Pubblicato il 22/08/2017
“L’arte, la musica come criterio di educazione alla bellezza, sono motivo di crescita per ciascuno e, per la nostra comunità, sono anche opportunità di rinascita e ricostruzione”. A pochi giorni dall’inizio dell’atteso appuntamento con “Il Jazz italiano per le terre del sisma”, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi sottolinea il valore di un’iniziativa che quest’anno affianca alla sua città tre luoghi simbolo del terremoto dello scorso anno: Scheggino, Camerino e Amatrice.
“Partendo da una condivisione che abbraccia tutta la città, – prosegue Pierluigi Biondi – città a noi vicine, l’evento “Il Jazz italiano per le terre del sisma” rinnova riti di festa, crea occasioni reali di incontro. Sono grato, e siamo grati, per questo, al ministro Dario Franceschini e a Paolo Fresu. Ci hanno restituito il ricordo di anni preziosi e ricchi di cultura in cui L’Aquila era una regina, ci hanno mostrato nuovi volti della nostra città, ci hanno aiutato nell’opera di recupero di spirito, ci hanno fatto vedere che possiamo tornare e possiamo persino migliorare”.
“Riscoprendo le nostre radici, – conclude il sindaco Biondi – oggi diamo vita insieme a uno degli eventi più interessanti e degni di rilievo, artisticamente, socialmente e organizzativamente, degli ultimi anni, secondo uno splendido percorso ideale e reale da Scheggino fino a qui, di resistenza, resilienza e amor di vita”.
Un evento capillare, capace di esaltare e radicare una sensibilità diffusa grazie al linguaggio universale della musica. “Il jazz italiano continua a mobilitarsi all’insegna della solidarietà – dichiara Paolo Fresu, direttore artistico dell’intero progetto – presenziando non solo all’Aquila (per il terzo anno consecutivo) ma anche ad Amatrice, Camerino e Scheggino. Le quattro regioni del centro Italia portano con sé una forte tradizione jazzistica. Non solo per il numero di musicisti a cui hanno dato i natali ma per la qualità storica e architettonica di città e borghi che si legano, da sempre, alla cultura e al turismo e che oggi sposano le ambizioni di un linguaggio contemporaneo e in divenire come il jazz”.
“A partire da giovedì 31 agosto – prosegue Paolo Fresu – saremo presenti capillarmente nei luoghi feriti con oltre 700 musicisti e circa 140 concerti. Una maratona di musica che durerà 4 giorni e si concluderà domenica 3 settembre all’Aquila, con un programma di concerti distribuiti in 18 diversi luoghi della città, dalle 11 fino a notte fonda”.
“Se i suoni divengono strumento di comunione e riflessione – conclude Fresu – si rafforza così il messaggio universale della musica da intendersi come idioma capace di migliorare il mondo mostrando tutta la sua forza comunicativa e poetica”.
A questo punto, il countdown per “Il Jazz italiano per le terre del sisma” è partito. Tre giorni di musica tra Umbria, Marche e Lazio per arrivare all’appuntamento finale il 3 settembre a L’Aquila. Vi aspettiamo! #jazz4italy
Programma completo al link: http://italiajazz.it/attivita/festivals-e-rassegne/il-jazz-italiano-le-t…