Pubblicato il 09/10/2018
Un intero mese di musica per la nuova edizione di Bologna Jazz Festival, che inizia giovedì 25 ottobre e dedicata al tema della Big Band Theory. I protagonisti principali del festival, infatti, saranno i grandi organici orchestrali e vari altri ensemble di ampie dimensioni, che saliranno sui palcoscenici dei più importanti teatri bolognesi (Teatro Arena del Sole, Teatro Duse, Unipol Auditorium), ma anche in numerosi altri luoghi cittadini e persino nell’area metropolitana e nelle province di Modena e Ferrara.
La parata in ‘formato’ orchestrale prenderà il via sin dalla prima serata del festival, giovedì 25 ottobre al Teatro Consorziale di Budrio, con la New Talents Jazz Orchestra, formazione residente dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, diretta da Mario Corvini e con la presenza solistica di Stefano Di Battista al sax. Martedì 30 ottobre al Teatro Arena del Sole arriverà la più brillante tromba del jazz nazionale, Fabrizio Bosso, con il suo quartetto e in aggiunta l’ensemble di Paolo Silvestri.
All’insegna della novità, sabato 3 novembre all’Unipol Auditorium, l’incontro tra il sassofonista californiano David Murray e la Tower Jazz Composers Orchestra: un solista afroamericano di culto da una parte e un’intera orchestra, esuberante e ardita, dall’altra. La produzione più importante del Bologna Jazz Festival 2018 andrà in scena lunedì 5 novembre al Teatro Duse, con la vocalist Cécile McLorin Salvant, ospite speciale della Clayton-Hamilton Jazz Orchestra, diretta da Jeff Clayton (sax alto), John Clayton (contrabbasso) e Jeff Hamilton (batteria): “La migliore big band d’America” incontra la nuova punta di diamante del canto jazz profondamente ancorato alle radici afroamericane.
All’Unipol Auditorium, mercoledì 7 novembre, andrà in scena l’SFJAZZ Collective, ottetto all stars dall’organico in costante evoluzione che raggruppa nella sua ine up alcuni dei più rinomati nomi del panorama statunitense: Miguel Zenón, David Sánchez, Ethienne Charles, Robin Eubanks, Warren Wolf, Edward Simon, Matt Brewer e Obed Calvaire. Mercoledì 14 novembre all’Unipol Auditorium, sul palco arriverà Enrico Pieranunzi, in veste di sosista e anche direttore dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, in scaletta musiche di John Lewis arrangiate da Michele Corcella.
Il Bologna Jazz Festival è jazz life a 360°: alle serate teatrali si affianca una vivace programmazione fatta di numerosi jazz club, piccoli teatri e spazi alternativi, a partire da due roccaforti della tradizione jazz cittadina come la Cantina Bentivoglio e il Torrione San Giovanni – Jazz Club Ferrara; Bravo Caffè, meta iconica delle notti bolognesi. Non mancano in programma eventi speciali, come il progetto “Sound Routes. Notes To Get Closer”, dedicato all’integrazione sociale e professionale dei musicisti migranti e rifugiati.
Da segnalare anche il Progetto didattico “Massimo Mutti”, giunto alla sesta edizione e articolato in varie sezioni. Una di queste coinvolgerà la Big Band del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna che sarà protagonista del concerto di martedì 20 novembre al Teatro Testoni, dedicato alle musiche di Herbie Hancock: una celebrazione dei sessant’anni dal primo festival jazz bolognese, con ospiti numerosi solisti felsinei. Sempre in ambito di didattica musicale, sabato 17 novembre all’Unipol Auditorium, il Bologna Jazz Festival ospiterà Il Jazz va a Scuola, il primo convegno nazionale rivolto al mondo della scuola, a cura della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano, presieduta da Paolo Fresu, e del MIUR. Saranno mappate le esperienze di collaborazione in atto tra il mondo del jazz e quello della scuola, con l’intento di elaborare innovativi percorsi di sperimentazione didattica per gli studenti di ogni ordine e grado.
Programma completo al link: https://italiajazz.it/attivita/festivals-e-rassegne/bologna-jazz-festival