, Mauro Grossi, gli rende omaggio a Pisa anticipando le celebrazioni del centenario della sua nascita, in programma per il prossimo anno.
Il ciclo delle lezioni concerto si concluderà domenica 16 dicembre con l’incontro “Django Reinhardt: il genio zingaro che ha fondato il jazz europeo” dedicato al genio musicale diun artista che ha contribuito con la sua produzione alla fondazione del jazz europeo. Una figura, quella di Django Reinhardt, delineata attraverso video, ascolti e immagini, ma anche con la sua musica fatta rivivere dal chitarrista Jacopo Martini, uno dei migliori specialisti italiani del genere manouche, affiancato da Sergio Aloisio Rizzo alla chitarra e Matteo Anelli al basso.
A distanza di qualche mese, domenica 31 marzo, le domeniche in jazz tornano con “King Zulu: Jean-Michel Basquiat dà una lezione di storia del jazz”, una lezione dedicata alla scoperta di “King Zulu” il capolavoro del grande pittore americano Jean-Michel Basquiat, e alla lezione di storia del jazz in esso contenuta. Del grande dipinto del 1986 verranno analizzate le fonti iconografiche, la loro relazione con la musica e il modo in cui Basquiat le ha modificate e riutilizzate per raccontare la sua storia disseminando il dipinto di indizi nascosti; le immagini, i video e gli ascolti proposti porteranno a una comprensione del dipinto come commento sulle radici e sullo sviluppo del jazz, nell’ambito della complessa trama della cultura africano-americana e della creatività nelle Americhe.
Francesco Martinelli, impegnato fino dagli anni Settanta nella diffusione della cultura jazzistica in Italia come organizzatore di concerti, giornalista, saggista e traduttore, è il curatore del volume The History of European Jazz – The music, musicians and audience in context, pubblicato lo scorso febbraio, a conclusione di un vasto progetto internazionale promosso da European Jazz Network.
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