Pubblicato il 12/09/2017
Atelier Musicale è una delle stagioni musicali più interessanti della scena musicale italiana. Da ventiquattro anni propone a Milano musiche di ricerca, passando dalla classica, alla contemporanea, al jazz e ai territori di ibridazione di sonora e di sensibilità. Maurizio Franco e Gianni Bombaci, due dei fondatori di Atelier Musicale e di Secondo Maggio, l’associazione culturale che la anima, raccontano la storia di Atelier musicale e il programma della nuova edizione, che prende il via sabato 30 settembre con i concerti all’auditorium Giuseppe Di Vittorio presso la Camera del Lavoro di Milano.
“L’associazione e la rassegna – dichiara Gianni Bombaci – nascono con una doppia volontà: ricerca e divulgazione, in tutti gli ambiti delle musiche contemporanee, dal jazz alla musica classica-contemporanea, e dell’attività educativa per far comprendere come le modificazioni della sensibilità siano in connessione con i cambiamenti sociali. Non a caso tutti i concerti sono introdotti dalle stimolanti presentazioni di Maurizio Franco”. E per molti dei concerti in programma si tratta di prime assolute.
Fin dalle prime edizione, infatti, tra gli obiettivi della rassegna c’è quello di favorire un ascolto più attento, critico e partecipe da parte del pubblico. “L’Atelier cerca di portare a Milano progetti e musicisti che altrimenti nessuno riuscirebbe ad ascoltare – aggiunge Maurizio Franco – e sostenere attivamente i giovani, puntando molto sulla formazione del pubblico”. Un impegno che si concretizza anche nella valorizzazione dei giovani musicisti di jazz. “All’inizio della rassegna – ricorda Bombaci – le scuole di jazz non avevano ancora dato i loro frutti, molti erano autodidatti, ora, anche grazie ai Civici Corsi di Jazz, la cognizione e la sicurezza dei musicisti è notevolmente migliorata. E siamo fieri di poter dire che tutti i grandi del jazz milanese e italiano sono passati da noi”.
Aree d’incontri è il titolo della prossima edizione di Atelier Musicale, un programma che prosegue con decisione sul duplice terreno della valorizzazione dei giovani e degli intrecci culturali tipici della scena musicale contemporanea, senza dimenticare la grande tradizione del jazz e della musica euro colta. Tutte le date rappresentano delle prime assolute o delle prime milanesi, in molti casi con la presentazione di novità discografiche. Tra i nomi in programma: la Bovisa New Orleans Jazz Band con Luciano Invernizzi, la presenza femminile con Federica Colangelo, Zoe Pia e Simona Severini, il trio del vocalista trasversale Boris Savoldelli, la composizione italian del Dedalo Ensemble e il nuovo progetto del trombettista Flavio Boltro.
Da segnalare poi un originale progetto di Enrico Intra che, con Joyce Yuille e Marcella Carboni, e un organico completato da Bortone, Basso e Tamborrino ripensa in chiave contemporanea il gregoriano e lo spiritual. Successivamente Gaetano Liguori, altro nome storico del jazz, si ispirerà al mondo delle minoranze e in particolare all’universo ebraico. Poi, due concerti omaggiano altrettante figure della musica italiana, soprattutto di quella di scena: Nino Rota, con le sue colonne sonore, troverà una particolare interpretazione dal duo Balzaretti-Carbotta, mentre Fiorenzo Carpi, il musicista di Strehler, vedrà risuonare le sue pagine in chiave jazz con il trio “danese” di Antonio Zambrini. Altre due nuove voci della musica d’oggi presenti in cartellone sono il trombonista Filippo Vignato, miglior nuovo talento del jazz italiano nel Top Jazz 2016, e il quartetto svizzero Kaleidoskopie, versione attuale e moderna del Kronos Quartet.
Programma completo al link: http://italiajazz.it/attivita/festivals-e-rassegne/atelier-musicale
Si ringrazia per la collaborazione Marc Tibaldi