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Con Florian Arbenz e Greg Osby ripartono gli eventi di You Must Believe in Spring

Pubblicato il 11/04/2022

Home Page › Notizie › Da non perdere › Con Florian Arbenz e Greg Osby ripartono gli eventi di You Must Believe in Spring

Tutto pronto a Mantova per la nuova serie di concerti e iniziative speciali della rassegna You Must Believe in Spring promossa dall’Associazione culturale 4’33”.

Si riparte giovedì 28 aprile al Cinema del Carbone con un duo d’eccezione: il batterista Florian Arbenz e il sassofonista Greg Osby. La relazione artistica tra i due musicisti si è consolidata nell’arco di 23 anni e rappresenta uno straordinario connubio artistico. L’esplorazione musicale dei due musicisti ha a che fare con il titolo del loro ultimo lavoro Reflections of the Eternal Line che mette in scena l’idea di linee compositive continue che si intersecano e dialogano tra loro, il progetto nasce assieme all’artista Stephan Spicher che interpreta sulla tela il movimento ritmico e melodico dei due musicisti.

Martedì 3 maggio, nella Sala dei Cavalli di Palazzo Te, riflettori puntati sul contrabbasso del liutaio Cristiano Scipioni e il contrabbassista Michael Formanek, miscela perfetta per assaporare le straordinarie doti di uno dei più creativi contrabbassisti oggi in attività. Il suo lavoro Imperfect Measures nasce nel 2017 e rappresenta un percorso originale sulle possibilità espressive dello strumento in relazione alla costruzione di melodie attraverso l’improvvisazione. Alle 17.30 presso lo Spazio Te il pubblico potrà incontrare Michael Formanek e il liutaio Cristiano Scipioni assieme ai componenti del quartetto Life on Art.

Mercoledì 4 maggio si torna al Cinema del Carbone dove il musicologo Stefano Zenni presenta Il trionfo del bastardo, l’autobiografia musicale di Charles Mingus. Non c’è jazz più autobiografico di quello di Charles Mingus. Nella sua musica il contrabbassista ha riversato umori, emozioni, idee, rabbia ma anche segni che rimandano al proprio universo interiore, agli affetti familiari, alle esperienze di vita, alle frustrazioni razziali e ingiustizie sociali. Utilizzando forme musicali innovative, il compositore ha proiettato la propria interiorità in una dimensione collettiva, in cui ogni individuo improvvisa con la sua voce strumentale per unirsi nel grande affresco corale della socialità umana. Evento in collaborazione con Garosi Hi-Fi.

Giovedì 5 maggio, sempre nella Sala dei Cavalli Palazzo Te, concerto del quartetto Life on Art composto da Federica Michisanti contrabbasso, Eloisa Manera violino, Maria Vicentini viola e Salvatore Maiore violoncello. Il concerto concluderà il progetto residenziale Life on Art Quartet, in programma a Palazzo Te dal 3 al 5 maggio, che rientra nel programma di attività laboratoriali dedicate alle arti performative inserite nella rassegna. La residenza prevede tre giorni di prove alle quali potranno assistere gli studenti del Liceo musicale Isabella d’Este guidati dal professor Leandro Lo Bianco il quale proporrà una propria composizione da far eseguire al quartetto. Durante la residenza ci saranno momenti di ascolto e di dialogo tra gli studenti e i musicisti, gli studenti avranno inoltre il compito di documentare l’evento.

Sabato 7 maggio gran finale al Teatro Bibiena per il concerto di Myra Melford e il suo nuovo progetto compositivo dal titolo Fire and Water. Un progetto ispirato al lavoro che il pittore americano Cy Twombly realizzò durante il suo soggiorno a Gaeta nel 1981 e che porta il titolo For Love of Fire and Water, una serie di disegni oggi custoditi presso il Museo Brandhorst di Monaco di Baviera. Sul palco, ad affincare Myra Melford, Mary Halvorson alla chitarra, Ingrid Laubrock ai sassofoni, Tomeka Reid al violoncello, e Susie Ibarra a batteria e percussioni.

Un evento che si annuncia ricco di suggestioni e dal grande impatto emotivo, come annuncia la stessa artista: “La partitura include istruzioni di testo, spesso relative ai disegni che forniscono inoltre informazioni grafiche alle interpreti, nonché notazioni occidentali per melodie composte, armonie e groove ritmici. Trovo che i disegni permettano spazi per l’improvvisazione musicale e l’interazione basata sull’energia, i colori, i gesti e il movimento suggeriti dalle linee evocative di Twombly. La suite della durata di un concerto segue liberamente questi disegni mentre catturano, definiscono ed evocano stati diversi nel rapporto in continua evoluzione tra sole e mare a Gaeta”.

Link al programma You Must believe in Spring 2022
Scheda socio I-Jazz Associazione 4’33”

Categoria: Da non perdere Tag: festival, jazz, Mantova, You Must Believe in Spring

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credits: TP

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