Pubblicato il 28/04/2022
Tutto pronto alla Biblioteca delle Oblate di Firenze per la nuova edizione di Scrittori in jazz, la rassegna di incontri ideata da Music Pool e curata da Alessandra Cafiero che unisce letteratura e musica jazz. Un viaggio tra le opere di scrittori, critici musicali, addetti ai lavori che hanno dedicato al jazz romanzi, saggi e altre forme letterarie, facendo diventare questo genere di musica protagonista di originali (ri)scoperte. Per sapere cosa ci riserva il programma 2022 di Scrittori in jazz, abbiamo raggiunto la sua curatrice, Alessandra Cafiero.

Partiamo dall’inizio Alessandra: come nasce il progetto Scrittori in jazz?
ll progetto nasce per unire due passioni e due interessi professionali che da tempo contraddistinguevano il mio mondo. Ho cominciato a incontrare alcuni scrittori, a intervistarli per scoprire cosa ci fosse davvero dietro alle storie narrate nei loro libri. Questo rapporto diretto faceva bene a me e anche al pubblico che seguiva gli appuntamenti. Veniva coinvolto, incuriosito e spinto a leggere. Mi sono detta che questo poteva succedere anche con i libri che parlavano di jazz. Al di là dell’ascolto della musica poteva esserci un’altra dimensione culturale (la lettura) ad avvicinare le persone a questo genere o a offrire degli approfondimenti tematici. Io stessa ho scoperto molto e continuo a imparare ogni volta.
Il mondo del jazz e i libri: un legame che nasce da lontano. Quali sono, secondo te, i tre elementi che lo caratterizzano?
Il jazz è creatività, conoscenza e libertà. I libri come il jazz alimentano l’anima e il cervello, ti fanno entrare in mondi sempre diversi se sei disposto ad accoglierli, e ti insegnano i valori dell’agire umano. Non potrebbe esistere un mondo di amore e libertà senza il jazz o un buon libro tra le mani.
Passiamo all’edizione 2022: i primi due appuntamenti sono dedicati all’illustrazione. Cosa scopriremo dall’incontro con queste pagine?
In questa edizione di Scrittori in jazz abbiamo scelto di raccontare il jazz attraverso le illustrazioni. Oltre alle note e alle parole ci sarà spazio per le immagini che mostreranno un’altra faccia del jazz. Lo faremo con Mingus scritto da Flavio Massarutto e disegnato da Squaz: una biografia a fumetti del contrabbassista Charles Mingus, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita (sabato 7 maggio). L’autore Flavio Massarutto definisce il fumetto come un’opera narrativa che non è un racconto illustrato bensì un insieme di frammenti di un’esistenza “rielaborati in forma visionaria”. Sono d’accordo con questa interpretazione perché chi legge fumetti ama attivare la fantasia e contribuire alla propria ricostruzione della storia.
Il secondo appuntamento (giovedì 26 maggio) sarà con la straordinaria figura di Billie Holiday attraverso il racconto del musicista Reno Brandoni e le illustrazioni di Chiara Di Vivona. Una favola per bambini e adulti, da leggere, ascoltare (include una playlist online) e guardare con occhi curiosi. L’autore ci parla di una leggenda della musica, ma soprattutto di una donna ormai anziana (il titolo è L’ultimo viaggio di Billie) alla ricerca ancora di una propria identità attraverso i ricordi dell’infanzia travagliata, la musica e il coraggio di andare oltre gli oltraggi razziali.
Charles Mingus e Billie Holiday sono due ‘giganti’ della storia del jazz: cosa ti ha colpito di più delle loro vite?
Ho ripercorso le loro vite con grande interesse. Due artisti che hanno affrontato momenti durissimi, hanno lottato contro un mondo a loro avverso, ma sono riusciti a lasciare molto a tutti noi. E il loro non è solo un lascito musicale ma un insegnamento di vita. Di Charles Mingus mi hanno colpito al tempo stesso la fragilità e il forte temperamento: una personalità che sfugge alle classificazioni e che relega l’artista a una dimensione sovrumana. Billie Holiday cominciò la sua carriera di cantante presentandosi in un locale che cercava ballerine ma lei era “goffa e sgraziata” (cit). La notò per la sua intraprendenza il pianista che le chiese se sapesse cantare. “Quando ebbi finito, tutti stavano piangendo nella loro birra” (cit).
Due consigli di lettura all’insegna del jazz: un titolo per principianti e uno per esperti di jazz?
Ci sono due opere che mi hanno appassionato e che Scrittori in jazz ha fatto conoscere al pubblico. La storia del jazz di Luigi Onori, Riccardo Brazzale e Maurizio Franco (Hoepli), il libro sulla storia del jazz che ho sempre cercato e mai trovato. Finalmente c’è. Un’opera che ha un taglio divulgativo, adatta per i neofiti ma anche per gli appassionati per l’immensa mole di schede, analisi storico – sociali e immagini, aggiornata fino ai giorni nostri. Altra opera che mi ha travolto come un romanzo storico è stata la traduzione di Delta Blues di Ted Gioia, curata da Francesco Martinelli: la storia dei grandi musicisti che hanno rivoluzionato la musica. Consigliatissimo!
I due incontri si terranno alla Biblioteca delle Oblate di Firenze, ore 18.30, e sono a ingresso gratuito. Per informazioni relative all’accesso all’evento, contattare la biblioteca al numero 055 2616523 oppure scrivere a bibliotecadelleoblate@comune.fi.it
Link al programma Scrittori in jazz 2022
Scheda socio I-Jazz Music Pool