Pubblicato il 05/05/2023
“Nonostante tutto. Nonostante un presente complesso che mai avremmo immaginato di dover vivere, il bisogno di emozione e di pathos nonché di condivisione che alimenta le nostre vite non è stato spazzato via”. Con queste parole Paolo Fresu presenta l’edizione trentasei di Time in Jazz, in programma dall’8 al 16 agosto a Berchidda e altri centri del nord Sardegna. Un festival che quest’anno vuole idealmente abbracciare diverse età e generazioni e che ha scelto come parola chiave Futura, prendendo in prestito il titolo dell’omonima canzone di Lucio Dalla. “Futura è un progetto d’amore. Futura è visione e coraggio. Quello di affrontare questo presente che va condiviso nel crossover generazionale e con quell’apertura che è del jazz in quanto musica meticcia e attuale”.
Incrocio di generazioni e di generi musicali diversi, jazz ma non solo, quello di Time in Jazz 2023 sarà ancora una volta un viaggio ricco di appuntamenti con protagonisti, insieme alla musica, l’arte, la letteratura, il pubblico più giovane e, naturalmente, la Sardegna con i suoi borghi, paesaggi campestri e scorci marini.
Esempi emblematici dell’idea di crossover che guida questa edizione i GuerzonCellos, duo bolognese composto da Enrico e Tiziano Guerzoni, padre e figlio, che suonano il violoncello in modo eclettico e originale; e poi “popOFF!”, il progetto con cui Paolo Fresu e la cantante Cristina Zavalloni rendono omaggio in chiave jazz alle canzoni dello Zecchino d’oro; nella stessa chiave di incrocio fra diverse generazioni spicca il duo del sassofonista Roberto Ottaviano (classe 1957) con il ventinovenne chitarrista inglese Rob Luft, come anche il quintetto che riunisce quattro giovani musicisti intorno alla batteria di un autentico senatore del jazz italiano, Gianni Cazzola (classe 1938): una delle tante dimostrazioni di come questa musica non conosca limiti di tempo e di età, praticando da sempre quello scambio tra generazioni che ne costituisce la linfa vitale.
Il termine crossover calza bene anche a un altro specialista di piatti e tamburi, Tullio De Piscopo (classe 1946), batterista che ha incrociato nel corso della sua lunga e variegata carriera artisti del calibro di Pino Daniele, Astor Piazzolla, Chet Baker, Max Roach, Gerry Mulligan, tra i tanti: “Dal blues al jazz con… andamento lento”, come recita il titolo del suo concerto che l’8 agosto a Puntaldia farà da ouverture alla nove giorni di Time in Jazz.
Altri incroci sono quelli fra stili e generi musicali che proporranno altri protagonisti del festival: Il pianista Francesco Cavestri col suo progetto di incontro fra il jazz e l’hip-hop; i Colle der Fomento, tra i gruppi rap italiani più influenti, che con Kaos & Dj Craim e il quartetto romano La Batteria daranno vita a “Good Old Boys Grand Orchestra”; Giovanni Iacovella con la sua performance audiovisiva; il quartetto d’archi Alborada con Dj Cris; Dhafer Youssef con il suo oud tra Oriente e Occidente; i Savana Funk con il rapper e cantautore Willie Peyote.
Diverse protagoniste femminili, anche quest’anno, nel cast del festival: Malika Ayane, al centro di uno degli appuntamenti immancabili di ogni edizione: l’omaggio a Fabrizio De André a L’Agnata; la cantante Serena Brancale; la pianista Sade Mangiaracina con un tributo a Lucio Dalla; la cantautrice e pianista Carolina Bubbico alla testa di un trio tutto al femminile.
Ma è davvero un cartellone fitto di nomi e di proposte quello del trentaseiesimo Time in Jazz: il flautista Nicola Stilo, il chitarrista norvegese Eivind Aarset, il gruppo Guano Padano, il trio Melodrum, il fisarmonicista francese Vincent Peirani, il gruppo africano (del Burkina Faso) Farafina, la Rusty Brass Band, l’organettista sardo Pierpaolo Vacca, il bandoneonista Daniele di Bonaventura; e poi gli ospiti degli appuntamenti dopoconcerto curati dal musicista berchiddese Nanni Gaias col suo trio: il beatboxer Alien Dee, il rapper sassarese Don Malo, il cantante e chitarrista emiliano Stefano Barigazzi; e ancora i protagonisti del FestivalBar, la vetrina di formazioni e solisti ospitata dai bar berchiddesi: TribalNeed, Federico Fenu, Gabriele Pollina, il duo Sprigu di Andrea Sanna e Marco Coa.
Tanta musica, jazz e non solo, dunque, ma anche mostre, presentazioni di libri e incontri con gli autori (tra gli ospiti la scrittrice Barbara Baraldi e Paolo Crepet), iniziative di promozione e sensibilizzazione ambientale, le attività per i bambini dell’ormai consueto spazio di Time to Children, e altro ancora, saranno una volta di più gli elementi del ricco mosaico di proposte del festival.
Link al programma di Time in Jazz 2023
Sxheda socio I-Jazz Time in Jazz