Pubblicato il 30/10/2023
Il 31 ottobre 1990 a Catanzaro nasceva la Cooperativa Atlantide dalla volontà di nove giovani di far riemergere un “continente perduto” esistente, ma sommerso, di idee, creatività, capitale umano e competenze che, dopo appena sette anni, in collaborazione con l’Arci dava vita al Catanzaro Jazz Fest. E proprio per festeggiare il traguardo della XXIII edizione, quest’anno il festival ha scelto proprio il 31 ottobre per inaugurare il programma dei nuovi appuntamenti.
Un festival intitolato al capoluogo calabrese con l’obiettivo di renderlo un appuntamento stabile, identitario per i suoi abitanti e attrattivo per gli appassionati, i visitatori e i turisti, come avviene in altre realtà italiane e internazionali che si identificano con le loro manifestazioni di maggior richiamo. Il Catanzaro Jazz Fest negli anni è diventato un punto di riferimento per il pubblico e gli addetti ai lavori, e un trampolino di lancio per tanti giovani musicisti calabresi formatisi anche grazie alla frequentazione del festival.
Alcuni di loro ospiti dell’anteprima del CJF il 21 giugno, Festa della Musica, nell’ambito della manifestazione Ci vediamo da Margherita “JOY’S WING – A New Calabrian Quartet”, tutti musicisti con una solida esperienza su prestigiosi palcoscenici italiani ed europei, riunitisi per la prima volta nella comune regione d’origine, con un progetto atipico e originale.
Protagonisti del concerto inaugurale del festival, in programma martedì 31 ottobre, Donatello D’Attona al pianoforte e Massimo Bonucelli all’elettronica con Kodex Breakdown. Un progetto di musica elettroacustica presentato attraverso un’esecuzione improvvisata di materiale originale e sulla rielaborazione in tempo reale di opere di altri compositori, spaziando dal jazz al rock alla musica classica.
Si prosegue poi, giovedì 23 novembre, con il laboratorio musicale MusiNote all’Istituto comprensivo “Casalinuovo”, a cura di Christian Russano. Il giorno successivo, venerdì 24 novembre, grande attesa per l’arrivo di The Bright 5tet, con Antonio Ottaviano al sassofono, Federico Bosio alla chitarra elettronica e acustica, Vittorio Solimene al piano, Vincenzo Quirico al contrabbasso e Sergio Mazzini alla batteria (Centro Polivalente “M. Rossi”, ore 21).
Antonio Ottaviano, vincitore del Premio Massimo Urbani nel 2022, è l’autore di questo progetto che vuole raccontare la semplicità e le emozioni di alcuni momenti ed esperienze vissuti dall’autore e sfociati nel concept album d’esordio Bright as the Sun, uscito nel marzo 2023 per l’etichetta Emme Record Label. Un disco al quale ha preso parte come special guest Rosario Giuliani, già ospite del CJF nel 1998, presente nella traccia “Suite et poursuite III” di sua composizione. Tutti i brani sono stati scritti di getto e sono caratterizzati da un suono moderno e brillante, in cui a spiccano interplay, frasi, idee e tanta energia. Non a caso la title track dell’album, Bright as the Sun, è una metafora dell’amicizia, qualcosa di puro e luminoso come il Sole.
Molto denso il programma delle giornata del 25 novembre. Si parte alle ore 11 al Centro Polivalente “M. Rossi” con la presentazione del CD OrCheStrana – Come un pozzo vuoto. Musica e Teatro per le vittime di violenza, un dramma musicale, co-finanziato dal Ministero della Cultura e con il contributo di Nuovo Imaie, sulla violenza sessuale domestica, con testo teatrale di Giacomo Carbone, musiche e direzione d’orchestra di Nicola Pisani; special guest Ettore Fioravanti e Luca Garlaschelli, voci recitanti Giancarlo Fares e Sara Valerio.
Nel pomeriggio, alle 17, è in programma un tour guidato dal titolo “I luoghi delle donne”, a cura di Angela Rubino. Una visita guidata ad alcuni luoghi della città di Catanzaro, collegati a figure femminili di rilievo che sono state capaci di lasciare una traccia indelebile nella storia, non solo locale. Tra loro, donne comuni, nobildonne, artiste che hanno reagito con caparbietà alle limitazioni e ai pregiudizi del loro tempo, tracciando il solco di un cammino autentico fatto del loro talento e delle loro inclinazioni, e per questo, in molti casi, hanno pagato un prezzo alto e doloroso. L’itinerario comprende anche la visita al Murale della donna al telaio realizzato su una casa del quartiere Filanda: simbolo del ruolo di primo piano ricoperto dalle donne nel campo dell’Arte della Seta, dedicato alla figura di Maria Donato che viveva proprio in quella casa e ha speso la propria vita da insegnante per l’elevazione culturale delle classi più umili nel secondo dopoguerra.
Alle 21, da non perdere il concerto di Faber Musicae, sestetto composto da musicisti di formazione tanto solida quanto varia, provenienti dagli ambiti della classica, del jazz, della world music: Alessandro Castriota Skanderberg voce, Nicola Pisani sassofono, Piero Gallina violino e lira calabrese, Massimo Garritano chitarra, Checco Pallone chitarre e percussioni a cornice, Carlo Cimino contrabbasso (Centro Polivalente “M. Rossi” ).
Grazie a un lavoro collettivo sono state arrangiate alcune tra le più famose canzoni del cantautore genovese, che a vario titolo fanno parte del nostro immaginario e della nostra storia. L’adozione di varie tecniche di orchestrazione e il gusto per lo stravolgimento ritmico caratterizzano il lavoro svolto dal gruppo che ha mantenuto integralmente i testi pur facendoli rivivere attraverso l’interpretazione del cantante/attore Alessandro Castriota Skanderberg. I musicisti interpretano Il Pescatore, La canzone di Marinella, Don Raffaé e altri brani, guardandoli con occhio nuovo, anzi con orecchio nuovo. I testi vengono esaltati in un tessuto musicale che mescola sapientemente fascinazioni rock e pop a suggestioni classiche, non tralasciando momenti improvvisati.
Link al programma di Catanzaro Jazz Fest 2023
Scheda socio I-Jazz Cooperativa Atlantide