Pubblicato il 08/11/2022
Sfida vinta per l’associazione I-Jazz che, anche quest’anno, ha reso il jazz italiano protagonista di un importante iniziativa culturale grazie al convegno “Jazz, territorio e bellezza”, che si è tenuto il 5 e 6 novembre a Parma, nella sede della Casa della Musica. Due giorni di interventi, relazioni e confronti che hanno coinvolto rappresentanti della politica culturale italiana, esperti di economia, giornalisti, progettisti culturali, operatori dello spettacolo dal vivo, e che ha potuto contare sulla presenza, tra il pubblico, di numerosi direttori artistici di importanti festival italiani di musica jazz.
Un programma che ha puntato i riflettori sulle best practices in materia di valorizzazione dei beni artistici, culturali e del territorio attraverso la musica jazz, senza dimenticare il tema della sostenibilità e delle politiche green per gli eventi culturali, e le sfide che attendono il terzo settore. Ad aprire i lavori il saluto del Sindaco di Parma Michele Guerra, dell’assessore alla Cultura Lorenzo Lavagetto, e in veste di padrone di casa di Roberto Bonati, presidente di ParmaFrontiere.
L’intervento del presidente FAI Marco Magnifico, ha poi aperto la tavola rotonda moderata da Francesca Velani, direttrice LuBeC, che ha avuto tra i relatori: Serafino Paternoster (Apt Basilicata), Selene Setti (Festival Suoni delle Dolomiti), Luigi Greco (Valle dei Templi di Agrigento), Emilio Casalini (conduttore “Generazione Bellezza” su Rai 3), Fabio Pagano (Parco Archeologico Campi Flegrei), Maricarmen Pepe (Parco Archeologico dell’Appia Antica), Vittorio Salmoni (Rete Città creative Unesco). Gli interventi del presidente di I-Jazz, Corrado Beldì, e della presidente della Federazione Il Jazz italiano, Ada Montellanico, hanno concluso i lavori della mattinata.
Il tema della sostenibilità ambientale è stato al centro della sessione pomeridiana del convegno, aperta da Silvano Falocco, presidente Fondazione Ecosistemi, che ha tracciato il quadro complessivo dei progetti in corso e le sfide in campo. Una discussione arricchita dagli interventi di Marco Gisotti, giornalista esperto di comunicazione ambientale, di Gloria Zavatta, sustainibility manager di Expo Milano 2015, e dalle testimonianze video dei festival della rete Jazz Takes the Green (Risorgimarche, Sile Jazz, Fano Jazz by the Sea, Gezziamoci, Locomotive Jazz, Time in Jazz, FestiValle, Musica sulle Bocche).
A seguire, due importanti contributi arrivati dal mondo dell’impresa che ha scelto di puntare su innovazione, benefit e cultura: quello di Eric Ezechiele, cofondatore di Nativa, e di Davide Bollati, presidente del Gruppo Davines. Tutto dedicato al futuro del terzo settore, e in particolare al passaggio delle associazioni culturali da un approccio no profit a un’identità all’insegna del for change, l’intervento di Irene Sanesi, esperta in economia della cultura e strategie di fundraiser, che ha concluso i lavori della giornata.
Musica dal vivo protagonista della serata, sempre alla Casa della Musica, con il concerto in piano solo di Alessandro Sgobbio, ultimo appuntamento dell’edizione 2022 del ParmaJazz Frontiere Festival.
Nella giornata di domenica 6 novembre, dedicata all’assemblea dei soci I-Jazz, il presidente Corrado Beldì ha presentato i risultati del lavoro condotto in questi anni dall’associazione per la crescita del sistema jazz italiano: le tante iniziative promozionali condotte in Italia e all’estero, la costante attenzione per i giovani talenti, l’impegno per il reperimento di nuove risorse a sostegno dei festival, le attività di progettazione dei tavoli di lavoro dei soci. Un programma di iniziative che punta, attraverso la collaborazione con realtà prestigiose come FAI e UNESCO, alla stesura di nuovi Protocolli d’intesa che abbiano come obiettivo quello di portare più musica jazz nei luoghi della bellezza.
L’assemblea si è conclusa con l’ufficializzazione del passaggio della sede legale di I-Jazz alla Casa del Jazz di Roma, e l’ingresso nell’associazione di sette nuovi soci: Associazione Jazz is Dead (Torino), Toscana Produzione Musica (Firenze), Associazione culturale Armonia Foundation of International Arts | Gaeta Jazz Festival (Gaeta – LT), Cotton Jazz Club – Festival Jazz AP (Ascoli Piceno), Centro Adriatico Produzione Musica E.T.S. (Pescara), Abusuan Centro Interculturale | Bari in jazz (Bari), Associazione Culturale Algos – Monk Jazz Club (Catania).
“Una iniziativa corale, – conclude con soddisfazione il presidente Beldì – che ha registrato un’ampia partecipazione del sistema dei festival, la presenza di attori prestigiosi che qualificano il lavoro fatto dall’associazione in tutti gli ambiti: dalla crescita di fondi alla formazione per le nostre risorse, a ogni livello. Un’occasione per dare avvio a un nuovo progetto nazionale firmato I-Jazz che porti ancora più musica nei luoghi di interesse storico e naturalistico, grazie alla collaborazione con UNESCO e il Fondo Ambiente Italiano, e di cui sarà capofila proprio il nostro socio ParmaFrontiere e che coinvolgerà lo stesso Comune di Parma. Un’importante sfida per la nostra associazione. A questo punto non ci resta che proseguire il nostro impegno e dare appuntamento a tutti il prossimo anno a Matera, città che ospiterà l’Italian Jazz Conference 2023”.
Il convegno “Jazz, Territorio e Bellezza” rientra nel programma de “Il lavoro della musica”,sostenuto dal Ministero della Cultura con i fondi del Bando per la Musica Jazz. Progetti mirati alla diffusione della musica jazzistica italiana, e si è svolto con la collaborazione del Comune di Parma, Casa della Musica, Associazione ParmaFrontiere e il supporto del FAI – Delegazione Parma. Grazie all’Associazione Fotografi Italiani di Jazz per il materiale fotografico messo a disposizione per l’evento.
Ph Flavio Pagano